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Come funziona la modulazione di questa caldaia?


giovanni1946

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Ho letto molti articoli sull'argomento ma devo confessare che ancora non ho capito come dovrebbe funzionare la modulazione della mia 

caldaia istantanea Unical DUA CTFS AE  del 1995... e se davvero ci sia oppure no.  Nel manuale si parla chiaramente di una bobina

modulante che "dovrebbe" regolare l'altezza della fiamma al bruciatore, sia nel riscaldamento sia nell'ACS.

    

Prendiamo il riscaldamento: io regolo il termostato ambiante per esempio a 22 e poi, però, tengo come parametro il termostato in caldaia,

in base alla temperatura esterna. Per esempio, adesso che siamo a 10° regolo in termostato a 70° e il comportamento della caldaia è questo: 

la caldaia parte e rimane accesa fino a che l'acqua non arriva a 70°, a questo punto si spegne e poi si riaccende quando la temperatura è 

riscesa a 60°.  E così via, circa un minuto accesa e un minuto spenta.  Secondo quello che avevo capito io sulla modulazione, invece,

la caldaia dovrebbe partire alla massima potenza  e poi, prima di arrivare a 70° abbassare la fiamma fino  a quanto serve a conservare 

la temperatura, diciamo a 68°, facendo si che la caldaia non si spenga mai.  E' chiaro che se io la metto a 70°  e poi la caldaia lavora sempre al massimo,

senza abbassare la fiamma, poi, quando arriva ad 70° si spenga.  Per cui,  sintetizzando: la caldaia, se modula, si deve spegnere oppure no?

Grazie anticipate a coloro che mi aiuteranno a capirci qualcosa di più.   

 

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La caldaia modula la sua potenza in prossimità della temperatura acqua impostata ma detiene comunque una potenza minima sotto la quale non può scendere.Potrebbe essere che la caldaia abbia poco carico termico per la sua potenza minima quindi è costretta a spegnere il bruciatore onde evitare di "sforare"eccessivamente con la temperatura massima.

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Per cui confermi che in presenza di un carico termico maggiore la caldaia non si spegnerebbe? Si perché mi viene il dubbio che il poco carico termico sia anche dovuto all'istallazione 

nella zona notte (piano superiore) in tutti i radiatori delle testine termostatiche.  Difatti, visto che il calore va in alto, sopra c'era sempre troppo caldo e sotto troppo freddo.

Ora mi accorgo, però, che, chiudendo i radiatori di sopra, sotto ho più freddo di prima e, come hai detto tu, avviene uno sbilanciamento fra il carico termico e la potenza della caldaia.

 

Comunque, ho capito che se funziona tutto a dovere (in teoria) la modulazione dovrebbe riuscire a non far spegnere la caldaia, Giusto?

Ah, si può in parte ovviare allo spegnimento della caldaia aumentando la velocità della pompa di ricircolo? Oppure riducendola?

Per quanto riguarda le teste termostatiche, pensi che non sia stata una buona idea istallarle nella zona notte? Sopra ho si  la temperatura giusta, però il carico termico della

caldaia in pratica si è dimezzato. Anche perché i due piani sono collegati con una scala senza porte, e perciò il caldo va sempre sopra. 

Insomma i dubbi sono tanti...:( 

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tutte le moderne caldaie al raggiungimento della temperatura  spengono il bruciatore.

la fiamma pilota sempre accesa ormai appartiene alla storia

hanno cominciato coi bruciatori industriali poi anche le caldaie domestiche hanno adottato il sistema.

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Le testine termostatiche sui radiatori del piano superiore sono ottime (da come descrivi fatta la casa)altrimenti avresti un caldo boia nelle camere.

Se i rimanenti radiatori hanno una potenza più bassa della minima caldaia,non puoi farci nulla.

Non capisco perchè,chiudendo i radiatori del notte,dici di avere meno caldo al piano terra?I radiatori del piano terra scaldano bene?Per tutta l'altezza del radiatore?

Con la prevalenza della pompa non risolvi granchè,a meno che l'impianto non abbia problemi di circolazione.

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30 minuti fa, Andrea25 scrisse:

Le testine termostatiche sui radiatori del piano superiore sono ottime (da come descrivi fatta la casa)altrimenti avresti un caldo boia nelle camere.

Se i rimanenti radiatori hanno una potenza più bassa della minima caldaia,non puoi farci nulla.

Ok.

30 minuti fa, Andrea25 scrisse:

Non capisco perchè,chiudendo i radiatori del notte,dici di avere meno caldo al piano terra?I radiatori del piano terra scaldano bene?Per tutta l'altezza del radiatore?

