pier1976 Inserito: 5 maggio 2017 Segnala Inserito: 5 maggio 2017 Buongiorno, avrei bisogno di variare la velocità di un motore dc che alimentato a 24V assorbe 10A. Siccome non ho bisogno di precisione sulla velocità reale o di regolare in continuo la velocità vorrei sapere se esiste qualche soluzione per realizzare un alimentatore stabilizzato con ingresso 220V e 3 uscite fisse a 15-20-24V: l'uscita che utilizzerei per alimentare sarebbe solo una per volta; il circuito verrebbe inserito in un quadro per questo sarebbe meglio se fosse robusto e facilmente installabile. Grazie
Livio Orsini Inserita: 5 maggio 2017 Segnala Inserita: 5 maggio 2017 Se devi farne un uso non amatoriale è consigliabile che tu ti rivolga alle soluzioni di mercato. La soluzione più semplice, affidabile e meno costosa è quella che prevede un trasformatore con alcune prese secondarie, un commutatore a 3 vie un ponte ed un condensatore. Se prevedi 5-6 prese di 2 V l'una tra 12Vca e 24Vca, selezioni le 3 uscite che ti danno le 3 velocità più vicine alle tue esigenze. Il commutatore effettua una selezione di uno su 3, inviandola al ponte raddrizzatore seguito da una capacità di filtro. La capacità unitia all'induttanza del motore darà un buon fattore di forma con poca ondulazione residua. Se poi hai disponibile una linea 3fase, è ancora meglio; trafo 3 fase, ponte 3 fase ed hai pochissima ondulazione anche senza capacità di filtro, o con capacità di valorre relativamente piccolo. Altrimenti fai una ricerca in questa sezione, c'è una vecchia discussione di Mirko Ceronti che presenta un ottimo alimentatore-regolatre per motori cc simile altuo.
pier1976 Inserita: 5 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 5 maggio 2017 Grazie della risposta, purtroppo sono proprio le soluzioni di mercato a mancare, sul come fare la tua soluzione è ottima ma a livello di quadro elettrico il trafo mi porta via un sacco di spazio. Comunque valuterò bene gli ingombri e poi deciderò cosa fare. Grazie
patatino59 Inserita: 5 maggio 2017 Segnala Inserita: 5 maggio 2017 Un alimentatore industriale, switch mode, da 240 W da barra din, trifase, regolabile con potenziometro interno da 18 a 26 volt, occupa circa 8 moduli Din ed è il piu piccolo che mi viene in mente.
Livio Orsini Inserita: 5 maggio 2017 Segnala Inserita: 5 maggio 2017 Il problema è che lui ha bisogno di 3 tensioni differenti selezionabili al bisogno, almeno così è come ho capito. La soluzione ottimale, forse, è quella di una scheda drive chopper per motori, dove puoi impostare la velcoità da riferimento esterno. Però hanno necessità di trafo esterno.
patatino59 Inserita: 5 maggio 2017 Segnala Inserita: 5 maggio 2017 Ok. Fermo restando che una sorgente di alimentazione da 240 w è comunque necessaria, e che il trasformatore classico è troppo ingombrante, si potrebbe variarne la tensione con un circuito esterno, come giustamente prospettato da Livio, e rimanere nelle norme, essendo una applicazione industriale. Oppure portare fuori due fili dal circuito comprendente il trimmer e selezionare con un commutatore le tensioni desiderate con semplici resistenze, ma questa seconda ipotesi richiede, oltre ad un minimo di pratica elettronica, l'apertura dell'alimentatore e il conseguente decadimento della garanzia.
pier1976 Inserita: 13 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 13 maggio 2017 Buonasera, alla fine ho optato per il trasformatore, ho sentito un'azienda che li produce e alla fine il trafo ha 4 ingressi 220V e sul secondario il comune e 4 uscite da 9-12-15-18V. Quindi tramite 4 relè alimento il primario relativo al valore di tensione sul secondario che mi interessa ma ho un paio di dubbi: 1) ponte di fatto ci arrivo con 2 fili, il comune e l'uscita del secondario quindi tutte le uscite dovrebbero essere accomunate; è un problema? Praticamente alimento il secondario con la tensione dell'uscita attiva mentre il relativo primario non è alimentato. 2) il condensatore da 4700ufarad va bene per tutte e 4 le tensioni? Grazie a chi mo risponde.
