Pietro Lucia Fienga Inserito: 1 giugno 2017 Segnala Share Inserito: 1 giugno 2017 Buongiorno signori, finalmente ieri ho ricevuto il consuntivo dei consumi relativi al riscaldamento e produzione ACS, mi trovo in un condominio con impianto centralizzato con relativo contacalorie ad ogni appartamento.Senza prolugarmi , vi spiego il problema, avendo avuto i dati dei kW termici prodotti per l'intero edificio e il costo totale del metano ho ricavato empiricamente un rendimento di circa il 40% e sono rimasto basito.Nel dettaglio:kW termici totali 55.237,37Costo metano 14.030€Sapendo che 1mc ha pci 9,59kw Sapendo che mediamente 1mc costa 1€Ho dedotto che con 14.030€ dovevamo avere una produzione termica 100% di 134.547,7kwDiciamo che un rendimento del 70% doveva farci produrre 94.183,39kw termiciMa per arrivare alla produzione attuale cioè 55.237,37kw significa aver avuto un rendimento del 40,5/41,0%Io non mi capacito di questa cosa se sbaglio qualcosa o è normale questo rendimento fatemelo sapere così almeno metto l'anima in pace.Ah dimenticavo l'edificio è stato realizzato nel 2012 ha ottenuto una certificazione energetica in classe A ma non sono presenti né fotovoltaico, ne solare termico.La produzione del calore viene generato da caldaia a metano, per la produzione ACS dei boyler ad accumulo il tutto situato sul tetto dell edificio che conta 8 piani e 64 appartamenti di cui abitati solo 12.Per la distribuzione del riscaldamento ogni appartamento dispone di fancoil il cui consumo elettrico non è centralizzato.Grazie a tutti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 1 giugno 2017 Segnala Share Inserita: 1 giugno 2017 per non diventarci matto io chiederei di aggiungere a consuntivo anche il dato dei mc consumati. Può essere che lo paghiate più caro il metano... anche se a dire il vero io ho un costo medio di 0,73 finito i conti in effetti non tornano, 55000kWh dovreste produrli con al massimo con 7000mc e quindi un costo metano dimezzato. chiaro che io farei i salti di gioia se spendessi 1000 e rotti l'anno, ma io sono in classe F mi pare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 1 giugno 2017 Segnala Share Inserita: 1 giugno 2017 Quote 64 appartamenti di cui abitati solo 12 L'inghippo stà li. Le dispersioni o meglio quote involontarie, rimangono pressochè fisse in termini di kWh tutti gli anni, quindi se avete consumato 55 MWh e dispersioni di 80 MWh, quando tutto l'impianto sarà a regime si potrà ipotizzare 55/12*64=294MWh e una dispersione sempre di 80 MWh che a qual punto avrai una dispersione del 20% circa. Ma poi questi valori sono solo del riscaldamento o anche dell'acqua calda sanitaria? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Pietro Lucia Fienga Inserita: 1 giugno 2017 Autore Segnala Share Inserita: 1 giugno 2017 Grazie Quindi il rendimento è così basso per via degli appartamenti vuoti e quindi si abbatterà di parecchio se mai saranno abitati? Comunque i consumi sono relativi ad acs e riscaldamento. Perché dici 80mwh di dispersione dove ricavi 80 se il consumo totale è di 55mwh? Grazie e scusa l'ignoranza Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 1 giugno 2017 Segnala Share Inserita: 1 giugno 2017 forse per la tua ipotesi che 14k€ di metano dovevano darne 135 e non 55 di MWh Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Adelino Rossi Inserita: 1 giugno 2017 Segnala Share Inserita: 1 giugno 2017 Quote per non diventarci matto io chiederei di aggiungere a consuntivo anche il dato dei mc consumati. Quote per la produzione ACS dei boyler ad accumulo il tutto situato sul tetto dell edificio che conta 8 piani e 64 appartamenti di cui abitati solo 12. Il dato dei mc reali consumati sarebbe importante saperlo. poi c'è da considerare. il rendimento proprio della caldaia, quindi calorie nette erogate. dispersioni delle tubazioni, che nel caso degli appartamenti chiusi allungano di molto la rete a carico dei residenti. gli appartamenti vuoti sono sicuramente chiusi e sigillati? calorie necessarie a mantenere caldi i boiler ad accumulo posti sul tetto di casa anche se l'acqua non è utilizzata. -potere calorifico superiore (PCS) per il metano è di 9530 kcal/mc. -Il potere calorifico inferiore (PCI) per il metano è di 8570 kcal/mc. in altri ambienti si usa utilizzare per i calcoli il PCI del metano e non il PCS. se usi il pci e fai tutte le considerazioni del caso forse ti avvicini al tuo rendimento teorico. L'introduzione dei contacalorie nei riscaldamenti centralizzati porta a questa situazione, calorie misurate da addebitare e fattura gas metri cubi consumati e costo fattura. è evidente che alla fine all'amministratore devono rientrare i soldi della fattura quindi fa un semplice calcolo, calorie fattura diviso calorie misurate, comprese tasse iva ecc. il resto non gli interessa. domanda, se per la ACS c'è un boiler ad accumulo comune, quando il riscaldamento centralizzato è spento l'acqua calda come la fate? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 2 giugno 2017 Segnala Share Inserita: 2 giugno 2017 Per fare meglio le valutazioni dovresti avere dei contabilizzatori in centrale, uno sul circuito riscaldamento e uno sul circuito acqua calda sanitaria che scalda il bollitore. Queste due somme ti dovrebbe dare l'energia prodotta dal generatore (meno il rendomento di generazione). Poi tu dovresti sommare l'energia misurata dai satelliti (nel tuo caso dei 12 appartamenti che hanno consumato) piu' l'energia che è servita a scaldare l'acqua calda consumata (mc consumati x cs x dT). A qual punto la differenza è la dispersione di rete. La dispersione di rete la si puo' considerare fissa in termini di energia, perchè che gli appartamenti utilizzino energia o non la utlizzino, la rete è sempre calda e disperde comunque, la rete è la tubazione che va dalla caldaia al tuo satellite d'utenza. Anzi in qualche modo meno sono abitati gli appartamenti, quindi meno sono riscaldati, piu' disperde perchè l'edificio nel complesso è piu' freddo. Di esempi pratici ne ho diversi, un condominio che gestisto di 43 unità ha iniziato con 7 abitati e le dispersioni erano del 80% contro il 20% di utilizzo, oggi che ormai è abitato da 30 unità siamo arrivati ad un 30% di dispersione ma in termini di kWh è anche diminuito. Poi va considerato un altro fattore, oggi il tuo edificio sarà ben isolato quindi avrà bisogno di poca energia per scaldarsi, quindi l'eventuale perdita di rete incide percentualmente molto sul consumo totale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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