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Protezione dalle sovratensioni per cavo Ethernet


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Inserito:

Buon pomeriggio,

ad una rete LAN già esistente dovrei collegare un PC, posizionato a circa 30 mt, ma che è installato in una dependance dell'edificio principale e alimentato con un contatore, impianto elettrico e collegamento di terra autonomi dal principale.

Tra i due edifici esiste già una canalizzazione sotterranea per l'impianto telefonico.

So che in un contesto simile è rischioso un collegamento diretto per le "quasi certe" DDP degli impianti, terre e non ultime ESD...

Si tratta di un collegamento temporaneo, circa 3/5 mesi, e vorremmo evitare l'acquisto di Acces Point e/o repeater.

Si pensava di installare degli isolatori per Ethernet, ottici o similari, ma non ho evidenza della bontà o meno della soluzione.

Un parere e suggerimenti da parte vostra su casi simili o come affrontare questo nello specifico sono ben accetti...

grazie

Luciano


Inserita:

Scaricatori da sovratensione esistono....io uso una versione rack in applicazioni TVCC per evitare di portarmi dentro eventuali scariche. 

 

Nel tuo caso però ritengo superfluo l'uso ....in quanto non risolverebbe il problema. Al limite servirebbe un disaccoppiatote  (ma costano di sicuro una follia e faresti di sicuro prima a mettere un bridge PTP wireless).

C'è anche da dire che se si realizza un cablaggio UTP difficilmente ci possono esssere problemi (ormai tutti gli apparati sono in doppio isolamento); discorso diverso se si realizza una connessione FTP dove allora il transito di corrente sullo schermo diventa possibile se i device non appartengono allo stesso nodo equipotenziale.

 

Se proprio non vuoi correre rischi fai prima a interporre un banale switch "a perdere" dove in caso di problemi al massimo ti giochi quello.

 

Situazioni come quelle che hai menzionato ne ho viste molte: ad esempio basti pensare a grosse aziende con diverse cabine di trasformazioni MT e svariate interconnessioni in rame tra i vari edifici/capannoni con sorgenti elettriche differenti (anche in ambito civile dove il cavo passa tra condomini per condividere la connessione); forse anche peggiori: un gascromatografo connesso alla rete di un edificio dal lato opposto della strada (anche in questo caso da sorgenti elettriche differenti)! ....in questo caso, dato l'elevato valore della strumentazione, qualche protezione l'avrei messa.

 

 

 

Inserita:

Ti conviene secondo me per stare tranquillo con le differenze di potenziale, ,tirare un cavo di terra provvisorio cosi metti il tutto alla stessa equipotenzialita'. Altrimenti al primo temporale danneggi apparecchiature delicate.

 

Inserita:

Attenzione che normativamente non è permesso "tirare un cavo" provvisorio!!!!!!

deve essere di idonea sezione è DEVE arrivare al nodo equipotenziale di ogni edificio.

 

Inserita:

Radiation io intendo che venga passato nel cavidotto citato.Solo cosi dormi sonni tranquilli !!!

 

Inserita:

Dimenticavo per la sezione  passerei minimo 35 mm2

 

Inserita:

Non è questione dove. 

Ma come ripeto va posato di idonea sezione (mi aspetto non meno di 16mmq) e collegato ai nodi equipotenziali.

Tra l'altro non sono nemmeno sicuro che sia ancora concesso; tempo fa in una situazione analoga (due fonti di alimentazione  all'interno di un'azienda) il progettista ha espressamente chiesto un nuovo dispersore ISOLATO dalla maglia di terra aziendale.

 

Se il discorso è limitare i costi ....con 30 mt di corda di terra mi compro abbondantemente un bridge PTP wireless.

 

Inoltre ancora se il cablaggio è UTP e i dispositivi in doppio isolamento (come dovrebbero essere per norma) non ci possono essere circolazioni di extracorrente. 

Inserita:

In effetti Radiation fare la terra separata sarebbe la cosa migliore , se si lavora con analogiche che girano per gli stabilimenti. Essenzialmente per non  trovare disturbi. Ma se si vuole avere la sicurezza  al 100 per cento  bisogna creare  l'equipotenzialita'. Mi e' capitato di vedere computer e strumentazione distrutti dalle differenze di potenziale con terre non equipotenziali!!!

Inserita:

La questione equipotenzialita è assolutamente condivisibile. Però la vedo più concreta in caso di connessioni FTP/STP dove allora non c'è dubbio che i problemi possono sorgere. 

Inserita:

 

Ciao e grazie per i vari suggerimenti dalla cui lettura pensò che mi muoverò cosi:

- installazione di uno switch “sacrificabile” per la durata dei test

- al termine di quest’ultimi, che naturalmente spero positivi, rivisitazione degli impianti elettrici ed integrare l’equipotenzialità tra i 2 edifici

 

grazie ancora

 

Luciano

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