roberto8303 Inserito: 30 dicembre 2011 Segnala Inserito: 30 dicembre 2011 Buongiorno, vorrei porre un quesito, ho un motore in dc ad eccitazione indipendente, con una tachimetrica 60v/1000rpm.Siccome mi hanno chiesto di automatizzare un sistema di avvolgitura e quindi ci sono due motori da coordinare, vorrei sapere se è possibile utilizzare il segnale della tachimetrica ovviamente da convertire prima per ''leggerlo'' nel plc con ingresso 0-10v. Quindi esiste qualcosa che mi converta il segnale della tachimetrica? e se si, si puo collegare questo ipotetico dispositivo o partitore in parallelo ai fili che poi fanno capo anche ai morsetti dell azionamento? oppure devo installare direttamente un encoder sul motore e leggere la velocita^?
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2011 Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 Normalmente se c'è un convertitore reazionato da tachimetrica c'è anche un'uscita -10v / +10v proporzionale alla velocità istantanea del motore. Puoi usare quell'uscita che è normalizzata e filtrata.Che tipo di convertitore è impiegato?
roberto8303 Inserita: 30 dicembre 2011 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 Ciao, allora ti spiego bene cosa mi hanno chiesto.Ora il sistema è regolato manualmente, l operatore legge gli rpm del motore estrusore cioe dalla tachimetrica e regola il tiro per l avvolgitore. Ora per non fermare il lavoro prima di fare il sistema automatico, bisogna continuare a leggere gli rpm della tachimetrica, prima i 60v venivano letti da una centralina tipo regolotore programmabile che ora si è rotto.Adesso mi hanno chiesto di mettere almeno uno strumento in dc che legge la tensione della tacho. Purtroppo non è disponibile subito, io ne avevo ad ingresso 0-10vdc o anche uno max 40vdc con scalatura del valore misurato.Solo che alla tachimetrica non posso collegarlo. ho pensato di collegarlo direttamente al segnale 0-10v ma al cliente non piace perche vuole avere la lettura direttamente sulla tacho per sapere effettivamente la velocita a cui il motore ruota.Il convertitore ha il segnale di rif velocita 0-10v a cui colleghero un potenziometro multigiro.
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2011 Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 (modificato) Le soluzioni tecnicaqmente corrette non sempre coincidono con quelle che piacciono al cliente; questo potrebbe essere un esempio.Se la tachimetrica è usata per regolare la velocità di un motore, mettere brutalmente in parallelo un indicatore di velocità può dare letture errate di velocità e causare anomalie nella regolazione della velocità stessa.Tutti i convertitori, anche i più vecchi escalerci, hanno un'uscita normalizzata 0 +/-10 V, per essere usata da uno strumento indicatore di velocità e/o per successive regolazioni. Questa uscita, oltre ad essere normalizzata sulla massima velocità di taratura, è anche opportunamente filtrata (perchè la tachimetrica è "sporca"); inoltre assicura che la tachimetrica, che è la reazione di velocità, non verrà caricata o comunque la sua misura non sarà alterata da strumenti esterni.Questo segnale non deve essere confuso con quello del potenziometro di riferimento. Ad errore zero, se le tarature sono coincidenti, le due misure appariranno identiche. Però questa uscita è la misura della velocità reale.Quindi il modo coretto di operare è collegare uno strumento indicatore, analogico o digitale, a questa uscita.Altri metodi di misura sono metodi errati, a meno di mettere un altro trasduttore usato appositamente per l'indicatore di velocità.l operatore legge gli rpm del motore estrusore cioe dalla tachimetrica e regola il tiro per l avvolgitore.Anche l'attuale regolazione, da come la descrivi, mi sembra alquanto singolare, per non usare un termine più forte.Nei modi corretti s'imposta un valore di tensione del materiale, dipendente dalla lavorazione e dalle caratteristiche del materiale stesso; questo valore verrà mantenuto costante da un'apposita funzione che, se realizzata ad anello aperto, prende il nome di "servo diametro".Nel caso fosse necessario, sempre per caratteristiche specifiche di lavorazione, la funzione effettua una correzione automatica del valore di tensione in funzione del valore di diametro. Questa funzione aggiuntiva solitamente è conosciuta come "tiro taper".Se vuoi avere qaulche notizia in più su queste regolazioni puoi leggere il mio tutorial sulle regolazioni; lo trovi nella sezione didatica, sottosezione elettrotecnica. Nel seso capitolo ci sono alcuni esempi di regolazioni tra cui aqnche ilò controllo a servodiamentro. Modificato: 30 dicembre 2011 da Livio Orsini
roberto8303 Inserita: 30 dicembre 2011 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 Anche l'attuale regolazione, da come la descrivi, mi sembra alquanto singolare, per non usare un termine più forte.ti capisco,solo che riescono comunque a regolarsi perche cè molto spazio da dove esce il materiale e il rullo accumulatore,comunque l ho pensato anche io e infatti ho proposto al cliente di fare un regolazione automatica, per ora pero mi ha chiesto solo di poter avere questa funzione ed effettivamente non ho fatto caso se il convertitore avesse l uscita in tensione di riferimento velocita. Sicuramente come dici tu ci dovra essere e quindi colleghero li il visualizzatore mi sembra la cosa piu semplice anche.Nel caso fosse necessario, sempre per caratteristiche specifiche di lavorazione, la funzione effettua una correzione automatica del valore di tensione in funzione del valore di diametro. Questa funzione aggiuntiva solitamente è conosciuta come "tiro taper".la funzione tiro taper permette anche di ''tirare '' il materiale dall estrusore in modo da definirne lo spessore? si tratta di teli plastificati.
