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Di Chi è Il Software? - unita anche la discussione "proprietà delsoftware"


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Inserito:

Se vendo un programma plc di una macchina, rimane anche mio oppure lo posso tenere solo per gentile concessione del cliente?

Qualcuno sa cosa dice la legge in merito?

Grazie


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  • Piero Azzoni

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Matteo Montanari
Inserita:

il software lo hai creato tu, anche se non ti fosse permesso tenerlo, puoi sempre crearne uno uguale :ph34r:

inoltre non tutti vendono il software al cliente, anzi molte volte i programmi vengono protetti da password proprio per evitare di "lasciare in giro" software che possono essere sfruttati da altri.

dipende dagli accordi (commerciali o meno) che si hanno con il cliente.

per quanto riguarda le leggi non posso aiutarti, quindi lascio la parola (e tastiera) a qualcuno di più informato

Inserita:

IMHO, salvo accordi particolari in fase di stipula dell'ordine, il cliente che acquista una macchina acquista "la macchina" ovvero un agglomerato di maccanica/pneumatica/elettronica/software atto ad eseguire una certa lavorazione. In particolare del "software" acquista i binari (in caso di linguaggio compilato) o un dispositivo completo di programma come un plc programmato da te. Dove possibile posso concordare la "vendita" di una copia del sw su eprom a scopo di backup in caso di guasto della cpu. Solo in casi particolari arrivo a fornire il programma documentato, ovviamente solo a quelle aziende dove ho la ragionevole certezza che sarà utilizzato solo a scopi di manutenzione.

In conclusione i sorgenti, le routine, i blocchi FC, ecc. nel momento in cui li scrivi e metti a punto diventanto parte del tuo "sapere" e ovviamente nessuno può impedirti di utilizzare parte del tuo cervello! ;-)

Andrea

Inserita:

non e' neanche cosi'

il software e' un "oggetto" con tutte le caratteristiche che questa denominazione comporta

puo' essere ceduto, venduto, affittato

in sorgente, in codice oggetto, in compilato

in copia unica, in xx copie, unliminted

protetto, sprotetto

con commenti, con specifiche descrittive, senza commenti ne tag

"cosi' come e'", con garanzia funzionale

"con assistenza fino al raggiungimento dello scopo", senza assistenza

e potrei andare avanti per molte righe ancora

la domanda vera e':

cosa hai venduto al cliente ?

quello che tu hai venduto

quello che c'e' scritto nell'offerta, quello che c'e' scritto sull'ordine, quello che hai concordato --> VALE

se [per assurdo] sul contratto ci fosse scritto : "chi realizza il s/w dovra' poi distruggere ogni copia della documentazione" tu devi farlo; altrimenti NO!

questa considerazione vale per ognuna delle ipotesi che ho fatto

pensare chee ci sia una situazione "di default" e' scorretto

Morale:

SCRIVEE SEMPRE: COSA, CHI, ACHI, QUANDO, COME, DOVE, PERCHE', DI CHI, PER CHI .............

quando non si fa potrebbero esserci dei problemi, arte della colpa e' di chi ha ommesso

Inserita: (modificato)

Salve a tutti,

Sono in corrispondenza con quello scritto da Piero!

Gia' in fase di preventivo, bisognerebbe fornire subito il Terms and conditions of sale per evitare qualsiasi malinteso.

A volte, entrambi le parti fanno finta di nulla, e poi alla fine cominciano ad arrivare i conflitti. :o

Saluto.

Modificato: da Savino
Inserita:

Il discorso se estenderebbe anche all'interno di una propia azienda,per quanto riguardano delle competenze tra impiegato programmatore /progettista di SW nei confronti del datore del lavoro.Non e'detto che tutto quello che uno produce in merito appartenga di fatto alla ditta,a meno che sia esplicitamente scritto sul contratto.

Si, d'accordo, bisognerebbe valutare tantissimi aspetti della faccenda ma mettere tutto per scritto sarebbe meglio. <_<

Inserita:

Concordo con quanto detto da Piero. Noto che molte volte della propietà del software non viene discusso in fase di offerta, se ne parla solo in caso di contenziosi.

Per quanto riguarda il discorso di Savino in merito al lavoro svolto in un'azienda da un dipendente dell'azienda stessa, penso che il software sviluppato sia implicitamente di propietà dell'azienda, senza bisogno di nessuna scrittura. Cosa ne pensate?