Si, scaldano come prima. Però il calore delle stanze se ne va sempre al piano di sopra, essendo tutto aperto.  Difatti, quando i radiatori di sopra erano tutti aperti  il calore 

non migrava verso la zona notte.  Oh,  è solo una ipotesi, però sembrerebbe confortata dai fatti...

30 minuti fa, Andrea25 scrisse:

Con la prevalenza della pompa non risolvi granchè,a meno che l'impianto non abbia problemi di circolazione.

E' quello che pensavo anche io.

 

Ah, una domanda OT che non c'entra niente: mi sapresti dire perché non mi arrivano  per e-mail gli avvisi delle risposte? Eppure la spunta sulla casella "notificami le risposte" c'è.:(

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55 minuti fa, Andrea25 scrisse:

Non sono molto pratico del forum in questo senso...

Vedi se ti risponde un mederatore oppure poni la domanda nella sezione apposita.

 

 

Già fatto. Grazie mille di tutto 

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Ciao,

la tua caldaia ha una potenza del bruciatore che varia da un minimo di 14kW ad un massimo di 33kW. Per cui la potenza utile che hai sarà da 12kW a 30kW.

 

La tua caldaia monta un by-pass differenziale tra mandata e ritorno. Questo by-pass si apre se c'è poca circolazione nell'impianto. Quando le valvole termostatiche sono chiuse, la circolazione nell'impianto è minore e sicuramente la valvola di by-pass comincia ad aprirsi buttando acqua calda sul ritorno dell'impianto.

Se hai la mandata a 70°C, e metà dei termosifoni chiusi, la circolazione nei radiatori aperti sarà elevata e il salto termico sarà basso. Ipotizzando un salto termico di 10°C, il ritorno impianto sarà a 60°C... però in queste condizioni il bypass sarà sicuramente aperto e ributterà una piccola parte di acqua a 70°C sul ritorno a 60°C, facendo arrivare allo scambiatore un ritorno di, ipotizziamo, 65°C.

Con ritorno a 65°C, per arrivare a 70°C, i 12kW di potenza minima sono troppi e la caldaia non può fare altri che accendersi e spegnersi ciclicamente. 

Se vuoi evitare le accensioni e gli spegnimenti ripetuti potresti verificare se puoi regolare il timer di riaccensione.

 

Per il resto secondo me modula, solo che ha il minimo troppo alto per le reali condizioni in cui si trova dell'impianto.

 

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6 ore fa, marco1278 scrisse:

Ciao,

la tua caldaia ha una potenza del bruciatore che varia da un minimo di 14kW ad un massimo di 33kW. Per cui la potenza utile che hai sarà da 12kW a 30kW.

Ok.

Quote

 

La tua caldaia monta un by-pass differenziale tra mandata e ritorno. Questo by-pass si apre se c'è poca circolazione nell'impianto. Quando le valvole termostatiche sono chiuse, la circolazione nell'impianto è minore e sicuramente la valvola di by-pass comincia ad aprirsi buttando acqua calda sul ritorno dell'impianto.

Non credo che il by-pass sia automatico, sai,  perché una volta mi perdeva l'O-Ring e lo cambiai da solo. In pratica era un cilindretto di plastica di circa 6mm di diametro

con un foro trasversale all'estremità in alto. Secondo come lo giravi aumentava o diminuiva il "ricircolo".  A dire il vero anche  a me la cosa mi lasciò un po perplesso...

però così era... e allora io mi limitai a reinserirlo con la solita angolazione con cui l'avevo tolto.   

Quote

Se hai la mandata a 70°C, e metà dei termosifoni chiusi, la circolazione nei radiatori aperti sarà elevata e il salto termico sarà basso. Ipotizzando un salto termico di 10°C, il ritorno impianto sarà a 60°C... però in queste condizioni il bypass sarà sicuramente aperto e ributterà una piccola parte di acqua a 70°C sul ritorno a 60°C, facendo arrivare allo scambiatore un ritorno di, ipotizziamo, 65°C.

Con ritorno a 65°C, per arrivare a 70°C, i 12kW di potenza minima sono troppi e la caldaia non può fare altri che accendersi e spegnersi ciclicamente. 

Se vuoi evitare le accensioni e gli spegnimenti ripetuti potresti verificare se puoi regolare il timer di riaccensione. 

Però, anche ammesso che potessi ritardare il timer, poi  il differenziale nell'acqua magari mi sale a 15-20° ... e allora poi mi si abbassa la temperatura nelle stanze.

Quote

 

Per il resto secondo me modula, solo che ha il minimo troppo alto per le reali condizioni in cui si trova dell'impianto.

 

Per cui l'ideale sarebbe abbassare ancora il minimo?  Ho visto dallo schema  della caldaia che  nella valvola del gas ci sono due regolazioni, una di massima e una di minima,

però non mi pare che, andare a fruzzicare nella valvola del gas, per l'utente sia una cosa molto igienica, che ne dici?  O posso farlo senza pericoli?

