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Variatore 220 v (campo di regolazione 60 v - 220 v 4000W) abbinato ad unTrasformatore 110v 220v reversibile 1000W


Messaggi consigliati

Inserito:

Salve,

          vorrei ridurre i giri di un motore elettrico di un rotary tumbler alimentato a 120v. Per l'uso in Italia ho un trasformatore 220 v --> 115 v e sto valutando di adottare un variatore con campo di regolazione da 220 a 60 v.

 

Per raggiungere il risultato in sicurezza che mi propongo, posso utilizzare il variatore per regolare l'entrata dei volt a monte (220 v) e a catena - volt IN (trasformatore) = - volt OUT (trasformatore), secondo il principio di proporzionalità diretta, o devo prevederne l'utilizzo a valle, cioè esclusivamente sull'output di 115  del trasformatore?

 

Grazie per l'attenzione e buon fine settimana


Inserita:

 

10 minuti fa, Elvio.GALLO scrisse:

vorrei ridurre i giri di un motore elettrico di un rotary tumbler alimentato a 120v.

 

Si tratta del mdesimo dispositivo di questa discussione?

 

Se si hai già le risposte per il dimensionamento del trasformatore.

 

I giri non li riduci agendo sulla tensione, ma sulla frequenza come ti ho già scritto.

 

Inserita:

Si Livio,

si tratta dello stesso dispositivo. Per intervenire sulla frequenza che congegno di regolazione dovrei adottare? Ne esiste qualcuno in commercio?

 

Il contro però, se intervengo sulla frequenza lasciando invariata la tensione, sarebbe quello di dover prendere in considerazione una maggior dispersione e quindi prevedere l'adozione di un sistema di compensazione. In parte avevo capito che potevo contenere la necessità di dispersione riducendo i volt.

 

Una volta avevo adottato dei variatori di luminosità per l'illuminazione domestica e credevo di poter seguire quel principio.

 

Grazie per l'attenzione

Inserita:

Per prima cosa sposto la discussione nella sezione corretta.

 

Per regolare la velocità di un motore asincrono si usano gli inverters che adattano automaticamente la tnsione alla frequenza.

In altri termini se un motore, ad esempio, avesse come tensione nominale 110V a 60Hz, si impongo questi parametri all'inverter che, durante la regolazione di frequenza, adatterà il valore di tensione alla frequenza generata.

 

Nel tuo caso il motore non è adatto per essere usato sotto inverter, rischeresti di rovinarlo in modo irreversibile.

 

Io sostituirei il motore o al limite cercherei di lavorare sulla trasmissione di velocità riducendo il diametro della puleggia della ruota che trasmette il moto al buratto.

Inserita:

Attualmente sto anche sperimentando il funzionamento di un motorino dal 12 v (alimentato con un trasformatore da 220 v --> 12 v) e gestisco il numero dei giri intervenendo sull'output di 12 v con un semplice variatore di volt; quindi anche in questo caso c'è il rischio che bruci il motorino?

 

In pratica sto tentando di sviluppare il progetto di una burattatrice personalizzata, testando il funzionamento e le caratteristiche di alcuni motorini (12v e 24v). All'uscita del trasformatore per controllare i giri utilizzo questi variatori e fino adesso non ho rilevato problemi di surriscaldamento o di altro tipo.

Dipende dal fatto che i motorini sono con una tensione significativamente più bassa?

Dovrei scartare questa ipotesi, perchè  nel calcolo della dispersione, la derivata dovrebbe essere proporzionalmente commisurata e quindi riproporsi in modo uguale pur al variare dell'intensità (12v, 24v, 115v, 220 v), in considerazione del rapporto che non si mantiene costante rispetto alla frequenza che invece si conserva fissa.

 

Sul piano sperimentare mi sembrava verificata la seguente  formula n RPM (x)

dove x è volt OUT (costante K = 50 Hz)  / volt IN  (costante K = 50 Hz)

 

Test 1 - 1000 RPM * (220/220) = 1000 RPM;      (dispersione null)

Test 2 - 1000 RPM * (110/220) = 500 RPM;        (dispersione Y)

 

Test 1.b - 1000 RPM * (12/12) = 1000 RPM       (dispersione null)

Test 2.b - 1000 RPM * (6/12) = 500 RPM           (dispersione Y)

 

Talune domande possono sembrarti elementari, ma tento di entrare nella logica.