del_user_237282 Inserita: 13 maggio 2017 Segnala Inserita: 13 maggio 2017 Se non ho capito male alimenti uno dei quattro primari, è così? In questo caso a monte del trasformatore bisognerà portare il neutro sul comune e la fase su uno dei tre primari (attenzione, la tensione nominale di ogni primario deve essere maggiore o uguale a quella alla quale viene alimentato [es. se ho un ingresso a 127 volt non posso collegarlo alla 230]). Per quanto riguarda il secondario basterà collegarne uno e la tensione varierà in base a quale primario verrà alimentato. Ammesso invece di mantenere fissa la connessione sul primario ci si collegherà semplicemente su un secondario a scelta + il comune che resterà sempre connesso.
pier1976 Inserita: 14 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 14 maggio 2017 Mi sa che non ci siamo capiti: allego un'immagine. 9-12-15-18V sono 4 relè comandati dal plc, solo un'uscita alla volta è attiva. Il trafo ha 4 ingressi sul primario alimentati sempre a 230Vac e 4 uscite a diverse tensioni collegate tutte al medesimo ponte che hanno il comune unico. Il mio dubbio è che quando attivoil relè 9V sul secondario avrò tensione oltre che sulla relativa uscita anche sul filo messo in parallelo delle altre tensioni.
gabri-z Inserita: 14 maggio 2017 Segnala Inserita: 14 maggio 2017 Il tuo schema rappresenta Quattro trasformatori ? ! Credevo che ci fosse un unico trasformatore , con secondario unico e primario con più prese , soluzione che avrei scelto se fossi al tuo posto . spero che sia un errore nel disegnare lo schema.
gabri-z Inserita: 14 maggio 2017 Segnala Inserita: 14 maggio 2017 Se lo schema e' giusto , stai assorbendo corrente dall'uscita in uso per alimentare tutti gli altri tre secondari e far avere tensione ai capi dei loro primari , ed anche a vuoto ! Devi rifare lo schema o magari aspettare che qualcuno ti aiuti .
pier1976 Inserita: 14 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 14 maggio 2017 È proprio quello il mio dubbio, purtroppo il trasformatore con 4 ingressi sul primario mi è stato consigliato da chi lo fa, io avevo previsto un unico primario e avrei messo i 4 relè sulle uscite. Non avendo mai fatto questo tipo di collegamento ho pensato che forse alimentare i secondari non usati a vuoto (perché i rispettivi primari sono aperti) anche se teoricamente svantaggioso di base non comportasse una perdita di corrente sensibile, proprio per questi dubbi ho preferito scrivere qua.
thinking Inserita: 14 maggio 2017 Segnala Inserita: 14 maggio 2017 Ad ogni modo lo schema è sbagliato perché il diodo vicino alla scritta 25A sta facendo un corto... ciao
del_user_237282 Inserita: 14 maggio 2017 Segnala Inserita: 14 maggio 2017 Io lascerei costante il collegamento sul primario e commuterei i carichi tra i vari secondari in modo da tenere collegato solo il primario e il secondario dal quale si prende alimentazione.
Livio Orsini Inserita: 14 maggio 2017 Segnala Inserita: 14 maggio 2017 Non capisco perchè ci si voglia sempre complicare la vita. Quote purtroppo il trasformatore con 4 ingressi sul primario mi è stato consigliato da chi lo fa Io eviterei di acquistare trasformatori fatti da chi ha certe idee. Quote io avevo previsto un unico primario e avrei messo i 4 relè sulle uscite. Avevi pensato di fare la cosa giusta, io ti ho suggerito di usare un selttore, ma 4 relè sono anche meglio; è sufficiente che possano commutare una corrrente >10A. Torna alla tua idea originaria. PS thinking ha ragione, c'è anche un bel corto sul raddrizzatore.
gabri-z Inserita: 14 maggio 2017 Segnala Inserita: 14 maggio 2017 Eh , dipende , se a voi pare lo stesso commutare 10 - 15 A invece di 1 A , pazienza ;certamente funziona . Quote c'è anche un bel corto sul raddrizzatore. poi il corto ( che non avevo nemmeno guardato al di là dei secondari in parallelo ) , non è completo , manca una semi-onda ...per qui , non è bello .... Quote perché il diodo vicino alla scritta 25A sta facendo un corto.. E , non proprio 'lui' ..
pier1976 Inserita: 14 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 14 maggio 2017 OK il corto è dovuto al collegamento automatico del software. La scelta della velocità viene fatta prima di alimentare il motore quindi non devo commutare carichi elevati. Richiameró x avere il trafo con 1 primario e 4 uscite o almeno cercherò di capire perché mi hanno detto che era meglio avere 4 ingressi, forse perché pensavano che la commutazione avvenisse con il carico alimentato.
