faustopax Inserito: 2 gennaio 2017 Segnala Share Inserito: 2 gennaio 2017 Salve e Buon Anno a tutti ... grazie alla lettura di vari post sempre nell'ottica di ottimizzare i consumi mi sono posto il problema del dimensionamento dei radiatori. Il dubbio che avevo era capire se l'idraulico avesse dimensionato in maniera corretta i radiatori, questo perchè alla temperatura di 20°C alcune stanze sembrano fornire un comfort soddisfacente altre un po' meno. Girando per i vari post e per la rete ho cercato di capire come si facesse a dimensionare (a grandi linee) il numero di radiatori per ogni stanza. Il primo passo ho scaricato le caratteristiche tecniche dei radiatori installati. Sono di 2 formati 1) global oscar 1800 caratteristiche delta 50° 321 watt 2) gloabal vox 800/600 delta 50° 181 watt (800) delta 50° 146 watt (600) Ovviamente il calcolo è piuttosto complesso, ma io ho fatto un calcolo molto semplice ed ho fatto un ragionamento al contrario (avendo già ristrutturato ...), cioè ho preso la stanza che mi dava piu' confort ed ho parametrizzato su di essa le altre stanze. La stanza in oggetto è la stanza da letto (frequentata solo nelle ore serali), per cui ho calcolato i mc e la potenza in watt espressa dal termosifone e mi sono ricavato il fabbisogno energetico necessario In sintesi: metri cubi --> mc 50 vox 800 (8 elementi) --> 1448 W (caldaia a 70° - temperatura ambiente 20° ) W/mc = 28,96 Questo valore che ho ricavato grossolanamente posso affermare che sia il valore ideale della mia casa, tenendo presente anche alcune in formazioni aggiuntive, stanza frequentata solo orari serali, è quella che ha una esposizione peggiore, ha 2 lati esposti all'esterno. Ora con questo valore ho fatto una verifica nelle stanze piu' fredde ed in effetti ho riscontrato un sottodimensionamento dei radiatori. Quello che vorrei capire è nell'ipotesi di una caldaia a condensazione che dovrebbe avere una efficienza maggiore a temperature di lavoro più basse diciamo 55°, nel calcolo della stanza effettuata dei radiatori mi verrebbero dei numeri elevati (da calcoli con delta 35° e considerando la stessa potenza ci vorrebbero 13 elementi), come si risolve il paradosso? Qual'è il senso di montare una caldaia a condensazione e farla lavorare a 70° (come le vecchie caldaie)?, o meglio conviene installare una caldaia a condensazione e montare radiatori in alluminio con questo tipo di rendimento? Oppure c'è qualche calcolo sbagliato? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 2 gennaio 2017 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2017 la caldaia a condensazione ha comunque un rendimento migliore.. chiaramente con mandata a 50 gradi sarebbe meglio ancora. rispetto allo standard di una volta i termosifoni vanno sovradimensionati.. il massimo rendimento con impianto standard lo si ottiene facendo lavorare la caldaia con sonda esterna e curva climatica adeguata al proprio confort. io ho fatto così è il risparmio c'è.. rispetto a prima la faccio partire un paio d'ore prima.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
faustopax Inserita: 3 gennaio 2017 Autore Segnala Share Inserita: 3 gennaio 2017 " il massimo rendimento con impianto standard lo si ottiene facendo lavorare la caldaia con sonda esterna e curva climatica adeguata al proprio confort. io ho fatto così è il risparmio c'è.. rispetto a prima la faccio partire un paio d'ore prima.." Stavo pensando di comprare la sonda esterna per la mia caldaia, ma mi chiedevo se fosse utile in presenza di un cronotermostato. Mi spiego meglio al momento ho un profilo di questo tipo: T1=17 °C per tutto il giorno, praticamente mai andato in funzione la caldaia T2=19° C dalle 5.00 alle 6.00 del mattino e dalle 17.00 alle 18.00 anche qui difficilmente entra in azione la caldaia la mattina e non sempre il pomeriggio T3=20° C dalle 6.00 alle 7.30 del mattino e dalle 18.00 alle 21.00 di mattina mai , il pomeriggio sempre ... In pratica nello standard di questo periodo (al momento) la caldaia si accende solo dalle 18.00 fino alle 21.00. L'introduzione di una sonda esterna mi permetterebbe (se ho capito bene) di migliorare la temperatura di mandata rispetto alla temperatura esterna (maggiore è la temperatura esterna e minore sarà la temperatura della mandata in funzione di un T ideale interno?, ma a questo punto posso comunque modulare la temperatura dalle 5.00 alle 6.00 e dalle 17.00-18.00 oppure devo eliminare le funzioni del termostato e lasciare tutto alla curva climatica? Inoltre il tecnico che è venuto a vedere la caldaia mi ha detto che devo inclinare la canna fumaria in modo tale che la condensa che fuoriesce dal tubo ogni tanto rimanga dentro e non per terra, è corretta sta cosa? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora