ettore81 Inserito: 30 agosto 2011 Segnala Inserito: 30 agosto 2011 Buonasera a tutti, mi chiamo Ettore e sono nuovo del forum.Mi occupo di progettazione e lavorazioni meccaniche, di elettronica informatica ne so` ben poco. non nascondo che e` un settore che mi affascina e mi piacerebbe poter acquisire un certo livello di preparazione, potreste indicarmi come fare?Ora veniamo al dunque...devo utilizzare una cella di carico dinamica di tipo piezoelettrico, con un apposito banco prova, come devo realizzare lo schema? Vorrei fare tutto in casa o quanto piu` possibile, ma mi perdo tra i vari concetti (schede, acquisitori ecc ecc)aiuto! Vi ringrazio in anticipo per la collaborazione, e spero di aver indovinato la sezione per postare!Ettore
Livio Orsini Inserita: 30 agosto 2011 Segnala Inserita: 30 agosto 2011 Prima di tutto benvenuto nella comunità di PLCForum!..di elettronica informatica ne so` ben poco. non nascondo che e` un settore che mi affascina e mi piacerebbe poter acquisire un certo livello di preparazione, potreste indicarmi come fare?L'unico punto di contatto tra informatica ed elettronica è che le "macchine" per l'informatica, cioè gli elaboratori, sono apparati elettronici; si può essere dei bravi informatici senza avere conoscenze di elettronica, basta avere le necessarie conoscenze di matematica e quelle specialistiche di informatica.Nella pratica però, spesso gli informatici hanno anche una base di elettronica e gli elettronici moderni hanno molte conoscenze d'informatica; in pratica sono due specializzazioni simbiotiche tra loro. Per acquisire anche un minimo di preparazione non c'è che un modo: studiare le materie. Purtroppo, o per fortuna, non esistono scorciatoie: o si studia o non si sa. Veniamo al tuo problema attuale.Di dati ne dai pochi, troppo pochi per darti una risposta esaustiva.Per prima cosa la cella di carico è già provvista di apposita interfaccia di amplificazione? Meglio sarebbe se tu riportassi marca e modello oppure il foglio tecnico del dispsoitivo.Poi cosa ne devi fare del segnale del trasduttore? Devi visualizzarlo? devi fare delle regolazioni? che dispositivi pensi di usare?Vedi quanti dati sono ancora confusi nelle nebbie? Sino a che non si conoscono le risposte è i possibile darti indicazioni certe.
ettore81 Inserita: 1 settembre 2011 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2011 Innanzitutto grazie per le risposte. Per avere una preparazione dignitosa che materie bisognerebbe studiare? Ripeto, vorrei riuscire ad unire la meccanica con l`elettronica, e` un obiettivo sicuramente non facile ma voglio provarci.Per il mio problema, ti spiego direttamente quello che devo ottenere. Ho un sistema che produce una sollecitazione di tipo dinamico di 9000N circa e vorrei misurarla con una apposita strumentazione in modo da vedere come si comporta suddetto sistema nel tempo. Volevo utilizzare un dinamometro, ma ho sentito parlare di queste cellle di carico e mi sembrano nettamente migliori. Il tutto vorrei montarlo su un apposito banco prova che realizzerei ad hoc.Che devo fare???Spero di essere stato chiaro ed esaustivo...
Livio Orsini Inserita: 1 settembre 2011 Segnala Inserita: 1 settembre 2011 Spero di essere stato chiaro ed esaustivo...Non molto. Devi spiegare meglio la tua applicazione.Le celle di carico possono lavorare per compressione, per trazione o per trazione e compressione.Se la tua applicazione è simile a quella di un feno motore non puoi usare la cella ma un torsiometro, che è simile ad una cella di carico ma ha una meccanica differente.Le celle si applicano qaundo c'è un qualche cosa che può esercitare una pressione od una trazione o entrambe le azioni.Questo dal punto di vista meccanico.Dal punto di vista elettrico ti serve, se l'applicazione è possibile, una cella che accetti una forza >= 9000N; il fondo scala dipende dalla forza massima che può essere applicata alla cella. Generalmente le celle hanno 2 parametri fondamentali di fondo scala:1 - la massima forza applicabile senza che sia necessaria una ricalibrazione del sistema2 - la massima forza applicabile senza dannegiamento della cella, ma con ricalibrazione del sistema; superato questo valore la cella risulta danneggiata in modo irreversibile.Le celle di carico hanno, in funzione del loro fondo scala, una loro risoluzione minima; in altri termini la minima variazione di forza riconosciuta in modo ripetibile. Altro aprametro importante è la precisione che si da in percentuale del fondo scala. Una cella con +/-1% di precisione con fondo scala di 10.000 N (come nel tuo caso p.e.) avrà una precisione di +/-100 N, qualunque sia il valore misurato. Se misuri un valore pari a 1.000 N questo, in effetti, potrà essere qaulsiasi valore compreso tra 900 N e 1.1000 N.La precisione è data dalla cella vera e propria e dal suo sistema di amplificazione.E' sempre una buona cosa acquistare cella e amplificatore dal medesimo costruttore; in questo modo si è sicuri di non avere problemi di interfaccia e le specifiche, se i costruttori sono seri, si riferiscono al sistema cella amplificata.Esistono poi differenti tecnologie, con pregi e difetti specifici; secondo applicazione è preferibile una tecnologia piuttosto che un altra.Ad esempio. Nelle macchine per carta (continue, patinatrici, etc.) solitamente s'impigano (impiegavano) celle della ABB che usano una tecnologia particolare, frutto di unio specifico brevetto Asea.Per qaunto riguarda la tua "ansia" di istruzione elettronica , devi cominciare con lo studio dei fondamenti di elettrotecnica; in seguito puoi studiare i fondamentali di elettronica analaogica e digitale, dal punto di vista circuitale. Presuppongo che come meccanico tu abbia le conoscenze matematiche sufficienti, altrimenti devi anche studiare analisi matematica, almeno a livello elementare.Acquisiti i fondamentali puoi scegliere se approfondire l'elettronica circuitale o accontenterti perchè ritieni che sia sufficiente per il tuo lavoro.Per avere le basi d'informatica il percorso precedente non è indispensabile. Puoi iniziare da subito con qualche testo propedeutico sui metodi di analisi e programmazione delle macchine per calcolo automatico. Poi acquisite le basi generiche il panorama è vastissimo e non basta il poco spazio di un messaggio per analizzarlo anche in modo approssimativo.
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