Inserita: (modificato)

Salve,

Concordo con quanto detto da Piero

Dunque,

Tu concordi, Io concordo.... con Piero Azzoni

Piero Azzoni wrote

.................. pensare chee ci sia una situazione "di default" e' scorretto

Morale:

SCRIVEE SEMPRE: COSA, CHI, ACHI, QUANDO, COME, DOVE, PERCHE', DI CHI, PER CHI .............

Poi, tu avevi scritto

Per quanto riguarda il discorso di Savino in merito al lavoro svolto in un'azienda da un dipendente dell'azienda stessa, penso che il software sviluppato sia implicitamente di propietà dell'azienda, senza bisogno di nessuna scrittura

implicitamente di propietà dell'azienda, senza bisogno di nessuna scrittura

:ph34r:

Allora non concordi :o ...... ma pero' ......

Perche' dovrebbe secondo te?

Qual 'e' la diversita' che trovi tra entrambi posizioni?

D'avanti un giudice, valgono solo la costituzione, le leggi in merito, i contratti firmati e le prove.

Se tu sei un dipendente, se dopo vuoi piantar casino oppure non, e' un'altra istoria. ;)

Ciao.

Modificato: da Savino
Inserita:

Chiariamo meglio.

In caso di scritture specifiche in cui un cliente si riserva la propietà del software per lui sviluppato, o il caso in cui un dipendente in fase di contratto si riserva la propietà del software, e i contratti sono sottoscritti dal fornitore nel primo caso e dal datore di lavoro nel secondo sono equivalenti. Davanti la legge vale quanto scritto e firmato.

Generalmente non tutti chiariscono così nello specifico i termini di un accordo, che sia vendita/fornitura o rapporto di lavoro.

Ora, in questa situazione (molto frequente), tralasciando la propietà del software tra cliente e fornitore (cosa già ampiamente discussa nel forum) andamo a considerare la propietà del software tra dipendente e datore di lavoro. Ritengo che, non essendoci scritture che stabiliscono il contrario, la propietà del software sia del datore di lavoro/azienda. Capito cosa intendevo? Che ne pensi?

Inserita: (modificato)
Ritengo che, non essendoci scritture che stabiliscono il contrario, la propietà del software sia del datore di lavoro/azienda
Ci sono dei casi dove la persona impiegata potrebbe assumere un ruolo molto importante nella faccenda, allora il datore di lavoro/azienda dovrebbe prendere la situazione con molta cautela tanto per salvaguardare suoi propi interessi ed altrettanto queli dell'impiegato.

Di solito in un contesto civile, si tratta di arrivare ad un comune accordo all'inizio del rapporto, evitando cosi' qualche futuro malinteso.Pacchetti di contratti di un certo peso devono essere studiati con molta cura per parte dell'impresse, in modo di non lasciare dei dubbi che dopo possono diventare delle vere guerre campali nei tribunali.

Ciao.

Modificato: da Savino
Inserita: (modificato)

L'argomento è stato discusso molte volte nel passato ma ogni tanto ritorna di attualità.

Mia opinione personale.

Quando un cliente compra una macchina la paga per intero tutta anche se dopo xxx anni il fornitore non esiste più e i suoi tecnici sono in pensione o sparsi per il mondo, per cui deve essere proprietario anche del software e di tutto il resto. Il venditore nella figura dei suoi rappresentanti o in primis, (esclusi i suoi specialisti tecnici che spesso non vengono neanche informati in azienda che si stà per effettuare una vendita) vende tutto valutando chi gli stà davanti. Se il cliente è preparato e supportato il fornitore si impegna a fornire tutto, personalmente ho lavorato in aziende dove abbiamo ottenuto tutto di tutto come informazioni e documentazione ma abbiamo sempre correttamente pagato. L'ultima rata dei pagamenti, a collaudo favorevole, scade circa un anno dopo la produzione come da specifica di acquisto scritta come clienti. Un cliente serio e preparato si tutela contro le sorprese di percorso da parte dei fornitori. Se il cliente appare impreparato, indeciso o se, peggio ha deciso che in 6 mesi deve avere solo quella macchina allora si mette completamente nelle mani del fornitore che avendo stipulato un contratto di vendita chiavi in mano e con descrizioni generiche (a volte\) si guarda bene dal essere preciso.

