ilsolitario Inserito: 20 maggio 2017 Segnala Inserito: 20 maggio 2017 Buonasera colleghi, ho aperto questa discussione con voi per parlare del futuro del settore impiantistico, in particolar modo di quello civile, nel futuro si prevede che ben il 60% di nuove case saranno prefabbricate con pareti già comprese d'impianti.. siano essi elettrici, o idraulici.. e per noi ci sarà lavoro?? In Olanda sono partiti da alcuni anni con la riqualificazione energetica di abitazioni popolari rendendole quasi a bollette zero costruendo in fabbrica l'involucro esterno in pannelli modulari partendo da una scansione 3D dell'edifico, inutile dirvi comprensive pure quelli d'impianti... incluso il tetto con fotovolaico e solare termico... insomma per noi il futuro non sembra essere dei migliori.. vi lascio il link del progetto olandese http://www.dttn.it/it/energiesprong-italia, certo le abitazioni italiane come pure edifici pubblici o scuole necessitano di ben altro che una riqualificazione energetica in una settimana.. cosa ne pensate??
Elettroplc Inserita: 21 maggio 2017 Segnala Inserita: 21 maggio 2017 Mah...forse predisposte x gli impianti. .
Livio Orsini Inserita: 21 maggio 2017 Segnala Inserita: 21 maggio 2017 Quote del futuro del settore impiantistico, in particolar modo di quello civile, nel futuro si prevede che ben il 60% di nuove case saranno prefabbricate con pareti già comprese d'impianti.. Nel 1991 sono stato per circa 3 mesi consecutivi in USA per lavoro. Un collega che si era appena trasferito in North Carolina dal Tennensee decise di conprare casa. Visionò alcune proposte di complessi in costruzione, scelse la casa sul plastico, come posizione, e scelse il tipo da un modello in scala delle tipologie disponibili. Dopo 3 mesi dall'ordine era nella casa nuova; la costruzione della stessa era iniziata solo dopo che l'ordine era stao perfezionato e la banca aveva concesso il finanziamento. La casa era tutta in "breaks e concrete" (mattoni e cemento armato) tranne alcune parti divisorie che erano prefabbricate con materiali tipo alluminio e coraton gesso. Gli stampi delle gettate di cemento erano già completi dei passaggi per i tubi delle acque bianche e nere, dei tubi del gas e dei tubi per i fili dell'impianto elettrico, del telefono e della TV via cavo. Per finire gli impianti non ci fu necessità di muratori che eseguissero buchi e scavi o murassero scatole: era già tutto previsto. Anzi in pratica fu necessario solo eseguire gli allacci ed alcuni collegamenti. Siamo noi europei, ed italiani in particolare, che siamo in arretrato. Basti vedere cosa si fa da decenni in europa per finestre e porte. Sono tutte di dimensioni standard, puoi scegliere forma e dimensioni tre quelle pèreviste dal catalogo. I vetri sono tagliati in automatico per aver il minimo sfrido. Da noi invece siamo abituati a personalizzare tutto, la normalizzazione non si sa cosa, ognuno vuole la casa a sua immagine. Ovviamente anche questo si ripercuote sui costi, che da noi sono più alti. Purtroppo ci sono lavori che son destinati a sparire. Un altro esempio è quello dei manovratori dei treni della metropolitana chesono inutili già da anni. Io, già nel 1989, ho viagggiato su ferrovie metropolitane prrive di conducente-manovratore. Tutto robotizzato e totalmente in sicurezza. Nello stato di Washingro, su alcuen strade, ci sono atucarri che viaggiano senza autista gia da un paio d'anni. Le automobili che si autopilotano si stanno sprimentando già da qaulche anno, e tra non molto ci saranno taxi senza autista. E' un grande problema sociale che politici e sociolighi, di tutto il mondo, o non hanno ancora colto o fingono di non conoscere perchè non hanno risposte. Io avevo preconizzato una simile situazione quando, a poco più di vent'anni, comiciai ad interessarmi di automazione. Solo che non pensavo di riuscire a vedere nemmeno l'inizio di questa nuova era! Invece il progresso tecnologico è stato più veloce, molto più veloce, di quanto si potesse immaginare. Bisogna i pensare che a quell'epoca i transistor erano poco più di una curiosità ed erano impiegati per lo più nelle gracchianti radioline giapponesi. Ricordo che al primo BIAS che si tenne a Milano nel 1966 esponeva una nuova azienda americana, la Digital, che proponeva un mini elaboratore in scatola di montaggio, una specie di Lego. Non aveva ancora fatto il PDP8 e del PDP11 non era stata nemmeno concepita l'idea. Oggi non essite più nemmeno la Digital, nonostante gli enormi successi tecnici e commerciali che ebbe nel recente passato.
Darlington Inserita: 21 maggio 2017 Segnala Inserita: 21 maggio 2017 Quote Un altro esempio è quello dei manovratori dei treni della metropolitana chesono inutili già da anni. Sicuro? Io ero rimasto che una presenza umana in cabina era indispensabile, si limita a fare da supervisore per la maggior parte del tempo però è richiesta per non lasciare il treno in balia di se stesso in caso di guasti o problemi vari...
eliop Inserita: 21 maggio 2017 Segnala Inserita: 21 maggio 2017 Come tutte le cose , il progresso tecnologico è un'arma a doppio taglio . Va bene avere destinato alle macchine alcuni lavori alquanto usuranti e stressanti per l'uomo ,ma ricordiamoci che sulla terra siamo (se non sbaglio ) 7 miliardi di persone in continua crescita.....
ilsolitario Inserita: 21 maggio 2017 Autore Segnala Inserita: 21 maggio 2017 Eccomi, io parlavo del mondo delle ristrutturazioni dove si stà industrializzando e ci sarà sempre meno lavoro, però generalizzando, quando le fabbriche avranno solo macchine in sostituzione di lavoratori umani i loro prodotti a chi li venderanno??? Un grande colosso automobilistico li avrà compreso indotto e logistica 100000 addetti?? se venissero soppiantati da macchine che costruiscono macchine, da un intelligenza aumentata o artificiale che programma in modo autonomo, che progetta utilizzando le preferenze, i nostri gusti e bisogni ,che "recupera" dalla rete ogni volta che visitiamo un sito... che fine faranno quelle famiglie?? Come dice Livio questo progresso tecnologico sta crescendo in modo esponenziale e sarà un grave problema sociale, in alcune attività pericolose meglio sacrificare una macchina che una vita, ma chissà se tutto questo progresso migliorerà o peggiorerà la vita
Marcello Mazzola Inserita: 21 maggio 2017 Segnala Inserita: 21 maggio 2017 Non la vedo così tragica...prima o poi qualcosa sarà da spostare, ampliare o modificare...per non parlare dei centri storici, come fai a farli standard? Io per esempio abito in una casa fatta per il perimetrale ancora con macigni del fiume...ogni tanto il muratore ci chiamava perchè da una finestra non poteva far altro che farla diventare una portafinestra... qualcuno comunque gli impianti dovrà realizzarli, l'elettricista in quanto tale sarà assorbito come tecnico ed imparerà a fare l'draulico il carpentiere, serramentista etc
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