danielecrudo Inserito: 10 febbraio 2017 Segnala Inserito: 10 febbraio 2017 Buonasera a tutti, a breve consegnerò un macchinario assimilabile a una grossa pompa, che in realtu non pompa il fluido ma lo miscela, con un motore 4 poli trifase da 75 kW. Premettendo che so poco niente di motori, ho notato che sul motore stesso è presente un adesivo, si veda allegato, che mi dice se non ho tradotto male di avviarlo con un inverter. La società che ha acquistato il macchinario non lo avvierà con inverter ma con soft starter, credo.. Ora vi chiedo: perché quell'etichetta sul motore? È davvero obbligatorio avviarlo con inverter? Cosa si rischia a fare un avviamento con soft starter? Grazie a chi saprà togliermi sto dubbio. Daniele
del_user_237282 Inserita: 10 febbraio 2017 Segnala Inserita: 10 febbraio 2017 Secondo me quell'etichetta non implica la necessità di un inverter, ma di evitare qualsiasi sistema che abbia passaggi bruschi (avviamento reostatico, stella triangolo o con induttanze). Il motivo è semplice: nel momento in cui l'azionamento esegue la transizione si verifica una mancanza di tensione brevissima (per esempio nella transizione stella-triangolo quando si apre il contattore di stella per poi chiudersi quello a triangolo: l'apertura e la chiusura non avvengono contemporaneamente) che per motori che azionano delle pompe per liquidi non è trascurabile in quanto il liquido "frenerebbe" il motore. A mio parere con un soft-starter non dovrebbe succedere niente.
rguaresc Inserita: 10 febbraio 2017 Segnala Inserita: 10 febbraio 2017 L'etichetta si riferisce al risparmio energetico di classe IE2, lo si ottiene con un inverter. con il softstarter lo si perde.
danielecrudo Inserita: 11 febbraio 2017 Autore Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 Grazie mille per entrambe le risposte! Avete ragione entrambi, soprattutto grazie rguaresc, in effetti la frase si riferisce proprio all'efficienza energetica! Daniele
fmussolin Inserita: 11 febbraio 2017 Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 In realta l'etichetta significa che a norma della direttiva europea 2005/32/CE Energy Using products e successive modificazioni vedi regolamento 640/2009, c'è anche scritto sulla etichetta e bastava andare a leggere cosa dice, questo regolamento.... (vi ricordo che la direttiva è recepita in Italia con legge dello stato) i motori per avviamento diretto da 0,75 kW a 375 kW per servizio continuo a 2-4-6 poli devono essere in classe di efficienza IE3, OPPURE IE2 MA CON AVVIAMENTO DA INVERTER. In parole povere, se il tuo cliente accetta il motore IE2 e lo avvia direttamente, commette una infrazione a una legge dello stato. Lui e anche chi ha costruito la macchina. Poi in Italia nessuno verifica un bel niente.....se tuttavia un ispettore del ministero dello sviluppo economico ci mettesse il naso, la multa è sicura.
danielecrudo Inserita: 11 febbraio 2017 Autore Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 Grazie della precisazione; in realtà la macchina va in Inghilterra, non so cosa prevede la normativa lì e sinceramente poco mi importa; non fornendola con il quadro, come hai detto tu, è in realtà una quasi macchina che il cliente finale inserisce nel suo processo, certificandolo. Solo una cosa che ancora non capisco: inverter, soft starter o altri tipi di avviamento, servono appunto per l'avviamento; questa macchina verrà spenta/avviata 1 volta al mese, cosa centra l'avviamento con l'efficienza energetica, se non relativamente al tempo di avviamento, che quindi è trascurabile rispetto a quando gira in stato stazionario? Cioè, un motore IE2, che sia avviato con inverter o con soft starter, in stato stazionario avrà la stessa efficienza, o mi sbaglio?
Adelino Rossi Inserita: 11 febbraio 2017 Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 la targhetta dice 75kw, 380v collegamento a triangolo, 133Ampere. Il cliente, cabina permettendo, può anche avviarla in modo diretto con 5In di spunto.
