Scaricafarina Inserito: 18 settembre 2017 Segnala Share Inserito: 18 settembre 2017 Buonasera a tutti, Volevo porre un quesito sulla ripartizione dei consumi termici in impianti centralizzati. Premetto che non sono un termoidraulico e pertanto chiedo scusa se le mie osservazioni potranno sembrare tecnicamente carenti. Non sono soddisfatto degli attuali sistemi di ripartizione consumi, ovvero i contatori termici (peraltro molto costosi) e i contatori di calore a radiatore, anch'essi costosi su tanti elementi radianti, che infin dei conti producono solo dati adimensionali da convertire in piani di riparto dei consumi. Ho pensato di utilizzare dei semplici contatori di acqua calda, oltre la sanitaria ritengo che possano misurare indirettamente anche il consumo degli impianti termici. Partendo dall'assunto che la circolazione è direttamente proporzionale alla cessione di calore degli elementi radianti all'ambiente. Pur essendo un circuito chiuso, l'entità di circolazione, quantificata in m3 all'interno di un impianto commisurata alla circolazione totale,può determinare la percentuale di circolazione di un impianto rispetto al globale e pertanto è dato per effettuare una conversione sui consumi di gas. Parlando con tecnici del settore ricevo pareri discordi, vorrei sentire la vs. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 19 settembre 2017 Segnala Share Inserita: 19 settembre 2017 Il volume d'acqua circolante non è proporzionale ai consumi, sarebbe troppo semplice. La variabile che ti manca è la differenza di temperatura tra entrata e uscita. Per esempio potresti avere due appartamenti che misurano la medesima portata ma uno con salto termico 5°C e l'altro con salto termico 10°C questo a causa magari dei differeni radiator presenti oppure perchè uno ha gli infissi nuovi e laltro no. Il primo preleva la metà dell'energia del secondo ma se ti baseresti solo sui mc ti risuterebbe la stessa portata. Inoltre l'emissione radiante cambia col cambiare delle temperature quindi un conto è se passa a acqua a 70°C e un conto è se passa a 50°C che con una climatica succede anche nell'arco della giornata. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Scaricafarina Inserita: 20 settembre 2017 Autore Segnala Share Inserita: 20 settembre 2017 Il vettore dell'energia è sempre il fluido, che in questo caso è fluido circolante. Inoltre se la caldaia ha il termostato interno tarato a 70° , quella è la temperatura del fluido in circolazione per tutti gli elementi radianti dei diversi appartamenti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Scaricafarina Inserita: 20 settembre 2017 Autore Segnala Share Inserita: 20 settembre 2017 Capisco comunque di aver tralasciato una variabile molto importante sul ritorno..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 21 settembre 2017 Segnala Share Inserita: 21 settembre 2017 1 ora fa, Scaricafarina scrisse: Capisco comunque di aver tralasciato una variabile molto importante sul ritorno..... Appunto, è quella fondamentale e comunque anche la temperatura di mandata anche se il tuo termostato è impostato a 70°C non saraà mai a 70°C ma avrai un'isteresi d'intervento che magari va da 70°C a 75°C. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Messaggi consigliati
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente per poter lasciare un commento
Crea un account
Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora