Andrea Mazzotto Inserito: 20 giugno 2017 Segnala Inserito: 20 giugno 2017 Ciao a tutti. In occasione della ristrutturazione del mio appartamento, ho fatto installare un sistema di condizionamento canalizzato costituito da una macchina più piccola che serve solo la camera da letto e una più grande che dovrebbe raffrescare/riscaldare tutta la zona giorno. Secondo me il progettista ha commesso un'errore, o nel dimensionare la macchina o nello sceglierne una a bassa prevalenza o entrambe perchè, "a pelle", non raffredda abbastanza neanche con la ventola al massimo e dopo lungo tempo, al contrario del "sistema" dedicato alla letto che fa bene il suo dovere. A breve faremo un test in contraddittorio e avrei bisogno di capire quali parametri misurare e quali valori siano "corretti". Leggendo altri thread qui, ho capito che uno dei valori significativi è il delta tra la temp rilevata vicino la griglia di presa e quella emessa dalle bocchette. Se avessi capito bene, qual'è un delta "corretto"? Parte del problema, secondo me, deriva (anche) dal fatto che dalle bocchette più lontane esce pochissima aria con ventola al max e praticamente nulla a velocità inferiori. Esiste un parametro generalmente accettato per la velocità minima di uscita dell'aria (potrei misurarla con anemometro)? Oppure devo misurare altri valori (variazione della temperatura nell'ambiente dopo un tempo dato, ad esempio)? Grazie per l'aiuto!! Ciao
reka Inserita: 20 giugno 2017 Segnala Inserita: 20 giugno 2017 lasciando perdere il sentire o meno l'aria che entra.... se fuori ci sono 30° e imposti 25° interni in quanto tempo ci arriva?
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