Livio Orsini Inserita: 12 settembre 2010 Segnala Inserita: 12 settembre 2010 (modificato) Come faresti, con un aspo, a cambiare bobina ogni 3 secondi?Mai visti i cambi al volo senza rallentamento?Mai visto ribobinatrici per domopack (alluminio) o per pellicole trasparenti? ma anche per i rotolini di nastro adesivo?Le combinazioni sono quasi infinite. Materiale, velocità, diametro etc.Nemmeno io non alcuna intenzione di addentrarmi in una polemica che non avrebbe senso; nemmeno penso di dare il via ad una puerile garetta su che ne sa di più, cosa che avrebbe ancora meno senso.Ho cominciato ad occuparmi di avvolgitura negli anni '70, con macchine siderurgiche, poi da li ho praticamente visto quasi tutti i tipi di macchine e materiali che si possono avvolgere: nastri, fili, alla rinfusa, spira-spira, metalli, carta, fibre, gomma, plastica, etc..Conosco tutte le macchine e tutti i sistemi? Certamente no! Però una lunga e vasta esperienza in materia ritengo di averla; proprio da questa esperienza posso affermare che per una tipologia di lavoro non esiste una ed una sola soluzione. Non esiste nemmeno un'unica soluzione ottimale. Le variabili sono tante: L'ottimizzazione la si ottiene con accoppiamenti ideali tra neccanica, elettrotecnica ed elettronica, secondo lo stato dell'arte tecnologico del momento.La motorizzazione dei "godets" è qausi paradigmatica: per alcuni anni c'è stato un rincorrersi tra uso di motori asincroni e sincroni, secondo la miglior tecnica del momento.Ho visto avvolgitori con ottime prestazioni che usavano il rullo trascinatore periferico (pope), poi ho visto macchine per la medesima lavorazione ottenere ottime prestazioni con ballerini.La scelta dipende molto anche dalle abitudini e dalle strategie dei meccanici. Certe soluzioni meccaniche, ottime in un'azienda, son deficitarie se costruite da un'altra.Chiudo qui questa parentesi un poco fuori dal tema.In ordine alla tesi di Francesco. Proprio venerdì sera Francesco mi aveva comunicato che era riuscito a terminare la tesi, ma che era costretto a rimandarne la discussione per altre sue problematiche. Mi ha anche promesso, di sua sponte, che mi avrebbe inviato i pdf della tesi. Quando l'avrò letta forse capirò se la amcchina è meccanicamente come l'ha descritta, oppure se son state fatte semplificazioni ad uso scolastico, oppure se la macchina è puramente teorica.Nei miei interventi, e sono stato praticamente il solo ad intervenire, ho cercato di dare a Francesco gli indirizzi più genearali possibili di come lavora un controllo di avvolgitura con ballerino. Da alcuni anni sto tentando di scrivere una spece di compendio sui controlli di avvolgitura, scrivo un po' poi mi devo fermare perchè ho altre priorità, quando riprendo perdo molto tempo per ricostruire il filo logico del lavoro quindi la stesura procede a rilento. Ho scritto una 50 di pagine ed i controlli con ballerino sono stati affrontati solo in modo molto generalistico; presumo che mi necesiteranno ancora un trentina di cartelle solo per sviluppare questo settore di controlli in (qausi) tutte le varianti. Poi ci sono gli altri tipi di controlli. Chissà se riuscirò a terminarlo.. Modificato: 12 settembre 2010 da Livio Orsini
batta Inserita: 12 settembre 2010 Segnala Inserita: 12 settembre 2010 Mai visti i cambi al volo senza rallentamento?Mai visto ribobinatrici per domopack (alluminio) o per pellicole trasparenti? ma anche per i rotolini di nastro adesivo?Ripeto, non è per polemica, e non ho nessuna intenzione di mettermi in competizione con te su un tema come quello dell'avvolgitura.Le mie esperienze di avvolgitura e svolgitura (con relativi cambi al volo) riguardano principalmente il settore delle macchine da stampa (flessografiche, rotooffset, rotocalco).Sull'avvolgitura di rotoli di carta igienica, posso dire che sto realizzando (in collaborazione con un'altra ditta) un sistema di controllo proprio in questo periodo.Ma non mi puoi paragonare un rotolino di nastro adesivo o di domopack ad un rotolo largo oltre due metri, con un'anima praticamente inconsistente (anzi, esistono macchine che avvolgono anche senza anima di cartone).Con questa larghezza e questa scarsa consistenza non è immaginabile sostenere il rotolo solo con coni alle estremità.Ed infilare e sfilare un aspo di due metri e mezzo al volo con cadenza di uno ogni tre secondi... no, non ne ho mai visti.Ora, più che continuare su questa linea, mi piacerebbe che fosse Francesco a dare qualche informazione in più.Nel caso il tipo di macchina e di avvolgitura con aspo (che sono sempre più convinto che sia sbagliata per questo tipo di macchina) fossero state fornite come dati di partenza, penso sarebbe utile, per Francesco, in fase di discussione della tesi, farlo presente riportandone i motivi.Se fosse invece incappato in una "svista", il rinvio della discussione potrebbe essere l'occasione per rimettere le cose a posto.Questo è quello che mi preme, e non certo una stupida gara.Se non sono intervenuto prima, è perché solo ieri ho scoperto questa discussione.