Il cliente poi inizialmente crede di aver risparmiato nella trattativa xx% di denaro ma poi tempo un anno pagherà la propria ignoranza nella conoscenza della macchina con interventi frequenti che costano qualche migliaio di euro al giorno. Per quanto riguarda eventuali ipotesi di manomissione dei programmi, è banale ricordare che all'atto della consegna della macchina collaudata e funzionante una copia del software può essere tranquillamente riversata su 2 o 3 CD ROM conservati dal costruttore e dal cliente.

Per quanto riguarda la proprietà intellettuale del software, penso che una logica a plc che sostituisce delle logiche a relè e delle regolazioni pid o altro non ha proprio niente di trascendentale e di creatività privata. Se ci fosse questa ipotesi il tecnico sviluppatore dovrebbe chierire la situazione in ambito aziendale anzichè rischiare problemi esterni. Se è vero che i costruttori si possono sentire forti per certe situazioni, è anche vero che rischiare di compromettere la propria immagine di costruttore di macchine sul mercato per due segmenti software e alquanto negativo. Ci sono molte persone molto preparate e indipendenti che spesso vengono chiamate a valutare i problemi generati da forniture con sistemi bloccanti. Anche se alla fine non risolvono il problema sono in grado di convincere il cliente che con quella macchina ha preso una emerita fregatura. Sempre più spesso si parla e ci si attiva in opere di revamping strumentale. Significa che dopo qualche anno se ci sono problemi di questo tipo costa meno pensare di buttare l'elettronica e di rifare tutto nuovo con altre aziende di fiducia.

Per quanto riguarda la proprietà personale e intellettuale di applicazioni software sviluppate all'interno dell'azienda, a mio parere o sono di proprietà dell'azienda o non si sviluppano in azienda.

E' difficile pensare che un lavoro sviluppato in azienda, con i mezzi hardware e software dell'azienda e nell'orario di lavoro retribuito, siano di proprietà privata e non aziendale.

Modificato: da Gabriele Corrieri
Inserita:
L'ultima rata dei pagamenti, a collaudo favorevole, scade circa un anno dopo ...
.... penso che una logica a plc che sostituisce delle logiche a relè e delle regolazioni pid o altro non ha proprio niente di trascendentale e di creatività privata .....
direi che i software potresti scriverteli da solo

personalmente se crivi in chiaro il nome della tua ditta provvederemo ad evitare accuratamente di fari qualsiasi offerta

Inserita:
.... penso che una logica a plc che sostituisce delle logiche a relè e delle regolazioni pid o altro non ha proprio niente di trascendentale e di creatività privata .....

Penso che fare il cardiochirurgo non ha proprio niente di trascendentale, in fin dei conti si tratta solo di tagliare un po' di carne con un bisturi e piazzare qua e la un po' di punti di cucitura :angry:

Detto in questo modo non so quale professione possa realmente dirsi creativa e d'ingegno.

E' difficile pensare che un lavoro sviluppato in azienda, con i mezzi hardware e software dell'azienda e nell'orario di lavoro retribuito, siano di proprietà privata e non aziendale.

Beh, qui ti do ragione. Effettivamente le cose stanno così, anche se molti contratti di ditte serie prevedono dei premi per le invenzioni e le scoperte realizzate dai propri dipendenti in ambito aziendale e, anche dove non sono regolamentate da una voce specifica del contratto, la possibilità di un certo riconoscimento è contemplata anche dal codice civile (nel senso di dare valore legale alle consuetudini aziendali, pur se non inserite in contratto).

Il rovescio della medaglia è il diritto dell'azienda sul codice, o parte di esso, che l'autore, ex-dipendente, in molti casi è tenuto a non più utilizzare per ditte, o attività, in diretta concorrenza. Anche questa parte è generalmente segnalata da un contratto tra le parti, ma anche dalle consuetudini difese dal codice civile. Il vincolo di cui sopra potrebbe scadere dopo un certo tempo che può essere definito.

Non rientrano in queste limitazioni quelle parti di codice che sono diventate di dominio pubblico (es.: librerie standard) e che il programmatore ha semplicemente utilizzato all'interno del programma da lui sviluppato.

Inserita: (modificato)
Mia opinione personale.

Qui non si tratta di dare delle opinioni ,ecc se non di dire come stanno le cose realmente, cioe' ad esempio quello che potrebbe succedere se ti trovi a discutterne una faccenda del genere davanti un magistrato, quindi parliamo di esperienza e fatti reali piuttosto di opinioni , filosofia oppure politica aziendale.

