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cosa succede se do corrente a una lampadina collegata a due fili di fase?


sergio1289

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scusate la mia ignoranza ,.domanda  da  principiante.   vorrei sapere cosa succede se collego una lampadina con due fili di fase e do corrente.

 

 

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Se l'impianto è monofase, cioè la fase in arrivo è una sola, la lampadina non si accende, nemmeno se prendo una fase dalla linea luce e l'altra dalla linea prese, in quanto a monte, sul contatore, le fasi delle varie linee confluiscono nell'unica fase in ingresso.

Se l'impianto è trifase e prendo due delle tre fasi allora la lampadina si accende.

 

Se invece ti riferisci al colore del filo, cioè colleghi una lampadina a fase e neutro con due fili uguali, o neri o marroni, normativa a parte, la lampadina si accenderà lo stesso. 

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del_user_158461

Buongiorno, aggiungo che in un Impianto trifase la tensione tra fase e fase è superiore alla tensione monofase, quindi se la lampada viene alimentata, solitamente funzionante  per una tensione monofase, con una tensione superiore, si brucerebbe in brevissimo tempo.

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Quindi se non  ho  capito  male se ho una tensione  a 230 volt   prendo la linea di  fase collego  due fili e li porto  a una lampadina   la lampadina ne si illumina ma neanche  si brucia. 

avendo  la trifase  prendendo  le due  fasi  e collegando a una lampadina  230 volt brucio immediatamente  la lampadina  e così? 

 

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Se l'impianto è trifase e prendo due delle tre fasi allora la lampadina si accende.

 

scusa patatino59 . ce una contraddizione tra quello che sostieni tu e quello che dice reka o mi sbaglio?

 

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se prendi due fasi diverse la alimenti a 400V in pratica, quindi brucia.

 

 

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Nessuna contraddizione, si accende a 400 volt e poi, se la lampadina è a 230 volt, si brucerà.

 

Ma ancora non ci hai detto da dove prendi i due fili di fase...

Con la corrente non si scherza...

 

 

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ok  grazie patatino59 , e tutto chiaro.

non avendo in casa  la trifase ma la monofase, era solo per fare  piu' chiarezza nella mia mente . grazie agos 1969 e reka.

 

 

 

 

 

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Lampadina a parte, se vuoi alimentare qualcosa non puoi farlo a casaccio, è importante che la fase e il neutro che andrai a utilizzare siano sotto lo stesso differenziale, altrimenti non ti sta su :)

Inoltre la sezione del filo deve essere adeguata all'interruttore magnetotermico a monte, altrimenti in caso di sovraccarico si rischia il surriscaldamento e/o incendio. 

C'è un motivo se gli impianti vengono fatti seguendo specifiche norme, non è sufficiente preoccuparsi se la lampada si accende o no :lol:

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  • 1 year later...

Quelle sono minuscole lampade al neon, dove gli elettrodi sono talmente ravvicinati fra loro che il gas si ionizza anche a tensioni molto basse, diciamo dagli 80-90V in poi.

 

Mettendo in serie una resistenza di opportuno valore si possono far funzionare teoricamente con qualsiasi tensione più alta, la resistenza serve perché il gas ionizzato è un percorso a bassissima resistenza e se non ci fosse alla prima accensione farebbe boom, anche le spie al neon per la 230 hanno le resistenze. 

 

Analogamente si può fare la stessa cosa con le spie led, che infatti esistono già pronte per la 230 oppure per la 400V. 

 

Poi anche se ora stanno andando in disuso esistevano delle lampadine a filamento ad uso spia che funzionavano a 400V, usate come segnalazione in tutte quelle macchine che lavorano con la trifase concatenata e quindi senza neutro.

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