 

Ps Grazie, sei stato chiaro con la spiegazione del rapporto tra frequenza ed intensità che viene mantenuto stabile dall'inverter.

Inserita:
2 ore fa, Elvio.GALLO scrisse:

sto anche sperimentando il funzionamento di un motorino dal 12 v

 

Dire motorino e dire niente è la stssa cosa.

Se fosse un motore in cc o un motore universale, che non è altro che un motore cc che può lavorare anche in ca, è normale usare la tensione di armatura per regolarne la velocità.

Se invece è un motore asincrono credi di regolare la velocità ma invece regoli la coppia. Queste solo le applicazioni tipiche dei ventilatori e delle pompe.

Con questi dispositivi la coppia resistente è proporzionale al quadrato della velocità, quindi riducendo la tensione di armatura si riduce la coppia che il motore può erogare, si instaura un punto di equilibrio alla velocità in cui la coppia resistente equivale alla coppia fornita dal motore.

 

2 ore fa, Elvio.GALLO scrisse:

Sul piano sperimentare mi sembrava verificata la seguente  formula n RPM (x)

dove x è volt OUT (costante K = 50 Hz)  / volt IN  (costante K = 50 Hz)

 

Assolutamente errata!

 

In un motore cc o universale la funzione di trasferimento per la velocità è data da :

w = k * Va (con campo costante)

dove K è una costate dipendente  dal motore e Va è la tensione di armatura.

Per un motore asincrono la velocità è

w = (f / coppie polari.) - %scorrimento

Ad esmpio un motore 2 poli (una coppia polare) a 50Hz w = 50 radianti secondo - sc ==> 3000 rpm - sc ===> 2860 rpm circa. Similmnte un 4 poli (2 coppie) ruoterà a circa 1460 rpm

2 ore fa, Elvio.GALLO scrisse:

sei stato chiaro con la spiegazione del rapporto tra frequenza ed intensità che viene mantenuto stabile dall'inverter.

 

No! Io ho scritto un'altra cosa: è costante il rapporto tra tensione e frequenza.

Inserita:

Salve Livio,

riporto le caratteristiche del motorino:

  • Nome del prodotto: scatola ingranaggi del motore; Velocità: 1000RPM; Tensione nominale: 12V;
  • Rapporto di riduzione: 1: 3; Coppia nominale: 0.4Kg.cm; Corrente nominale: 0.05A; Diametro albero: 6mm (0,24 ")
  • Cambio Formato: 37mm x 23mm (1,46 "x 0,91") (D * L); Dimensioni del motore: 36 millimetri x 33mm (1.4 "x 1.3") (D * L)
  • Dimensione foro di montaggio: M3; Principale Dimensioni del corpo: 56 millimetri x 37 millimetri (2.2 "x 1.45") (L * Max.D);
  • Materiale: metallo, parti elettroniche; Peso netto: 186g; Contenuto della confezione: 1 x Scatola motoriduttoreimage.png.70639106e7d61652be90e8aa148dfd33.png

Per il resto ho applicato il riduttore di voltaggio tra trasformatore e dispositivo ed ho rilevato di poter effettuare un controllo dei giri della burattatrice, ma non avevo considerato il calo di potenza il momento che riduco la tensione.

Dopo la prova credo che se decidessi di intervenire sul numero di giri al minuto, nel caso della burattatrice attualmente in uso, sarebbe più pratico intervenire sulla trasmissione come inizialmente avevi suggerito; ma quest'ipotesi è difficilmente percorribile per l'insieme dei congegni integrati nella struttura.

Grazie e buona giornata,

Elvio

 

 

Inserita:

Ma non c'è una targa msul motorino che riporti tutte le caratteristiche elettriche? Non c'è nemmeno indicazioni di marca e modello in modo da poter risalire ai dati tecnici?

Senza i dati completi non è possiible formulare ipotesi attendibili.

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