netsurfer2 Inserito: 6 febbraio 2017 Segnala Share Inserito: 6 febbraio 2017 Buongiorno, ho un "problema" di comprensione della logica di funzionamento di un impianto a ventilconvettori, solo riscaldamento. Non ne ho mai avuto uno. L'impianto è costituito da una caldaia Ferroli ultraventennale mezza sfasciata, che devo sostituire, più due ventilconvettori a soffitto Eurapo per due dei tre ambienti. E basta. Io vorrei aggiungere un terzo ventilconvettore. A comandare il tutto c'è un semplice orologio giornaliero (guasto) che accende la caldaia e poi inizia il mistero: in pratica nel quadro elettrico ci sono 4 interruttori (non magnetotermici): 2 sono "riscaldamento 1 e riscaldamento 2", gli altri 2 sono "ventola 1 e ventola 2". Chi c'era prima di me (uno scalzacane) dice che quando aveva freddo accendeva la caldaia e poi attaccava le ventole. Non c'è nessun termostato da nessuna parte. Pur avendo la luce non ho il gas, quindi ovviamente non riesco a far partire i ventilconvettori (ho letto che le ventole sono comandate da una termocoppia) e quindi a capire cosa diamine accendano riscaldamento 1 e 2 e ventola 1 e 2...e poi perché non hanno messo due unici interruttori convettore 1 e 2??!? Mi sono fatto fare il preventivo per una Immergas victrix Exa ed il nuovo ventilconvettore per il magazzino (ben 3000 euro + iva con posa defangatore e filtro anticalcare) ed il tecnico, imho pressapochista, ha detto che nel magazzino per il ventilconvettore nuovo mette sonda più comando remoto (è sempre a soffitto) per le altre sue stanze "di arrangiarmi" facendo mettere all'elettricista un termostato attaccato alla caldaia. Detto questo (scusate la lunghezza) io vorrei che questo maledetto impianto fosse automatico, nel senso che nell'ambiente più grande ho il mio bravo cronotermostato giornaliero che regola la temperatura in maniera continua tra giorno e notte, fa partire la caldaia e quando la temperatura in mandata è ok si accendono le ventole e scaldano l'ambiente, senza stare a giocare con interruttori vari... Poi mi va bene poter spegnere singolarmente i ventilconvettori dal quadro elettrico (magari in caso di guasto), ma se accesi li voglio automatici. Considerate che i tre ambienti riscaldati sono di fatto uno solo, in quanto intercomunicanti senza porte, divisi da semipareti ed orientati allo stesso modo. Fattibile o fantascienza? Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Valejola Inserita: 6 febbraio 2017 Segnala Share Inserita: 6 febbraio 2017 Se non sono presenti valvole di zona allora basta procurarti il termostato che più ti piace e con esso comandi un relè con doppio contatto...uno lo usi per dare consenso alla caldaia e l'altro per dare corrente alle ventole. Corrente che però devi intercettare con un termostatino a contatto (fisso o regolabile vedi tu) da collegare sulla fase in modo tale che ne ventole partano da sole in automatico quando lo scambiatore è caldo. Volendo puoi anche evitare di comandare caldaia e ventole tramite relè (lasciando sempre la corrente alle ventole) ma poi quando il termostato spegne, le ventole continuano a girare finché lo scambiatore non si raffredda (roba di 5 minuti eh) perché hanno corrente indipendente. E per i più pignoli può dare fastidio. L'importante comunque è il termostatino a contatto che fa accendere solo qua do è caldo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
