rodolfok Inserito: 28 ottobre 2017 Segnala Inserito: 28 ottobre 2017 Spesso mi capita di dover lavorare su circuiti o apparati alimentati a 220V e vorrei interporre tra la rete di casa e il banco di prova un interruttore che tolga la corrente in caso di dispersione o cortocircuito. Ho pensato che il sistema più semplice sia utilizzare un interruttore differenziale e un magnetotermico, opportunamente inseriti in un contenitore a sua volta provvisto delle prese a 220V necessarie. Vorrei sapere se qualcuno ha già pensato a un sistema simile, che dovrebbe intervenire prima delle sicurezze sul quadro di casa, in modo da non interrompere altri utilizzatori in funzione. Che valore di sensibilità devono avere gli interruttori supplementari? Soglie minori rispetto a quelle dell'impianto di casa ( es. differenziale a 10mA e magnetotermico a 6A)?
irudoid Inserita: 28 ottobre 2017 Segnala Inserita: 28 ottobre 2017 La maniera più semplice sarebbe quella di installare un magnetotermico differenziale da frutto sulla presa in cui devi lavorar; l'ideale se si tira una nuova linea dal centralino per alimentarlo.L'unico neo (oltre al prezzo) mi sà che esistano solo da 10A.
del_user_237282 Inserita: 28 ottobre 2017 Segnala Inserita: 28 ottobre 2017 Se devi lavorare su apparecchi quando sono in tensione ti consiglio di utilizzare un trasformatore di isolamento. Questo praticamente disaccoppierebbe il circuito che alimenta ciò che devi collaudare dalla messa a terra (il neutro in cabina è a terra) in modo che toccando un filo (operazione comunque MOLTO PERICOLOSA) involontariamente questo non avrebbe potenziale rispetto alla terra e quindi non sarebbe pericoloso. Ovviamente bisognerebbe interporre un tester di isolamento che segnali un guasto a terra che sotto un'alimentazione da sistema TT tradizionale farebbe intervenire il differenziale, ma che sarebbe pericoloso anche con trasformatore di isolamento.
hfdax Inserita: 31 ottobre 2017 Segnala Inserita: 31 ottobre 2017 Un altra soluzione può essere quella di sostituire il differenziale posto a monte con un differenziale selettivo che ha un tempo di intervento leggermente ritardato e porre un differenziale normale a protezione del gruppo prese del banco. cosi un guasto a valle di quest'ultimo farebbe intervenire solo lui.
rodolfok Inserita: 22 novembre 2017 Autore Segnala Inserita: 22 novembre 2017 il 31/10/2017 at 11:32 , hfdax scrisse: Un altra soluzione può essere quella di sostituire il differenziale posto a monte con un differenziale selettivo che ha un tempo di intervento leggermente ritardato e porre un differenziale normale a protezione del gruppo prese del banco. cosi un guasto a valle di quest'ultimo farebbe intervenire solo lui. Ho implementato una soluzione che prevede un differenziale da 0.03A e un magnetotermico da 4A, con relative prese, inseriti all'interno di uno scatolotto con una spina da inserire nella presa di casa. Il problema è che testando ad esempio un cortocircuito il sistema funziona, il magnetotermico scatta, ma scatta anche quello a monte, e il mio scopo è quello di non far saltare la luce in casa. C'è una soluzione diversa a quella che suggerisci di cambiare il differenziale a monte? E come funziona per i magnetotermici (come faccio cioè a testare l'intervento del differenziale e del magnetotermico separatamente)? Potrei forse derivare un ramo parallelo agganciandomi direttamente al contatore? grazie, saluti rodolfok
hfdax Inserita: 22 novembre 2017 Segnala Inserita: 22 novembre 2017 il problema è che sia per i differenziali che per i magnetotermici non è il valore dellla corrente di soglia (In per i MT e Id per i Diff) ad definireil tempo di intervento ma il tipo di dispositivo. Nel caso dei differenziali la selettività si ottiene mettendo un diff. selettivo (che ha tempo di intervento volutamente più alto) a monte e un differenziale normale a valle. Diversamente non hai alcuna garanzia di selettività. Immagina di avere due differenziali normali con corrente di intervento diversa, ad esempio diciamo 10mA quello a valle e 30mA quello a monte. Se hai una dispersione di 20mA scatterà solo quello a valle, ma se hai una dispersione di 30mA la sentono entrambi nello stesso momento e semplicemente scatterà prima quello che ha il meccanismo più veloce. Lo stesso vale per i magnetotermici, Hai un magnetotermico di 4A mentre quello a monte è, diciamo, da 16A. Quando fai il test, fino a un certo valore della corrente di corto scatterà solo il 4A oltre scatteranno entrambi. Per avere la selettività devi utilizzare magnetotermici con curve di intervento diverse. ad esempio un curva C a monte e un curva D a valle. Anche l'idea che in dispositivo più vicino al guasto lo "senta" prima di quello più lontano è molto diffusa ma è sbagliata, in realtà la velocità di propagazione degli effetti del guasto è praticamente istantanea. 1 ora fa, rodolfok scrisse: ...come faccio cioè a testare l'intervento del differenziale e del magnetotermico separatamente)? Il differenziale interviene per le dispersioni verso terra, il magnetotermico per i corti e i sovraccariche. Sono due fenomeni completamente diversi. Quando simuli un corto circuito tra fase e neutro interviene solo il magnetotermico e per testare il differenziale devi simulare una dispersione verso terra. lo fai premendo il pulsante apposito presente sul dispositivo. 1 ora fa, rodolfok scrisse: Potrei forse derivare un ramo parallelo agganciandomi direttamente al contatore? È la soluzione suggerita da Irudoid. Se lo fai in doppio isolamento (ad esempio usando un cavo FG7 o con dei fili N07VK infilati in un proprio tubo isolante) puoi omettere il differenziale sotto il contatore eliminando così il problema della selettività differenziale. Per quella MT risolvi sciegliendo opportunamente le curve di intervento. Taglierebbe la testa al toro e sarebbe la soluzione migliore.
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