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PLC Forum


Perché non creare una classe indicativa della riparabilità?


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Houseworks expert
Inserito:

Visto che le classi di consumo energetico sono usate al fine di indicare la misura in cui una macchina, risparmiando energia, impatta di meno sull'ambiente e sui costi di gestione, perché non creare una classe indicante la "riparabilità "? Ovviamente si dovrebbe tener conto dei tempi medi e sui costi relativi alla sostituzione dei principali pezzi... Che ne pensate?


Inserita:

Che sarebbe un bel sogno, ma figurati se il mercato ti presta ascolto. -_-

Inserita:

I produttori sarebbero costretti ad ammettere l'obsolescenza... 

Quindi mai, secondo me... 

Houseworks expert
Inserita:

Eppure, riparando e non sostituendo si sarebbe molto  più ecologici... 

Inserita:

Potrebbero "crearla" gli utenti del forum più esperti, tenendo conto di facilità di riparazione e tasso medio di guasti.

Ad esempio non tutti sanno che le schede spesso si riparano sostituendo un singolo componente, o comunque pochi componenti, e che se la scheda è resinata è più difficile farlo.

Oppure che oggi le vasche sono QUASI sempre chiuse (a volte non lo sanno neanche i commessi dei negozi, con rispetto parlando) e che alcuni marchi hanno cuscinetti che partono dopo 3 anni esatti (e non mi venissero a dire che non riescono a prevederlo in sede progettuale).

Il problema è che poi magari esce il modello nuovo, il progetto è cambiato, e nessuno sa nulla per alcuni anni riguardo l'affidabilità del nuovo rispetto ai precedenti dello stesso marchio.

Houseworks expert
Inserita:

Se lo facesse qualche marchio, probabilmente poi la concorrenza si adeguerebbe. Inoltre i cicli normativi sono classificati in base a normativa europea. Non sarebbe un male se l'Europa introducesse una norma a tale scopo.

Inserita:

in linea teorica basterebbe dichiarare la MTBF, ma senza separare la MTBF almeno fra meccanica ed elettronica in effetti è un parametro relativamente utile.

 

Tuttavia tutto il mondo si basa su questo parametro per classificare la bontà del prodotto (detto in modo molto grezzo)

Inserita:

In ambito industriale, il tasso medio tra guasti, è in effetti molti utilizzato.

Ma oltre a quello, comunque importante, serve anche la possibilità di riparare, magari a basso costo.

 

Inserita:

I cuscinetti son sottodimensionati per certi carichi e certe centrifughe 

.per non parlare dei parascqua..Uno schifo..

Houseworks expert
Inserita:

Assolutamente d'accordo, come mai anni fa non si rompevano così di frequente??? I pezzi critici e sottoposti a usura dovrebbero essere quelli oggetto di migliorie e irrobustimento, invece avviene il contrario. Se cesto, crociera, e cuscinetti fossero di un buon acciaio spesso, anche volendo ricorrere alla vasca in materiale plastico per risparmiare, la vita di una lavatrice, almeno per quanto attiene alla parte meccanica, sarebbe di 20 anni.

Diomede Corso
Inserita:

Bello! ma stavolta non vado controcorrente... l'ho fatto per troppo tempo, mi unisco al pensiero comune... impossibile

 

Anche se esempi in giro se ne trovano ;) tipo ISE-Appliances

Inserita:

Se continua cosi facciamo prima a tornare al lavaggio a mano, con la cenere, sperando che le fabbriche non vendano piu nemmeno una lavatrice o il detersivo...

:lol:

Inserita:

penso che sia difficile convincere una azienda a costruire prodotti che non si guastino troppo presto, l'indotto economico legato ai ricambi, alle garanzie, ai CAT è troppo importante.

Diverso è costringere a fornire un dato più generico di tempo medio fra guasti, che indica una pseudo bontà del prodotto, ma facilmente discutibile in base a parametri come modi d'uso, tipo di detersivi, numero di cicli settimanali, per citarne alcuni.