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2011 Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 (modificato) la funzione tiro taper permette anche di ''tirare '' il materiale dall estrusore in modo da definirne lo spessore? si tratta di teli plastificati.No. La funzione "tiro taper" serve esclusivamente per avere un avvolgimento regolare e costante, evitanto lo scorrimento degli strati su se stessi.Negli impianti ben fatti, per ottenere materiali di buona qualità, lo spessore del materiale viene regolato in anello chiuso; ovvero c'è un misuratore di spessore che agise sui parametri d'impianto per mantenere costante lo spessore. Secondo il tipo di lavorazione si agisce sulle differenze di velocità o sulla tensione del materiale.Su un impianti per materiali di qualità...non eccelsa, il tiro lo si varia manualmente con retroazione ....ad occhio dello spessore. In altri termini l'operatore valuta se lo spessore è circa quello desisderato ed, eventualmente, procede a variare il riferimento di tiro. Modificato: 30 dicembre 2011 da Livio Orsini
roberto8303 Inserita: 30 dicembre 2011 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 il tiro lo si varia manualmente con retroazione ....ad occhio dello spessore. In altri termini l'operatore valuta se lo spessore è circa quello desisderato ed, eventualmente, procede a variare il riferimento di tiro.si è propio questo il mio caso
roberto8303 Inserita: 30 dicembre 2011 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 ah un altra cosa, quindi volendo automatizzare tutto, bisogna per forza interporre tra le '' due velocita dei motori'' un misuratore di spessore e quindi effettuare le correzioni delle velocita, o è possibile fare cosi: Es si conosce che a velocita 100 del primo motore e 50 del tiro si ha uno spessore x e da questa equazione si calcola il rapporto che definira in modo proporzionale lo spessore desiderato?
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2011 Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 ah un altra cosa, quindi volendo automatizzare tutto,.............No. Già realizzando una funzione servodiametro si avrebbe un notevole miglioramento della lavorazione. Il tiro, una volta impostato rimarrebbe (quasi) costante. La funzione servodiametro è abbastanza semplice da realizzare.
roberto8303 Inserita: 30 dicembre 2011 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 capito, il motore estrusore sara dipendente dalla velocita regolabile del motore che tira il materiale? oppure è il motore tiro che deve seguire la velocita regolabile dell estrusore? ma il sevodiametro avviene nella ultima fase quella dove si avvolge il materiale,ormai freddo e misura definita, nella prima fase cio che definisce lo spessore è tirando piu o meno il materiale dall estrusore non capisco in questa fase il concetto servodiametro.
Livio Orsini Inserita: 30 dicembre 2011 Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 Magari se descrivi come è composta la macchina si riesce anche a capire come funziona/dovrebbe funzionare.
roberto8303 Inserita: 30 dicembre 2011 Autore Segnala Inserita: 30 dicembre 2011 allora, l estrusore che estrude la pellicola puo produrre una certa quantita di materiale al minuto a secondo della velocita con cui il motore 1 ruota. Poi c è un altro motore 2 con un rullo che tira il materiale dall estrusore e quindi ne definisce lo spessore se piu tira piu il materiale è sottile, dopo questa fase il telo ormai freddo viene avvolto su un altro rullo con il motore 3 per essere imballato. Quello che servirebbe automatizzare è il tiro dall estrusore che ora viene regolato manualmente con le velocita del motore 1 e 2 pero non si puo mettere un controllo spessimetro perche il materiale è in corso di ''formazione'' ed è caldo, poi nemmeno il servo diametro perche sul secondo motore c è solo un rullo dove viene ''tirato'' il materiale e li non viene ancora avvolto.Quindi l unica cosa è agire sulle velocita del motore 1 e 2 conoscere un rapporto tra le velocita che definisce lo spessore che ne viene fuori. Questo ora viene fatto misurando lo spessore del materiale che si è formato e correggendo manualmente il tiro del motore 2 in modo da aumentare o diminuire la consistenza del prodotto.
Livio Orsini Inserita: 31 dicembre 2011 Segnala Inserita: 31 dicembre 2011 Molto dipende dall'equipaggiamento elettrico della macchina e dai valori in gioco.Se gli azionamenti sono di ottima qualità è ipotizzabile una regoalzione in velocità, magari con estrusore che pilota il traino in asse elettrico.E' anche ipotizzabile limitare in corrente il motore traino, in modo da stabilire il tiro, e dare un riferimento asservito alla velocità dell'estrusore.Queste sono 2 tecniche usate per questo tipo di macchine quando lavorano ad anello aperto.
roberto8303 Inserita: 31 dicembre 2011 Autore Segnala Inserita: 31 dicembre 2011 io ho pensato di regolare in velocita il traino, cioe conoscere la massima differenza di rif velocita cioe quella che definisce lo spessore massimo del materiale, e quindi legare con questo rapporto la velocita del traino a quella dell estrusore. Poi tramite un pannello si puo inserire un delta di variazione velocita che definisce in pratica lo spessore. Es Volendo ottenere il max spessore del materiale l estrusore andra a 100 e il traino a 50, ovviamente sempre in rapporto man mano che l estrusore viene aumentato di velocita per produrre di piu. Poi nel pannello ci sara un valore es tipo spessore materiale, che aumenta la velocita del traino di una certa percentuale in piu rispetto al rapporto base, cosi da ottenere uno spessore del telo piu sottile.Secondo te puo andar bene?
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