STG82 Inserito: 30 aprile 2017 Segnala Share Inserito: 30 aprile 2017 Buongiorno a tutti, avrei un dubbio normativo che spero qualcuno di voi possa chiarirmi. Senza fare troppi giri di parole ho preparato uno schizzo nel quale è rappresentato il mio caso (2 quadri, uno principale a bordo macchina dal quale parte l'alimentazione ausiliaria a 24Vac verso un secondo quadro locale; l'alimentazione dei due quadri è distinta ed entrambi sono dotati di proprio dispositivo di sezionamento). Il trasformatore 230V/24V ha un polo messo a terra ed alimenta anche altri carichi locali con massa messa a terra. Come scritto nell'allegato cavi e cordine del circuito a 24Vac hanno tensioni nominali di 450/650 V (quindi maggiori della massima tensione d'esercizio) Ipotesi A. Utilizzo di un trasformatore 230/24V di sicurezza. Date le premesse mi trovo dinanzi ad un sistema PELV? Se così fosse la normativa mi dice che un circuito PELV con tensione fino a 25V in alternata e 60V in continua è intrisicamente sicuro (nei limiti di luoghi asciutti e senza contatti estesi della parti attive con il corpo umano ) ... La mia conclusione è che l'operatore che seziona il quadro elettrico locale non è in pericolo in quanto il circuito che rimane in tensione è a 24Vac di tipo PELV e quindi non è necessario segnalare che il circuito a 24Vac rimane in tensione dopo il sezionamento ne con targhette di avvertimento ne con cordine di color arancione. E' corretta la mia interpretazione? Ipotesi B Utilizzo di un trasformatore 230/24V non di sicurezza. Mi trovo di fronte a un sistema FELV. In questo caso l'operatore che seziona il quadro locale è ancora in pericolo in quanto, per esempio, il cedimento dell'isolamento (semplice e non rinforzato) del trasformatore tra primario e secondario porterebbe i 230V sul circuito supposto a 24V. In questo caso la normativa per le macchine elettriche (EN 60204-1) imporrebbe che:I circuiti che rimangono in tensione dopo aver aperto il dispositivo di sezionamento generale devono essere facilmene identificabili, con uno o più dei modi seguenti:- targhetta di avvertimento sui singoli circuiti;- separazione dagli altri circuiti;- cavi di colore arancio In questa condizione quindi io metterei un'etichetta fuori dal quadro locale, vicino al sezionatore, con l'avviso di quadro provvisto di alimentazioni multiple unitamente all'uso di cordine di color arancione all'interno del solo quadro elettrico locale. E' corretta questa interpretazione? Non è necessario secondo me che anche il cavo di collegamento tra i due quadri elettrici sia di color arancione. Sbaglio? Grazie a tutti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Blackice Inserita: 30 aprile 2017 Segnala Share Inserita: 30 aprile 2017 Puoi anche aggiungere dei contatti ausiliari su il sezionatore del quadro locale in modo da interrompere sia la 400vac che la 24vac proveniente dal quadro principale (ovviamente arancioni fino a monte del sezionatore quadro locale). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
STG82 Inserita: 1 maggio 2017 Autore Segnala Share Inserita: 1 maggio 2017 Grazie Blackice per il tuo contributo. Anche quello che proponi è una possibilità. Tuttavia non capisco perché il cavo a 24Vac che collega i due quadri elettrici debba essere arancione. Cosa lo distingue da un altro cavo "normale" di potenza? Mi spiego: quando io seziono un qualsiasi quadro elettrico locale è noto che il cavo che arriva da fuori fino ai morsetti del sezionatore rimane in tensione (altrimenti qualsiasi quadro dovrebbe essere collegato con cavi di color arancione)...è corretto oppure è una mia interpretazione sbagliata? Tornando invece alla tua risposta... nel caso non avessi possibilità di aggiungere dei contatti ausiliari sul sezionatore tutte le considerazioni che ho fatto nel post precedente sono valide normativamente parlando oppure no? Mi preme soprattutto capire se questo famigerato cavo arancione serva nel caso di sistema PELV. Grazie Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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