AttilioF Inserito: 25 novembre 2010 Segnala Inserito: 25 novembre 2010 Salve a tutti.Stavo pensando di dotare il mio piccolo laboratorio di falegnameria di un inverter per alimentare le macchine in 220 trifase anzichè monofase quando mi è venuto qualche dubbio. E' possibile alimentare più motori contemporaneamente con un unico inverter di potenza adeguata ? Ad esempio ad ogni lavorazione corrisponderà l'utilizzo quantomeno del macchinario interessato e dell'aspiratore.Altro dubbio: Utilizzare un inverter in una rete domestica quali problematiche può generare in termini di disturbi elettrici ecc.GrazieAttilio
Livio Orsini Inserita: 26 novembre 2010 Segnala Inserita: 26 novembre 2010 Alimentare più motori sotto il medesimo inverter è una configurazione abbastanza normale; tutti i motori vanno alla medesima velocità (circa). Attenzione con gli aspiratori; se riduci la velocità l'aspirazione si riduce in modo esponenziale.Se alimentiml'inverter dalla rete domestica sarebbe meglio, per non avere eccessivi disturbi, montare anche il filtro EMC in ingresso. Idem in uscita, effettuare i collegamenti vero i motori con cavo schermato e intrecciato. E' indiospensabile dotare tutto di un'ottima linea di messa a terra.
AttilioF Inserita: 26 novembre 2010 Autore Segnala Inserita: 26 novembre 2010 La ringrazio della risposta. Quindi, se ho capito bene, settando l'inverter a 50 Hz tutti i motori alimentati andranno circa al regime di targa. Mi era venuto il dubbio leggendo che molti di questi apparati eseguono una sorta di autotuning in base al motore che ci si collega e quindi collegandone due in parallelo immagino ci sia un modo per disattivare questa funzionalità.Invece lato disturbi mi sembra di capire che il problema esiste. Alcuni inverter, in particolare quelli con alimentazione monofase, quindi di uso più casalingo, sono dotati di un filtro in ingresso. Questo a suo avviso è sufficente o occorre mettere un filtro più "serio" ? Abuso ancora della sua pazienza il mio impianto elettrico è nuovo e dovrebbe andare bene. Se volessi testare la presa di terra, esiste un modo empirico per farlo ? (possiedo solo un tester analogico).Grazie ancora e complimenti per il forum che è una miniera di informazioni e competenza.Attilio
Livio Orsini Inserita: 26 novembre 2010 Segnala Inserita: 26 novembre 2010 ....due in parallelo immagino ci sia un modo per disattivare questa funzionalità.La funzione autotunig si esegue su comando manuale, se non la comandi....Usando un normale V/f, adattissimo al tuo scopo, devi solo impostare la retta tensione - frequenza.....sono dotati di un filtro in ingresso. Questo a suo avviso è sufficente o occorre mettere un filtro più "serio" ?Se è già presente il filtro EMC lato rete, non c'è da aggiungere niente. Se il costruttore dell'inverter è serio, il filtro è ottimizzato per quell'inverter.Al limite prevedi dei filtri di rete (tipo Shaffner) sulle alimentazioni di apparecchi particolarmente sensibili, ma solo in caso di necessità.Se volessi testare la presa di terra, esiste un modo empirico per farlo ?C'è. Però bisogna lavorare con estrama attenzione e cautela, non vorrei essere responsabile indirettamente di una folgorazione.Bisogna agire prima del differneziale, direttamente all'uscita del contatore.Individui il conduttore di fase. Ti procuri una resistenza con dissipazione >= 500W (uan stufetta va benissimo).La colleghi tra fase e terra. Misuri la tensione tra fase e neutro e la tensione tra fase e terra. Se c'è una differenza, ovvero la tensione misurata tra fase e terra è minore di quella tra fase e neutro, hai una cdt sulla resistenza di terra. Se misuri anche la corrente assorbita ti ricavi, con la legge di ohm, il valore di resistenza di terra.E' un metodo spannometrico. Sicuramente non accettabile a livello certificazione. Me lo insegnò mio padre vecchi elettromeccanico. L'ho usato aprecchie volte ed i risultati son sempre stati attendibili.PS. Sul forum ci si considera tutti amici e colleghi, quindi il tu va più che bene.
AttilioF Inserita: 30 novembre 2010 Autore Segnala Inserita: 30 novembre 2010 Grazie Livio. Mi rendo conto che la prova può risultare pericolosa e nel caso dovessi farla prenderò tutte le precauzioni del caso. Giusto qualche chiarimento:- Utilizzare la stufetta come resistenza significa scollegare la sola resistenza e utilizzarla oppure si può collegare direttamente la spina della stufetta quindi incluso il motore ?- Prima di fare questa prova occorre scollegare il cavo di terra dal resto dell'impianto ? Grazie mille della disponibilità e pazienzaUn salutoAttilio
Livio Orsini Inserita: 1 dicembre 2010 Segnala Inserita: 1 dicembre 2010 (modificato) Serve solo un carico abbastanza significativo, con o senza ventilatore il termoconvettore o stufetta va bene.Non devi staccare la terra. Devi solo derivarti a monte del differenziale (oppure bypassarlo momentaneamente), altrimenti l'interruttore interviene perchè non c'è equilibrio di corrente tra fase e neutro. Modificato: 1 dicembre 2010 da Livio Orsini
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