 

Quindi politicamente parlando, chiedere un parametro, anche se non del tutto significativo. Parametro che comunque un minimo di confronto lo consente. 

 

Da qualche parte si deve cominciare, e non si può pretendere tutto subito, non ottenendo alcunchè. Meglio ottenere qualcosa, che però sia sufficiente a far sorgere dubbi all'acquirente e al costruttore.

 

 

Inserita:

Credo che sia meglio che i ricambi come schede elettroniche, vasche complete, sia più economiche. .Così il cliente potrebbe ripararla invece di buttarla subito

Inserita:

Ma il discorso è che sai cosa gliene frega al produttore dell'impatto ambientale?? L'etichetta energetica è uno specchietto per le allodole usato per vendere di più: costruisco una lavatrice, inserisco un programma completamente inutile nella vita reale ma fatto solo per compiacere le direttive dell'istituto che assegna quelle fetecchie di classi, ottengo la classe AAAAA+++++++++++ -200% e posso alzare il prezzo della macchina facendo leva sul megarisparmione, tanto la gente è cretina e non sa che i consumi indicati sono validi solo per quell'unico programma che non usa nessuno perché dura sei ore e la roba alla fine esce sporca come prima.

 

L'unica cosa seria che potrebbero fare sarebbe eliminare quell'immondizia delle classi e obbligare i produttori a realizzare prodotti con durata minima di un tot di anni, allora sì che si baderebbe all'impatto ambientale: per costruire un bidone nuovo occorrono materie prime ed energia, se consideriamo che poi andrà in discarica dopo due anni perché la gente è doppiamente cretina (la classica frase "non conviene che la riparo, tanto il tecnico vuole troppi soldi e poi c'è la schifowash A+++++ in offerta a 199.9999€ pagabili in ottantadue comode rate", chi non la ha mai sentita?), si arriva a un impatto sull'ambiente che non viene compensato da nessuna classe fuffosa.

 

Quote

penso che sia difficile convincere una azienda a costruire prodotti che non si guastino troppo presto

 

Non è necessario convincerla, basterebbe una legge, a quel punto sarebbero obbligati a farlo; peccato che gli europarrucconi siano più interessati ad abbassare periodicamente i limiti di quello schifo di classi, perché è molto più facile scrivere un numeretto più basso del precedente che fare una legge che vada a vantaggio dei consumatori invece che dei produttori. :(

Inserita:

andare a coinvolgere il "risparmio energetico della filiera" porta solo a confusione, sebbene sia vero. Medesimo e peggiore situazione si trova con le batterie al piombo, peggio con quelle al litio, e peggissimo con i pannelli fotovoltaici, tutta roba cre rende poco e mai quanto è costato produrli.

 

Chiaro che al produttore interessa solamente vendere di più, o meglio. Se però la clientela chiede prima o poi una risposta deve essere data. Se si è riusciti con l'etichetta sul latte, forse si potrebbe anche con le lavatrici!

Inserita:
Quote

Se però la clientela chiede prima o poi una risposta deve essere data

 

E qui si torna ad un altro caposaldo, per citare K di MIB, "la gente è un animale stupido"

 

Basta leggere un pò qui sul plcforum, basta una veloce carrellata per trovare chili di roba del tipo "mi consigliate una AAA++++++ perché in giro trovo solo AAA+++++?", "devo riparare questa cosa ma l'assistenzautorizzata mi ha chiesto troppi soldi" (come se i tecnici generici non esistessero), "il mio apparecchio ha un guasto ridicolo, oramai ha tre anni quindi è vecchio, mi consigliate un nuovo tra questi in ultraofferta di marche fuffose?", e potrei andare avanti all'infinito.

 

Non ci vuole molto a capire che se la gente fosse meno idiota, spendesse più per la sostanza e meno per la fuffa, e accendesse il cervello prima di aprire il portafoglio anziché correre dietro al claim del momento, i produttori di bidoni usa e getta avrebbero già chiuso, invece...