fmussolin Inserita: 11 febbraio 2017 Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 Che vada in Inghilterra o a Milano, per la direttiva non cambia niente...anche se adesso c'è la Brexit! La questione del rendimento è incredibilmente ancora poco conosciuta. La direttiva 2005/32/CE/EUP riguarda tutti i prodotti che consumano energia elettrica. Per farvi un esempio, oggi al supermercato o al brico, non trovate più le lampadine da 100W a filamento, quelle di una volta. Perchè? Perchè consumavano troppo, per la RESA che davano in termini di illuminazione. E non le trovate più da molti anni, perchè su prodotti come lampadine e elettrodomestici, la normativa è entrata in vigore prima. Che il motore si avvii una volta al mese o al giorno, non cambia assolutamente niente, per il rendimento. Qui si parla di energia consumata dal motore per produrre un lavoro, in questo caso meccanico. La norma oggi chiede IE3 e il rendimento minimo di un motore come il 75 kW a 4P IE3 deve essere 95%. Il tuo motore è 94%....che cosa cambia? Che in un anno di esercizio, proprio e a maggior ragione perchè lavora di continuo, chi deve pagare la bolletta del consumo energetico di quel motore, si troverà un bel pò di soldi in più da pagare!!! E non faccio i conti in sterline, ma in euro: per 8000 ore di lavoro all'anno (impianto industriale a ciclo continuo) e costo dell'energia pari ad esempio a 0,18 euro/kWh, il malcapitato cliente dovrà pagare con il motore che c'è in foto, la bellezza di circa 1210 euro in più ogni anno, rispetto a uno di pari potenza ma IE3. Siccome si può stimare che la vita media di un motore che sia trattato onestamente è di circa 10 anni, al tuo cliente o a chi per esso, questo scherzo costa circa 12.000 euro.... Io al suo posto mi incazzerei un pochetto!!!!! Ecco perchè la norma impone di usare motori ad alto rendimento: la direttiva è a salvaguardia dell'ambiente, perchè meno energia consumata=meno inquinamento. Alla fine poi, siccome qualcuno l'energia la deve pagare, anche alle tasche dell'utente che paga la bolletta. Purtroppo sull'argomento c'è ancora molta disinformazione. Ah, a proposito: che si usi avviamento diretto (Y/D) o soft starter, per la questione del risparmio energetico, è del tutto ininfluente! La norma infatti non nomina neanche la possibilità di avere un soft starter. Perchè allora si può usare la IE2 ma con inverter? Perchè normalmente, la maggior parte dei processi con uso di motori il cui carico è in coppia quadratica, come pompe e ventilatori, non funzionano sempre al 100%. Quindi se diminuisco del 20% la velocità del ventilatore o la portata della pompa, perchè non mi serve in quel momento il 100% della portata, normalmente dimezzo o quasi la potenza assorbita dal motore dalla rete elettrica attraverso l'inverter, e quindi dimezzo o quasi l'energia consumata. E questo lo si può fare usando un inverter per comandare il motore. Scusate la lungaggine del post, l'argomento però non si può esaurire in poche righe
danielecrudo Inserita: 11 febbraio 2017 Autore Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 Chiaro, grazie mille. Ho capito bene quello che hai scritto e cosa dice la normativa, ma per me ha un po' dell'assurdo...cioè, ti fanno usare un motore ie2 collegato a un inverter, sperando che poi l'utilizzatore utilizzi l'inverter per diminuire la frequenza una volta avviato per consumare meno...ma a sto punto che mettessero l'obbligo dell'ie3 e basta! E poi, da quel che so il rendimento non è un valore univoco, ma una curva in funzione della potenza assorbita rispetto alla taglia del motore; per assurdo potrei avere un motore IE3 che gira con rendimento molto più basso rispetto a un motore IE2 (solo in termini di rendimento, non di energia consumata a parità di applicazione e motore).
fmussolin Inserita: 11 febbraio 2017 Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 Non capisco perchè mi ha preso il post di prima, vabbè.. Certo che dovrebbero mettere IE3 e finita li! Infatti, dal 1° gennaio 2017 è proprio così......ma non è così facile!! Gli adeguamenti e i passaggi per una evoluzione senza troppi traumi, sono in corso dal 2011 per cercare di adeguare 'sto cavolo di mercato / costruttori /utenti a pensare in modo diverso, non al risparmio di qualche euro oggi sull'acquisto del motore, ma al consumo nell'intero ciclo di vita dell'impianto. Un pò come per le auto: prova oggi a proporre sul mercato un'auto che non sia Euro 6, parlando di consumi.... Chi è che se la compera? Ma se vendi motori elettrici, tranquillo! Qualche furbetto che di notte "tarocca" le etichette con il pantografo, lo hanno beccato a Brescia, qualche anno fa....ed era ben noto! Ho visto ora il tuo commento sul rendimento: i dati di rendimento sono calcolati con un metodo preciso, resi noti dai costruttori a tre valori (100%- 75%-50% di carico) di cui solo uno obbligatorio (100%) sui motori piccoli, per ragioni di spazio in targa. Non legare la questione del rendimento all'avviamento : sono due cose slegate e proprio per questo, ad esempio per i motori auto frenanti che normalmente hanno numerosi cicli di avviamento, gli auto frenanti sono fuori dalla norma.
danielecrudo Inserita: 11 febbraio 2017 Autore Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 Si si, certo, l'avviamento è proprio scollegato dall'efficienza! Era proprio qui il mio dubbio, leggendo quello che hai scritto e che dice la normativa, ovvero è la normativa che quasi lega l'avviamento all'efficienza, a meno che, come hai scritto, si utilizzi l'inverter a motore in marcia per regolarne la frequenza. Ad ogni modo, ti ringrazio tantissimo per il tempo che hai dedicato e stai dedicando a questa discussione.
SandroCalligaro Inserita: 11 febbraio 2017 Segnala Inserita: 11 febbraio 2017 Quote ovvero è la normativa che quasi lega l'avviamento all'efficienza, a meno che, come hai scritto, si utilizzi l'inverter a motore in marcia per regolarne la frequenza. Mi è difficile capire cosa intendi. Nella stragrande maggioranza dei casi l'inverter non viene utilizzato solo per avviare. A quanto già scritto dagli altri, aggiungo che, considerando il fatto che il motore sarà quasi sempre leggermente sovradimensionato per l'applicazione, è molto probabile che con un inverter opportunamente controllato si possano avere minori consumi anche a piena frequenza, rispetto al collegamento diretto alla rete.
danielecrudo Inserita: 13 febbraio 2017 Autore Segnala Inserita: 13 febbraio 2017 Grazie per il tuo commento. Ok così allora ha senso se anche a pieno regime con l'inverter si ha un consumo minore, non lo sapevo.
Livio Orsini Inserita: 13 febbraio 2017 Segnala Inserita: 13 febbraio 2017 Quote Ok così allora ha senso se anche a pieno regime con l'inverter si ha un consumo minore, non lo sapevo. Ovviamente deve essere un ottimo inverter a controllo vettoriale, ottimizzato in modo corretto per l'applicazione.
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora