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Rifasamento carico piccolo impianto fotovoltaico?


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Inserito:

Ciao a tutti, ho un dubbio.

Ho un piccolo impianto fotovoltaico da circa 200W che carica 2 batterie in parallelo da 70A ciascuna.

Alle batterie è collegato un inverter 12/230 da 300W (a onda pura più piccolo non lo ho trovato) e ad esso un carico complessivo di potenza che oscilla tra i 65 e 80W.

Ci tengo precisare che ho avuto poco tempo per fare una analisi dettagliata dei carichi però ho una idea di massima.

Il carico sono principalmente degli alimentatori (router, un micro pc una sveglia,  un UPS, una telecamera e poco altro.)

Ieri per puro caso ho collegato un misuratore di consumi di (di quelli da 30€) che ha anche la misurazione del COS(phi). Dalla misura è emerso che il mio carico ha complessivamente un COS(phi) di circa 0.55.

Le potenze in gioco sono basse, tuttavia visto che di sera l'alimentazione è presa dalle batterie stavo pensando di provare rifasare l'impianto (per far durare di più le batterie).

Se rifasassi solo il gruppo degli apparati di rete (potenza misurata 35W, cosphi (0.51)) ho calcolato un condensatore da 3uF (cos(phi)=0.98), se rifasassi tutto (potenza 65W) ho calcolato un condensatore da 5uF.

La potenza varia se per esempio l'ups deve caricare le batterie, oppure di se il computer sta facendo operazioni più onerose o altro. I carichi sono sempre gli stessi.

Secondo voi ha senso rifasare tutto? 

 

 


Inserita:

Per avere risposte è necessario che la discussione sia letta da chi sa, può e vuole rispondere; altrimenti bisogna aspettare con pazienza.

Inoltre i partecipanti a questa comunità di idee sono piuttosto bravi ma non omniscienti.

 

Dalla descrizione dei carichi che hai fatto personalmente avrei molti dubbi sulla validità della misura di cosenphi dello strumento.

0.55 di cosenphi corrisponde a 56.5° di sfasamento, cosa che presuppone un carico fortemente induttivo come, ad esempio, un piccolo motore monofase.

GLi apparati che descrivi hanno alimentatori che al più hanno un trasformatore d'ingresso, ma più probabilmente hanno un alimentatore SPMPS direttamente da rete; in questi casi il cosenphi è prossimo a 1.

 

Quindi prima di pensare ad un eventuale rifasamento rivedrei la misura di cosenphi con un apparecchio più affidabile.

Tieni presente che prelevi tensione da un inverter che potrebb generare disturbi, anche se è dato per uscita sinusoidale.

 

Inserita:

Grazie per la risposta.

Ho fatto diversi test ed il misuratore che ho io viene venduto indicando un erore sulla fase di massimo 1%. Al fine di evitare che il dato fosse falsato dall'inverter con onda non proprio perfetta ho collegato il carico direttamente alla 220 di casa ed il risultato è stato il medesimo quindi ho escluso l'inverter come causa del dato. Per testare il misuratore lo ho collegato ad una lampadina ad incadescenza e la fase è il cosphi era 0.99. Quindi lo ritengo, in line di massima, abbastanza affidabile.

Gli alimentatori che sono collegati alla rete sono tipo quelli dei pc.

 

So che il rifasamento andrebbe fatto carico per carico tuttavia per fare delle prove ho collegato un condesatore nella ciabatta dove sono tutti i carichi. In questo modo dovrebbe risutlare in parallelo al carico.

Dopo il collegamento sono andato a l'eggere il fattore di pontenza e da 0.5 era passato a 0.3! Cioè collegando il condensatore la situazione è peggiorata! Qualcuno mi puo spiegare come sia possibile?

Inserita:

Puoi postare marca e caratteristiche dello strumento?

 

Inserita:
Quote

Dopo il collegamento sono andato a l'eggere il fattore di pontenza e da 0.5 era passato a 0.3!

 

Il tuo cosphimetro ti da il valore assoluto, mentre dovrebbe darti il valore relativo.

Da quello che scrivi il cosphi misurato è negativo, ovvero il carico è una reattanza capacitiva; questo fatto concorda con il tipo di carico di un alimentatore SMPS e, soprattutto, con l fatto che il coseno sia diminuito con l'aggiunta di una capacità in parallelo.

Ergo se vuoi rifasare devi mettere in parallelo non una capacità, ma un'induttanza.;)

Inserita:

RCE PM600

 

l modello più evoluto tra i misuratori di consumo. Tensione nominale 230V, 50Hz (o 60Hz) Spina e Presa CEI 23-16/VII (Italiane) Display LCD 50 x 42 mm2

Autoconsumo Alimentazione propria < 0,35 W

Resistenza interna Circuito amperometrico 7,5 mΩ

Pile Opzionali 2 x PR44 1,4 V

Dimensioni 136 x 65 x 52 mm3 Peso 152 g

Strumento di precisione ad alta risoluzione in grado di misurare anche potenze di decimi di Watt. Tensione da 190 a 270 V Corrente massima 16 A Potenza massima (a 230 V) 3680 W

Tensione ±(0,5% + 1 digit) da 190 a 270 V

Corrente ±(0,5% + 1 digit) da 0,002 a 19,99 A

Fattore di potenza (Cos φ) ±(1% + 1 digit) da 0,00 a 1,00

Potenza ±(1% + 100 mW) da 0,400 a 3999 W Frequenza ±1 digit da 46 a 65 Hz

Consumo ±(1% + 1 digit) da 0,001 a 9999 kWh

CO2 equivalente ±(1% + 1 digit) da 0,001 a 9999 Kg

Tempo di misurazione da 1 secondo a 9999 ore

 

Inserita:

 

Sinceramente non avevo mai pensato che il carico potesse essere capacitivo ed in quel caso il comportamento della del carico aggiungendo un condensatore è corretto. Devo provare aggiungendo un carico induttivo di piccola potenza ma non sapre cosa mettetere.

 

Edit: forse ho trovato: il minipimer!! HO misurato e ha un carico che va da 10 a 35W e un cos(phi) che va da 0.16 a 0.4. Quindi dovrebbe andare bene per i miei test. Appena posso togliere corrente all'impianto provo!

 

 

Edit2: COn il minipimer collegato il cos(phi) aumentava.

Ora arriva il problema grosso. Non ricordo come calcolare l'induttanza di rifasamento.

 

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