Livio Orsini Inserita: 15 maggio 2017 Segnala Inserita: 15 maggio 2017 Quote Richiameró x avere il trafo con 1 primario e 4 uscite o almeno cercherò di capire perché mi hanno detto che era meglio avere 4 ingressi, forse perché pensavano che la commutazione avvenisse con il carico alimentato. Ripensandoci credo che ci sia stato un notevole malinteso tra te ed il costruttore del trasformatore. Probabilmente lui intendeva 4 differenti prese in ingresso. Ad esempio se hai una presa per cui 230V ingresso e 18V di uscita, significa avere un rapporto di traformazione di 12.7 . Ma se tu vorresti avere 9V ilrapporto sale a 25.5. Lo puoi ottenere con un secondo secondario avente quel rapporto di trasformazione, oppure avere un primario che abbia 18 * 25.5 = 459. Quinidi se fai una presa per 460V e alimenti con 230V otterrai in uscita 9V. La proposta del trasformatorista è di avere un trasfo con ingressi 460V, 400V, 340V, 230V in modo che alimentando sempre a 230 V l'uscita varierà tra 9V e 18V. In questo modo la corrente da commutare risulta essere sempre <=1A
tesla88 Inserita: 15 maggio 2017 Segnala Inserita: 15 maggio 2017 Quote La proposta del trasformatorista è di avere un trasfo con ingressi 460V, 400V, 340V, 230V in modo che alimentando sempre a 230 V l'uscita varierà tra 9V e 18V. In questo modo la corrente da commutare risulta essere sempre <=1A Esatto ,anche secondo me è proprio così , avresti un solo trasformatore con più primari calcolati in modo da avere le diverse tensioni in uscita richieste in base al collegamento al primario, questo evita di dover commutare correnti elevate al secondario. Viene però a crearsi un problema, quando tu alimenti il trasformatore per ottenere i 18V alimentandolo sul primario 0 - 230 V, ti ritrovi 460V sul relativo primario quindi potresti avere problemi di isolamento dei conduttori (fili) utilizzati per il cablaggio, ma sopratutto potresti avere problemi di isolamento sul relè che commuta i primari.
Livio Orsini Inserita: 15 maggio 2017 Segnala Inserita: 15 maggio 2017 A mio avviso, anche se commutasse isecondari sotto carico, si tratta sempre di correnti dell'ordine dei 10A, correnti che sono alla portata di contattori taglia "0". Se poi usasse degli SSR.... La soluzione commutazione primario potrebbe essere risolta usando relè a 4 scambi con contatti in serie. Personalmente preferisco la commutazione sul secondario.
pier1976 Inserita: 15 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 15 maggio 2017 Ho risolto prendendo il trasformatore con singolo ingresso e 4 uscite. Per quanto riguarda il resto, il condensatore da 4700uF 63V va bene?
Livio Orsini Inserita: 15 maggio 2017 Segnala Inserita: 15 maggio 2017 Dipende dal ripple che vuoi ottenere. 24V con 10A corrisponderebbe ad una resistenza di scarica di circa 2.4 ohm, che fa una costante di tempo di sarica pari a 11.28 ms, che significa che avrai circa un 30% di ripple. Ho fatto i conti a mente quindi non sono precisi, però l'ordine di grandezza è quello.
pier1976 Inserita: 15 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 15 maggio 2017 Grazie per la risposta, appena riuscirò a contestualizzarla sarà anche meglio e complimenti per la mente ;).
Livio Orsini Inserita: 16 maggio 2017 Segnala Inserita: 16 maggio 2017 Il forum serve anche a questo. Qualche hanno fa ho messo sul forum un programmino che dando i valori di tensione, corrente e capacità ti visualizza il ripple. ora dopo un paio di riaggiornamenti del forum non ricordo più dove è stato messo, ma se lo ritrovo te lo indico. Comunque ci sono, anche in rete, tabelle che ti danno proprio ilvalore del condensatore in funzione dei parametri di ripple e corrente.
fisica Inserita: 16 maggio 2017 Segnala Inserita: 16 maggio 2017 io avevo la vecchia regola a spanne, che sbagliava poco. vuoi ripple per elettronica, 4700micro per ampere vuoi ripple da motori, 1000micro per ampere.
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