barons Inserito: 11 marzo 2010 Segnala Inserito: 11 marzo 2010 ciao,mi potreste spiegare come vengono settati i PID nei programmatori MKP?voglio capire come fare a settarli al meglio, visto che escono dei grafici da paura......
taratista Inserita: 12 marzo 2010 Segnala Inserita: 12 marzo 2010 Buona seraGuarda il manuale http://www.eroelectronic.com/cdero/manuals...iu0.xkc.0d4.pdfvoglio capire come fare a settarli al meglioCosa vorresti sapere ? ciao
barons Inserita: 13 marzo 2010 Autore Segnala Inserita: 13 marzo 2010 i manuali li ho dello strumento, io volevo capire come settare i PID ( proporzionale, integrale e derivativa) per modificare il grafico. Questi strumenti MKP e MKC li ho montati su 45 forni con bruciatori a metano e 15 fornetti elettrici.
Livio Orsini Inserita: 13 marzo 2010 Segnala Inserita: 13 marzo 2010 O hai la funzione di autotunig o ti adatti ad ottimizzare i coefficienti P, I, e D manualmente secondo la procedura classica. Scorciatoie non ne esistono.Escludi I e D, parti con P quasi nullo ed aumenti sino a raggiungere un inizio di instabilità, quindi riduci il coefficiente di circa il 20%.Inserisci un tempo di integrazione molto lungo (capacità elevata), diminuisci gradulamente il tempo di integrazioen sino a raggiungere l'inizio di instabilità, aumenti di circa il 20%.Inserisci il derivativo con coefficiente qausi nullo e ripeti al procedura.Se vuoi puoi leggere nel dettaglio teoria e pratica delle operazioni sul mio tutorial. Lo trovi nella sezione didattica, sottosezione elettrotecnica.
barons Inserita: 13 marzo 2010 Autore Segnala Inserita: 13 marzo 2010 grazie, proverò e vi farò sapere....
DrEaMWiSh Inserita: 17 marzo 2010 Segnala Inserita: 17 marzo 2010 Sig. Livio. Io sono interessato ad approfondire il suo manuale per il PID.Ho realizzato diverse macchine con il concetto del PID...Ho fatto accumulatori basati su celle di carico ... che quando gli arriva il materiale...si allegerisce e allora ...l'accumulatore si allarga in tal modo di prendere il materiale che gli viene dato..il contrario di quando si tira il materiale con un fondolinea un traino..viene scaricato , scende..oppure...in bidirezionale...il materiale arriva e nel lostesso tempo scarica dal fondolinea..e lui cerca ti tenere i chili di tensionatura sul materiale..Qui ho usato un PID . Lettura basata sulle celle in etti e setpoint di KG che voglio ottenere per avere la tensionatura.Prima di centrare..sono venuto matto per un bel'pò ... Ancora oggi ho dei problemi con alcune macchine perchè la meccanica non è sempre lastessa...le celle puntano meccanicamente..allora si comportano anche in un'altro modo..il materiale è più elastico avvolte.Poi ho usato anche per dosaggio con 7 coclee in conteporaneo... il quore del software era il PID. la lettura e il peso scaricato in secondi..e il SET e il peso che incrementa al secondo...il PID deve regolare la velocità del inverter a quel punto di mantenere l'equilibrio Comunque ho sempre tribulato ben bene prima di centrare una cosa del genere..sarà molto utile imparare dai suoi libri se ci sono..Grazie ancora
Livio Orsini Inserita: 18 marzo 2010 Segnala Inserita: 18 marzo 2010 DrEaMWiSh scrive:Sig. Livio. Io sono interessato ad approfondire il suo manuale per il PID.Sul forum ci si considera tutti amici e coleghi, quindi niente sig., dot., ing, o altro; il semplice ed amichevole tu va più che bene. Non ho capito, però, in che modo posso esserti di aiuto. Se hai damoande su problemi specifici prova a porle, se potrò aiutarti lo farò volentieri
ETR Inserita: 18 marzo 2010 Segnala Inserita: 18 marzo 2010 Servirebbero qualche dato in più per capire come sono questi tuoi forni, dato che ogni processo ha un pò la sua terna a sè. Di per se se parti con 5.00 di Pb, Ti 5.00 e 1.00 di Ti non vai molto lontano da un buon approccio. Da qui puoi scendere sino a 1.0 con il Pb e salire sino a 10.0 (ma ti consiglio non oltre il 9.00), senza toccare sostanzialmente gli altri parametri. Vedi eventualmente se vuoi ridurre il Ti a 4.00 riducendo in rapporto 1/5 il Td, con un valore minimo di 0.30 (le unità di grandezza sono quelle direttamenet espresse dal MKP).Dopo di che si può lavorare, sulla velocità di variazione del segnale di uscita, dal tempo di apertura chiusura dell'attuatore, sulla precarica dell'integrale, sul tempo di filtro...su tutti i parametri che ti mette a disposizione il regolatore, mettendoci anche del tuo su altre cose.Considera che dovresti considerare : dimensioni della camera, tempo di risposta in funzione della variazione dell'attuatore, tipo di attuatore, tipo di azione regolante, tipo di sensore, range di rilevazione, range di regolazione, potenza riscaldante installate in funzione del carico del forno ecc...più altre cose che al momento non mi sovvengono ma che ormai nemmeno ricordo ma che cconsidero metendo mano ai parametri.Poi valutato tutto questo, non è detto che in barba a tutte le tue considerazioni, per mediare tra i calcoli e come il cliente carica il forno, debba dimezzare o raddoppiare i tuoi parametri. Se il processo è costante in alcuni elementi, puoi arrivare ad un buon risultato con una serie di consideraizioni e prove. Altrimenti, un approccio più empirico e "istintivo" otterrà migliori risultati su di un processo, che potremmo definire più discontinuo...Ciao
DrEaMWiSh Inserita: 18 marzo 2010 Segnala Inserita: 18 marzo 2010 Grazie livio. Ho trovato tutto quello che cercavo sui TUOI manuali...Molto chiari anche gli altri..ora li ho stampati e appena ho finito con i macchinari che sono un'po di fretta...me li leggo con calma...ho letto parte teorica di settaggio ...molto intuitivo e comprensibile.Sarà anche utile ai miei colleghi!Grazie ancora per i manuali...Comunque devo approfondire anche gli avvolgitori..ho letto una parte della tua teoria e volevo approfondirle... io ho sempre fatto un'po a stim... senza avere uno studio come il tuo dietro...Ho sempre giocato sul TIRO del motore asincrono ad anello chiuso.Però e un applicazione cara. Tra motore siemens e encoder...spendi 400€ più ventola e ancora inverter scheda encoder.. meglio se metto LEXIUM 05 con brushless a momenti mi costa di meno ...
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