Inserita:

Darlington è sempre molto colorito :) ma ha perfettamente ragione...si tratta di una questione culturale, mi riferisco al processo del consumismo che assume contorni paradossali per cui come nel più classico dei circoli viziosi, chi ha innescato il processo ( in questo caso le fabbriche di elettrodomestici) e chi ne subisce le conseguenze (chi compra) alla fine arrivano a pensarla allo stesso modo, come appunto Darlington ci illustra. È difficile interrompere questo processo, si tratta di agire sulla mentalità della gente che potrebbe un giorno ribellarsi e non acquistare più le famose fetecchie che ormai sono la maggioranza. In questo senso anche un forum come questo può fare cultura come si diceva in una vecchia discussione... certo basterebbe una legge che impedisse certi scempi e bloccasse il processo della obsolescenza programmata...ma le leggi le fanno la politica e politica ed economia sono la stessa cosa...ho sentito che c'è stato un tentativo in Francia che andava in questa direzione ma non so se abbia funzionato.

Inserita:

golden, ti dico il mio pensiero. Le fetecchie hanno significato ottimo per il cliente.

 

1) perchè se il cliente non ha tanti soldi, così l'industria soddisfa la sua necessità,

2) perchè non essendoci una dichiarazione di durata reale,  quando un oggetto costa poco più del costo della eventuale riparazione, non esiste motivo per riparare. Una lavatrice è un prodotto ben riciclabile, quindi il fatto che venga buttata incrementa il lavoro, senza rovinare troppo l'ambiente.

 

Diciamo che se una lavatrice occupasse lo spazio di un cubo di 20cm di lato (quel che pesa una lavatrice, in termini di acciaio) l'impressione di inquinamento che essa da quando è abbandonata lungo una strada sarebbe diversa.

Ma si entra in altri discorsi.

 

Ovvio che parlo come cliente, e non da tecnico. Altrimenti casca il palco di tutto il discorso.

Inserita:

Ciao Fisica...sarà.ma il tuo discorso reggerebbe se esistesse una correlazione tra costo di un' apparecchio e relativa durata e anche qui ci sarebbe da discutere se valga la pena spendere poco alla volta (il vecchio adagio per cui più spendi meno spandi). Il fatto è che l'obsolescenza programmata riguarda un po' tutti i brand (tranne le eccezioni che confermano la regola) e quindiqui casca l'asino secondo me. Rguardo l'impatto ambientale sei sicuro che sia così leggero?? Oltre agli elettrodomestici mi risulta che un grosso problema sia proprio quello dell'accumulo nelle discariche di tutto il pianeta di apparecchiature elettroniche di ogni genere difficilmente riciclabili e che si guastano velocemente, irreparabili perché così sono state costruite..io abito a monza e quando vado in discarica a portare il fogliame del giardino sai con quale velocità si riempiono i container degli elettrodomestici tanto per rimanere in tema? Ti giuro in modo impressionante...fra l'altro tutte apparecchiature più recenti delle mie..e Monza è solo una città di centomila abitanti...moltiplica per tutto il resto dell'Italia e mi viene da piangere...;)

Inserita:

Ragazzi, il discorso è che in giro non ci sono soldi. Quindi, quelle persone che non hanno disponibilità economica si accontentano di poco. 

Houseworks expert
Inserita:

Eppure i negozi di IPhone, iPad ecc sono affollatissimi. Diciamo che i soldi vengono spesi per altro. Io mi riferivo a una classe di riparabilità, senza costringere nessun produttore a far prodotti di qualità diversa...

Inserita:

Per avere un IPhone si fanno i salti mortali, per spendere soldi in un elettrodomestico è troppo. Figuriamoci, un mio amico ha preso un bidone no Brand da 99 euro in classe A+. Nessuna opzione e solo 4 programmi. 1 cotone, 2 sintetici, 3 lana delicati. 4 freddo. E non ha la manopola per le temperature. 

Dell'idea delle macchine fotografiche...usa e getta... 

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