Se tu compri e Io vendo, vale soltanto quello scritto sul contratto e basta.Se va bene tu compri e Io vendo, altrimenti reggono le regole de libero mercato, cioe' tu cerchi un'altro fornitore e Io mi trovo un'altro cliente.Poi ci saranno quelli che ti daranno tutto per niente e quelli che ti daranno niente per tutto.

Io personalmente ne parlo per esperienza in Italia e nel mondo.Se ti vendo un sistema HW/SW ti daro' tutta la doc. + i dischi di backup ma assolutamente non ti daro' le sorgenti di nienti anche se mi le pagheresti molto bene, ci mancherebbe.E se me ne fai un contratto permanente nella tua azienda, se sei propio interessato nella mia figura, acettero' la posizione allora ed allora soltanto se tutte le clausule del suddetto contratto mi soddisfano al 100%.

Per quanto riguarda la proprietà intellettuale del software, penso che una logica a plc che sostituisce delle logiche a relè e delle regolazioni pid o altro non ha proprio niente di trascendentale e di creatività privata

Questo e' una tua apinione personale che non comparto in assoluto.Poi ci si chiede come mai certe ditte vanno in fallimento od spariscono del mercato.

personalmente se crivi in chiaro il nome della tua ditta provvederemo ad evitare accuratamente di fari qualsiasi offerta

Hai detto bene, ne anche un'offerta ;)

Ciao.

Modificato: da Savino
Inserita:
Per quanto riguarda la proprietà intellettuale del software, penso che una logica a plc che sostituisce delle logiche a relè e delle regolazioni pid o altro non ha proprio niente di trascendentale e di creatività privata.

In quanto softwerista, mi sento sminuito. Non sono assolutamente daccordo con questa tua opinione. Certo, scrivere software non sarà un arte, ma è un lavoro impegnativo, che comporta molto tempo, passione, pazienza, esperienza, fantasia, creatività. E se non lo desidero, non è giusto che altri utilizzino il lavoro che ho creato. Credo che il discorso sia equivalente ai diritti di autore di un brano, o libro, ecc.

Sono daccordo con Piero: Bisognerebbe sempre scrivere che cosa si vende.

Inserita: (modificato)

Il software, sopratutto quello di un plc, da un certo punto di vista è parte integrante della macchina, quindi prima che l'Utilizzatore vi metta mano, farebbe bene ad informarsi. Ad esempio sui nostri manuali ce, ma anche sul contratto, si specifica che la modifica dei software è da considerarsi una modifica del ciclo di lavoro, quindi la modifica implieca un'ssunzione di reponsabilità da parte dell'esecutore.

Per contratto ad alcuni Clienti forniamo i sorgenti, però la cosa è regolata contrattualmente, e il Cliente comunque firma un verbale in cui dichiara che la proprietà intellettuale del software resta del costruttore.

Il cliente lo può utilizzare a scopo di back up, ma può anche decidere di modificare il funzionamento della macchina prendendosi le dovute responsabilità. E' fatto divieto assoluto di comunicare a terzi il codice, parte di esso etc etc, ed inoltre è fatto divieto di utilizzarlo per macchine non costruite da xxxx e non rientranti nella serie yyyy.

Credo che siano tutte corrette le risposte in cui si dice che il tutto va regolato contrattualmente.

Modificato: da Hellis
Inserita:
scrivere software non sarà un arte
:o

Come on floppydisco, why not !!

Scrivere SW e' un arte

Poi, bisogna anche distinguire il tipo di cliente-fornitura.

Ad esempio quando in 1994 fornisse la progettazione HW/SW completa per la linea di graffatura e completazione scocca della Lancia Dedra SW a Fiat Rivalta, ed anche in 1993 alla FMA di Avellino diversi programmi per la gestione di manipolatori e navette di carico ed scarico forni per la tempia di alberi motori e distribuzione, ho dovuto consegnare le sorgenti SW + sorgenti disegni, ecc, gia' che formava parte della fornitura stessa.Di fatto era scritto sul capitolato di fornitura e quindi se prendevi il lavoro, dovevi farlo per forza.

Nessun problema. B)

Bye.

Inserita:

x Savino

Allora con la fiat, (cliente grande e organizzato) hai fatto ciò che ho detto io all'inizio e concludi nessun problema. E' previsto dal contratto. Io ho posto anche la questione che in caso di piccoli clienti non preparati alle tecnologie, se il fornitore li pone sempre nelle condizioni di sapere con precisione quali sono i significati contrattuali della componente software oppure a volte come si dice glissa sull'argomento. Di software da solo ne ho scritto decisamente parecchio nel passato ed è per questo che conosco questi aspetti.

In quanto alla garanzia di un anno di corretto funzionamento con la rispondenza della qualità e della quantità dichiarata, è evidente che è regolata anch'essa dal contratto percui il fornitore nel prezzo finale calcola il costo del denaro.

Savino ha nominato una delle aziende maggiori italiane, dovrebbe anche sapere bene quante firme di verbali di collaudo favorevole sono necessari e dopo quanti mesi ha preso il saldo, ammesso che fosse fornitore primario e non sub fornitore, (regolato da altri accordi). In queste aziende se non si è fornitori certificati ed inseriti nel loro data base dell'ufficio acquisti neanche ti vedono.

In quanto alle offerte di software, trovare aziende fornitrici è attualmente l'ultimo dei problemi.

L'uso del termine "E' mia opinione" lo uso solamente con l'intendimento di dire che ognuno e libero di esprimersi secondo le sue esperienze e opinioni ed il mio intervento vale come quello di chiunque altro voglia scrivere.

Inserita: (modificato)

Dear Adross,

Cominciamo dal finale del tuo post

L'uso del termine "E' mia opinione" lo uso solamente con l'intendimento di dire che ognuno e libero di esprimersi secondo le sue esperienze e opinioni ed il mio intervento vale come quello di chiunque altro voglia scrivere

Of course! Siamo in assoluta corrispondenza :)

Hai detto bene, ne anche un'offerta

Su questo ti porto le mie scuse,e' stato un laps

Ti farei un'offerta volentieri se ti puo' interessare qualche mio pezzo d'arte (SW)

L'argomento è stato discusso molte volte nel passato ma ogni tanto ritorna di attualità.

Infatti la risposta e' funzione di tante variabili molto determinanti.

Allora con la fiat

Furono dei contratti in subappalto,i capi commesse furono dei colossi meccanici piemontesi;progettazione HW/SW, start up, commissioning, belli tempi.

hai fatto ciò che ho detto

Beeh, no... ti spiego

Il mio contratto fu con i capi commessa che erano dell' imprese meccaniche costruttore delle macchine, ma per entrare a lavorare in FIAT, ci voleva per legge il subappalto diretto.Poi, per quanto riguardava i rapporti contrattuali tra FIAT ed i colossi meccanici, Io non centravo.Per quanto riguardava invece il mio contratto behh, tutto sommato e' stato un piacere. B) .... non penso che ci ho rimesso, anzi ho pure imparato tanto...

Poi, certamente non mi sono fermato li.....

Di software da solo ne ho scritto decisamente parecchio

Ne prendo atto. <_<

non ha proprio niente di trascendentale e di creatività privata

qui non ti posso seguire :o

Oggi, dopo anni di esperienza acquisita, la mia visione di sistema di governo per una macchina, ecc, non e' solo la gestione del bus di campo tramite il PLC, se non PROFIBUS, Ethernet, ASI ed un SW user interface server globale su master PC based , chiave in mano e collaudato , sopratutto.

Quindi i tempi sono cambiati. Oggi il SW si vende a blocco chiuso (container di codice) con una interfaccia I/O quindi lo prendi cosi com'e' oppure ne acquisti un'altro. Il codice resta propietario.

Dunque, tornando al discorso base,

Se vendo un programma plc di una macchina, rimane anche mio oppure lo posso tenere solo per gentile concessione del cliente?

Dopo..

la domanda vera e':

Qualcuno sa cosa dice la legge in merito?

cosa hai venduto al cliente ?

quello che tu hai venduto

quello che c'e' scritto nell'offerta, quello che c'e' scritto sull'ordine, quello che hai concordato --> VALE

se [per assurdo] sul contratto ci fosse scritto : "chi realizza il s/w dovra' poi distruggere ogni copia della documentazione" tu devi farlo; altrimenti NO!

questa considerazione vale per ognuna delle ipotesi che ho fatto

pensare chee ci sia una situazione "di default" e' scorretto

Morale:

SCRIVEE SEMPRE: COSA, CHI, ACHI, QUANDO, COME, DOVE, PERCHE', DI CHI, PER CHI .............

quando non si fa potrebbero esserci dei problemi, arte della colpa e' di chi ha ommesso

Molto importante

Qualcuno sa cosa dice la legge in merito?

