Darlington Inserito: 16 ottobre 2016 Segnala Share Inserito: 16 ottobre 2016 A bordo del mio camioncino ho trovato, nascosto dalle plastiche un piccolo amplificatore, un vecchio Phonocar Gnome (almeno, sono le uniche cose che si leggono da ciò che resta della serigrafia) Su internet non si trova nulla, però aprendolo ho trovato due coppie di TDA2002 in configurazione bridge, di cui una coppia è visibilmente andata (un chip è spaccato e all'altro si è polverizzato un pin) Così a occhio credo lo abbiano collegato direttamente ai 24V del mezzo, e abbia fatto il botto... Dato che comunque devo sostituire i finali, se io li rimpiazzo con i TDA2003 che dovrebbero tenere fino a 40V secondo il datasheet, ho qualche speranza di poterlo poi usare a 24V oppure no? Devo ancora leggere bene i ds e studiarmi lo schema dell'affare ma il 2002 e il 2003 dovrebbero essere compatibili pin to pin... per il resto nel circuito non c'è molto, l'unico altro componente attivo è un transistor di potenza che serve per dare corrente all'ampli solo quando l'autoradio è alimentata. Che ne pensate? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 16 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 16 ottobre 2016 Quote Dato che comunque devo sostituire i finali, se io li rimpiazzo con i TDA2003 che dovrebbero tenere fino a 40V secondo il datasheet, ho qualche speranza di poterlo poi usare a 24V oppure no? Se intendi usarlo per meno di 50 milisecondi , forse . Dai che scherzo ! TDA 2003 , nei data sheet che ho guardato , ha le stesse caratteristiche del TDA2002 , tranne la potenza massima dissipata , maggiore di 5W , probabilmente per via della minor resistenza termica chip - case , 3° C contro 4° C / W Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 16 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 16 ottobre 2016 Allora come fanno a vendere questo per 24V?? https://www.quasarelectronics.co.uk/Item/cebek-e-12-mono-roadpower-audio-power-amplifier-module-30w-rms Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 16 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 16 ottobre 2016 Avranno fatto qualche artificio circuitale , non possono mentire a questo livello ... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ivano65 Inserita: 16 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 16 ottobre 2016 la massima tensione di alimentazione ammessa e' 18V. i 40v sono di picco e quindi di breve durata Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 16 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 16 ottobre 2016 In effetti c'è chi li tira per il collo alimentandoli a 24V. Nel datasheet è indicata la tensione di 28V come dc supply voltage e 18V per la operating voltage. Se c'è un transistor di potenza, magari svolge anche il compito di riduttore di tensione. Personalmente non andrei oltre i 18v per un funzionamento affidabile, oppure passerei al 2030 che può funzionare ad alimentazione singola fino a 36V è pin compatibile, ma ha un circuito applicativo leggermente diverso dal 2002-2003. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 17 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 17 ottobre 2016 Il transistor che è montato non credo possa ridurre nulla, è un PNP mi pare con la base verso un ingresso a 12V (quello proveniente dell'autoradio che si usa anche per il comando dell'antenna elettrica) e funge solo da relè a stato solido in pratica, è montato su un'aletta decisamente troppo piccola per dissipare i watt che dovrebbe smaltire. La mia idea di base era semplice: visto che le autoradio a 24V sono rarissime, e visto che buona parte della corrente assorbita dalla radio è per i finali, anziché spendere 30€ per un riduttore di tensione che tenga almeno 10A, comprarne uno più piccolino, da un paio di A, alimentarci una radio a 12V e poi collegarci un amplificatore a 24V per le casse; se avessi potuto avrei riusato quello che ho trovato, ma mi pare che convenga cercare altri integrati Per la cronaca sembra che le autoradio a 24V le produca solo la VDO e le venda solo in Germania, almeno a prezzi popolari: qui in Italia ho trovato solo qualche modello Blaupunkt per autobus, con prezzi fuori di testa (sulle 250€ per un'autoradio stupidissima con solo le funzioni basilari: niente USB, niente bluetooth, forse non leggeva neppure cd con mp3) Neanche le VDO sono comunque eccelse, offrono usb e bluetooth ma ad esempio manca una navigazione per cartelle... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 21 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 "Nel datasheet è indicata la tensione di 28V come dc supply voltage e 18V per la operating voltage" Ho riletto il ds e non mi è chiara la differenza tra le due: come faccio ad alimentare a 28V e usarlo a 18?? Mi toccherà fare una prova con il canale ancora sano, alimentando a 28V: se fa il botto, poco male (tanto cambiare due o quattro finali da 80 cent l'uno cambia poco), se invece va, ho risolto un problema... il 2030 è vero che va in single supply ma solo col condensatore in serie all'altoparlante, in bridge vuole comunque la duale... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 21 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 la supply voltage dichiarata è da 8 a 18V, altro discorso sono i picchi a 40V e comunque la 24-28 non è contemplata nel funzionamento, si entra nell'ambito della speranza che non schioppi il componente... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 21 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 Quote in bridge vuole comunque la duale... E perché , solo perché non presente nei data sheet ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 21 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 Tutti gli schemi che ho trovato per il 2030 in bridge prevedono la duale... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 21 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 Quote Tutti gli schemi che ho trovato per il 2030 in bridge prevedono la duale... E' abbastanza logico. Se l'alimentazione non fosse duale sarebbe necessario provvedere ad uno zero virtuale, che si pone a metà alimentazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 21 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 Il concetto di massa virtuale me lo ricordo, avendolo visto su alcuni schemi che vengono usati per ricavare una quasi duale da un trafo senza presa centrale: si mettono un regolatore positivo e uno negativo, della stessa tensione, e si mettono le masse in comune (lasciandole flottanti) e poi si spera che +15 e -15 assieme facciano 0. Sulla carta funziona... nel mondo reale funziona meno... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 21 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 Nel caso di un ampli di potenza non credo sia opportuno usare questa circuitazione. Ci sono, però circuiti amplificatore a ponte espressamente previsti per singola alimentazione perchè virtualizzano internamente lo zero a metà della tensione di alimentazione, quindi garantiscono che l'uscita, in assenza di segnale in ingresso, sia esattamente a metà della tensione di alimentazione. Questo è molto importante per evitare circolazione di corrente continua nell'altoparlante. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 21 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 "Ci sono, però circuiti amplificatore a ponte espressamente previsti per singola alimentazione perchè virtualizzano internamente lo zero a metà della tensione di alimentazione" Eh... proprio di quelli andavo in cerca, ma sembra che non se ne trovino (o almeno che non siano così comuni) quelli che reggono 28-30V, ho spulciato alcuni ds della serie TDA e tutti reggono 16-18V di tensione massima singola; quelli che reggono anche 40V, lavorano solo in duale (quindi reggono +/-20V, che è diverso da 40) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 21 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 Niente da fare , te lo devi progettare , Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 21 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 21 ottobre 2016 Te ne dico un paio...ma ce ne sono a volontà con alimentazione singola che lavorano a 24V LM1875 fino a 28V LM3875 da 20 a 84V Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 22 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 22 ottobre 2016 Però vogliono tutti il condensatore in serie all'uscita, e in ambito car audio non lo ho mai visto usare dai produttori; la motivazione è solo lo spazio (un finale a ponte occupa meno spazio di un condensatore da 4500uF) oppure c'è altro che non so? Perché mi ero spiegato male, ho trovato anche io diversi integrati che funzionano a 24-28V ma tutti prevedono la presenza del condensatore, in alimentazione singola. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dott.cicala Inserita: 22 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 22 ottobre 2016 E allora....dillo Ovvio che c'è il condensatore altrimenti in uscita avresti Vcc/2. Al crescere della potenza maggiore è la capacità necessaria, ma partendo dal 2002-2003 non serve che sia molto alta. Nel duale il condensatore può non esserci, ma se uno dei finali va in corto....in uscita si riversa la tensione di alimentazione che va a danneggiare l'altoparlante se non protetto da un fusibile adeguato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 22 ottobre 2016 Autore Segnala Share Inserita: 22 ottobre 2016 Quindi normalmente nel car audio vanno a ponte solo per risparmiare spazio? Comunque a occhio credo che il precedente proprietario del camion usasse quell'ampli a 24V, e penso che poi sia scoppiato per cause esterne alla tensione di alimentazione... smontando il cielo ho trovato anche dei cavi per le casse (che vanno a finire non so dove) e anche un'antenna... del tipo interno.. Per levarmi il dubbio farò una prova sfruttando il canale ancora sano.. o scriverò a Phonocar nella speranza (vana) che possano darmi informazioni su quell'affare... che deve essere vecchio come il camion visto che su internet non se ne trova traccia..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 22 ottobre 2016 Segnala Share Inserita: 22 ottobre 2016 Quote Quindi normalmente nel car audio vanno a ponte solo per risparmiare spazio? No vanno a ponte per poter fornire potenze maggiori avendo la tensione di batteria limitata a 12V nominale. GLi ultimi ampli da autoradio poi son tutti inclasse "D". Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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