netsurfer2 Inserita: 6 febbraio 2017 Autore Segnala Share Inserita: 6 febbraio 2017 Grazie Vale! Mi sembra un'eccellente soluzione! Quindi ricapitolando: cronoterrmostato, relè a due contatti che fa partire caldaia ed i tre ventilconvettori, ma la fase dei tre ventilconvettori va interrotta con 3 piccolo termostati attaccati agli scambiatori degli stessi in modo che non appena si accorgono che non arriva più acqua calda dalla caldaia staccano immediatamente le ventole. In pratica "scavalcherebbero" le termocoppie di serie sul ventilconvettore, in modo da non attendere i 5 minuti che dici, giusto? Perche di per sè la termocoppia c'è no? Ad impianto freddo le ventole infatti non stanno partendo... Grazie ancora. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Valejola Inserita: 6 febbraio 2017 Segnala Share Inserita: 6 febbraio 2017 Non capisco cosa intendi per termocoppie...stessa cosa di quando parlavi di gas. Se sono ventilconvettori non hanno ne gas e ne termocoppie. Hanno semplicemente lo scambiatore (il radiatore per intenderci) e la ventola. Altro non c'è. Se poi già ora non partono a scambiatore freddo è perché magari il termostatino interno già ce l'hanno. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
netsurfer2 Inserita: 6 febbraio 2017 Autore Segnala Share Inserita: 6 febbraio 2017 Scusa se non sono stato chiaro. Per il "gas" volevo dire che ho il contatore chiuso e quindi la caldaia si accende ma va in blocco e non scalda l'acqua! Per "termocoppie" intendo che leggendo (io sono ignorante al 100% di ventilconvettori) ho appreso che sulle batterie di scambiatori (tutti?) ci sarebbe una "termocoppia" che inibisce la ventola se l'acqua è fredda: io mi sono spiegato così il fatto che pur dando corrente al ventilconvettore (dal mio primo post armando tutti gli interruttori "caldaia", "riscaldamento 1", "riscaldamento 2", " ventola 1" e "ventola 2") la ventola non parte: nella mia ignoranza ieri mi sarei aspettato di sentirla girare! Spero di essere stato più chiaro, grazie! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Valejola Inserita: 6 febbraio 2017 Segnala Share Inserita: 6 febbraio 2017 Ok, quella che tu chiami termocoppia viene chiamato termostato, perchè appunto cambia stato in base alla temperatura. Non è altro che un contatto che si apre/chiude al variare della temperatura. Probabilmente i tuoi ventilconvettori ne sono già muniti, ed è un bene perchè questi termostati servono appunto ad evitare che le ventole buttino aria fredda. Però logicamente dovresti fare la prova a caldaia accesa, così da vedere se le ventole partono da sole. A quel punto è solo questione di installare un termostato per far accendere la caldaia. Vedi tu poi se ti interessa comandare col termostato ambiente anche le ventole, ma appunto servirebbe un relè (occhio all'assorbimento che il contatto garantisce) per intercettare anche l'alimentazione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
netsurfer2 Inserita: 7 febbraio 2017 Autore Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2017 Diciamo che sulla sua presenza del termostato ci sono arrivato leggendo su internet ed andando per esclusione, perchè dopo aver riattaccato il contatore, facendo come il precedente proprietario faceva di farli partire dal quadro elettrico, mi sarei aspettato di sentir partire la ventola, ed invece silenzio di tomba....alchè mi sono allamrato pensando che fossero guasti! Non mi sono ancora arrampicato in quanto sono abbastanza in alto, però sono come questi, nella versione da soffitto: image share Resta il mistero del perchè dei ventilconvettori che a quanto pare sarebbero automatici nell'attivarsi venissero gestiti dal quadro...con ben due interruttori ciascuno... Ma li ovviamente bisogna salire e vedere... Ma quindi alla fine se hanno il termostato come funziona? Il cronotermostato dà il comando alla caldaia, la caldaia scalda l'acqua alla temperatura di mandata e loro solo a quel punto sentono l'acqua calda accendono i motori con la velocità della ventola preimpostata? Poi il crotermostato sente che la temperatura è stata raggiunta, stacca la caldaia, dopo un po' i radiatori sentono dal termostato che l'acqua si sta raffreddando e spengono? Vuoi mica dire che li comandavano manualmente perchè tra lo spegnimento della caldaia e lo spegnimengto delle ventole passa troppo tempo e per un tot i ventilconvettori espellono aria ormai fredda? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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