Quale legge, dove in quale paese, ahh.. Italia? e poi... where else?

In merito a cosa, a un contratto firmato?? <_<

Quindi, se il contratto che fai ti soddisfa , go ahead..

Warning: Bisogna fare attenzione sulle clausule di "appartenenza del codice" ed "uso del know how acquisito" Ce ne di tutto in giro nel mercato mondiale.Qualcuno, ne vuole il tuo sangue.Altri si comportano di veri gentlemen.

Buon proseguimento...

N.B: Per certo a me risulta, ce ne la classe A, B , C and so forth....

Il punto e' to run on classe A

Modificato: da Savino
Inserita:

Ok Savino lo scambio di opinioni anche se diverse può essere utile.

Nel campo lavorativo, ognuno di noi ha il suo mondo tecnico ed economico.

Il mio è fatto di grandi aziende dove il software è aperto al 100% per definizione e tutto ciò che è dovuto è pagato avviamente con le debite garanzie.

Mi rendo conto che gli altri possono avere altre situazioni.

A risentirci in occasione dei prossimi post.

Salutoni

Inserita:

ricordati fratello che devi morire ....

questo e' ovvio

..... dove il software è aperto al 100% per definizione .....
questo NO !
Inserita:

Piero capisco la tua posizione che mantieni,

però io vivo nel mio ambiente che è fatto in modo diverso.

A ognuno il suo mondo e la sua filosofia.

Saluti

Inserita:

qui non si tratta di posizioni personali

ho appena acquisito una commessa, il cliente mi ha manifestato chiaramente l'intenzione di avere da me software, plc, installazione, messa in marcia, listato e software di programmazione

nella mia offerta c'e' chiaramente scritto che e' compreso software, plc, installazione, messa in marcia, listato e software di programmazione

nel suo ordine c'e' chiaramente scritto che e' compreso software, (ommissis) di programmazione

lui ricevera' da me software, (ommissis) di programmazione

nulla da dire

l'anno scorso ci fu un cliente che mi ordino' SOLO il software, il plc ed "una minima assistenza"

poi, molto poi, disse che "lui pensava che io avessi capito che lui intendeva dire che io avessi dovuto anche ......, l'altra volta quell'altro poi gli aveva dato anche .... anche se lui non gli aveva chiesto nulla"

gli risposi che non leggevo nel pensiero e che gli avevo fatto una offerta dove erano comprese un certo numero di "cose", che confermavo di volergli dare, non era mia intenzione estendere la fornitura

ha dovuto pagarmi "accontentandosi" di una macchina perfettamente funzionante che non e' minimamente in grado di duplicare liberamente neanche fcendo intervenire gesu' bambino

nessuno si permetterebbe di dire ad un macellaio :

"mi devi dare a gratis anche il coltello perche' io non posso usare la tua carne intera !"

Inserita:

Tra 10 anni lui butterà nella spazzatura una macchina da un milione di euro solo perchè tu sarai andato felicemente in pensione.... Non sempre si tratta di duplicare.

A parte il mercato di ben conosciuti paesi che comprano una sola macchina,

per poi duplicarla con fior di ingegneri, il cliente standard compra la macchina per usarla.

Potremmo andare avanti all'infinito, al giorno d'oggi le tecnologie elettroniche e la mancanza

di regole certe standard permettono le più ampie varianti.

Personalmente ritengo di chiudere e di salutarti con simpatia, lo scambio di opinioni è in ogni caso utile.

Inserita:

potrei anche condividere la base del tuo ragionamento, e' l'affermazione assoluta che non accetto

il cliente potrebbe anche buttare la macchina perche' non ha comprato pezzi di ricambio e sono usciti di produzione

perche' non ha fatto manutenzione e si e' irreparabilmente danneggiata

perche' la ha smontata e non e' piu' riuscito a rimontarla

perche' si e' dimenticato di comprare un pezzo che al momento non serviva, poi e' divenuto necessario

il centro di questa discussione NON E' :

"e' opportuno che ove esista un plc ci sia anche una copia del software sorgente, della lista degli i/o, e la specifica relativa ?"

penso che a questa domanda chiunque risponda --> SI

il centro della discussione E' :

"e' giusto che il cliente si ritenga padrone del software sorgente anche se non lo ha mai comprato ?"

penso che la risposta sia quella generica di ogni cosa che ci si e' dimenticati di acquistare, per pigrizia, per inesperienza, o/e per taccagneria --> NO

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