Livio Orsini Inserita: 13 settembre 2010 Segnala Inserita: 13 settembre 2010 Ed infilare e sfilare un aspo di due metri e mezzo al volo con cadenza di uno ogni tre secondi... no, non ne ho mai visti.Ci credo che non ne hai mai visti perchè......non si sfila, ruota. Dovresto aver visto qualche cosa di simile sulle macchine da stampa, anche se li i tempi sono decisamente più lunghi e la stella non è un revolver, ma ha solo due aspi.Poi come ti ho scritto prima, il medesimo problema ha differenti soluzioni.Un ultima informazione. I rotoli di pellicola ed rotoli di nastro adesivo si riavvolgono eseguendo, contemporaneamente, anche l'operazione di "slitting"; in altri termini si parte da un rullo largo 1,5m-2,5m, con diametro 0.5m-1.5m da cui si ricava, contemporaneamente, un certo numero di rotolini (alcune decine per il nastro adesivo), questo senza soluzione di continuità con cambi al volo dei rulli in ingresso ed uscita.L'operazione di slitting avviene per mezzo di lame poste direttamente sull'avvolgitore; è ovvio che questo non può essere tenuto con due coni alle estremità.Questa è una delle tecniche per questa operazione, ma son certo che esistono anche altri modi di risolvere il problema. Funzionano meglio? Non lo so bisognerebbe poterli comparare.In buona sostanza tutto questo è per ribadire che non si può affrontare il problema in modo manicheo (o binario visto che si fa uso di tecniche digitali ), ma bisogna sempre ipotizzlema esistono più che per un problema esistono sempre più soluzioni.
batta Inserita: 13 settembre 2010 Segnala Inserita: 13 settembre 2010 Ci credo che non ne hai mai visti perchè......non si sfila, ruota.Questo è chiaro!!! E l'ironia non serve.E' la soluzione classica utilizzata nelle macchine da stampa (e non solo), dove ci sono stelle con due aspi e dove talvolta (dipende dalle dimensioni e da altri parametri in gioco) l'operazione di svolgitura viene controllata con cinghioni.Solo quando si è in prossimità del cambio (con bobina con diametro ridotto) il controllo passa al motore assiale, i cinghioni si sollevano, la stella ruota, i cinghioni si riabbassano sulla nuova bobina e, raggiunta la velocità di sincronismo, si effettua il cambio al volo.Il ritmo è, come tu stesso affermi, ben diverso: le rotative più grosse che ho visto si mangiano bobine da 6000kg in 15-20 minuti.Si parla, insomma, di cose ben diverse sia dai rotoli di carta igienica, sia dai rotolini di nastro adesivo.Per l'avvolgitore, anche ammesso di avere una stella con dieci aspi, da qualche parte si dovrà pur tirar giù la bobina piena e inserire la nuova anima e, se ch'è un pezzo di ferro di due metri e mezzo infilato dentro...Ripeto che non ho intenzione né di polemizzare, né di entrare in competizione con te sul tema di avvolgitura/svolgitura.E non sto nemmeno trattando l'argomento in maniera manichea.Però sta di fatto che tutte le macchine per rotoli di carta igienica che ho visto (anche di costruttori diversi) adottano per l'avvolgitura il sistema con rulli esterni.Ci potranno sicuramente essere metodi diversi da quelli comunemente adottati che sfuggono alla mia limitata immaginazione, ma non credo con aspo.In questo tipo di lavorazione l'aspo presenterebbe un sacco di controindicazioni, e nessun vantaggio.Se sei a conoscenza di macchine di questo tipo con aspo, mi farebbe piacere vedere qualche esempio.Io vorrei sentire cosa dice Francesco.Francescoooo, dove sei?
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