Fra l'altro ho visto che nella scheda c'è un trimmer (si chiama così, vero)  con un pomello dalla parte interna... e, sempre dal manuale, questo serva ad aumentare la 

potenza del riscaldamento. Però a questo punto nel mio caso la dovrei diminuire, giusto?

 

Comunque: già che ci sono metto alcune immagini , sia dello schema idraulico, sia della targa della caldaia.  Naturalmente la legenda si riferisce anche a

tutti glia altri modelli di caldaia e, per esempio, visto che questa è in acc. elettronica, tutte le altre voci che esulano da questo modello non vanno considerate.   

DSC05721 caldaia nostra.JPG

Schema caldaia Unical DUA CTFS AE.png

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Aspetta, tu hai una "DUA CTFS 21 AE", nel primo post avevi indicato solo DUA CTFS AE e nel cercare il manuale ho trovato quello da 30kW.

 

Comunque la tua caldaia è da 27kW al bruciatore e 24kW di potenza termica... anche se sul modello indica 21 (in rete non riesco a trovare il manuale)

 

Ogni volta che la temperatura dell'acqua di mandata supera il valore imposta, il bruciatore si spegne. una volta che ha smaltito il calore, la temperatura scende e il bruciatore tenderebbe a riaccendersi subito. Per evitare accensioni troppo riavvicinate c'è il timer di ritardo. Nella mia caldaia avevo il tuo stesso problema, e ho impostato il timer da 1 a 4 minuti. In questo modo le faccio fare gettate più lunghe. Prova a vedere nel manuale se è regolabile.

 

La potenza minima del bruciatore si può abbassare, io l'ho fatto un po' a naso... però alla fine se abbassi perdi anche in resa e quindi il beneficio non è così tanto. Per cui ti consiglio di non toccare la valvola del gas. Se proprio vuoi al primo controllo tecnico fai controllare che sia tarata correttamente.

 

Per il bypass è strano che il ricircolo sia sempre presente. E' inutile avere ricircolo se nell'impianto circola tutto bene. Non so. Sulla mia era fisso e a causa delle valvole termostatiche ne ho installato uno esterno regolabile.

 

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12 ore fa, marco1278 scrisse:

 

 

5 ore fa, marco1278 scrisse:

Aspetta, tu hai una "DUA CTFS 21 AE", nel primo post avevi indicato solo DUA CTFS AE e nel cercare il manuale ho trovato quello da 30kW.

Non credo che quel 21 abbia dei riferimenti alla potenza della caldaia. Difatti nel condominio ognuno ha la sua, ma sono perfettamente uguali e in tutte c'è scritto 21. Ho guardato nel manuale e in effetti quel 21 non viene mai menzionato.

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Comunque la tua caldaia è da 27kW al bruciatore e 24kW di potenza termica... anche se sul modello indica 21 (in rete non riesco a trovare il manuale)

 

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Ogni volta che la temperatura dell'acqua di mandata supera il valore imposta, il bruciatore si spegne. una volta che ha smaltito il calore, la temperatura scende e il bruciatore tenderebbe a riaccendersi subito. Per evitare accensioni troppo riavvicinate c'è il timer di ritardo. Nella mia caldaia avevo il tuo stesso problema, e ho impostato il timer da 1 a 4 minuti. In questo modo le faccio fare gettate più lunghe. Prova a vedere nel manuale se è regolabile.

In questa caldaia non mi pare di aver mai visto codesto timer di ritardo. Poi dove dovrebbe essere? Non mi pare di trovarlo sullo schema idraulico. E anche sulla consol c'è solo il commutatore estate inverno e i due termostati dell'acqua, risc. e ACS. Magari c'è da fare una taratura sulla scheda?  Comunque, se abbiamo appurato che la caldaia ha poco carico termico, non vedo come si potrebbe ritardare le accensioni...  altrimenti, ammesso di poterle ritardare, quando l'acqua arriva alla temperatura impostata cosa succede?   

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La potenza minima del bruciatore si può abbassare, io l'ho fatto un po' a naso... però alla fine se abbassi perdi anche in resa e quindi il beneficio non è così tanto. Per cui ti consiglio di non toccare la valvola del gas. Se proprio vuoi al primo controllo tecnico fai controllare che sia tarata correttamente.

Si, è senz'altro meglio chiederlo a loro. 

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Per il bypass è strano che il ricircolo sia sempre presente. E' inutile avere ricircolo se nell'impianto circola tutto bene. Non so. Sulla mia era fisso e a causa delle valvole termostatiche ne ho installato uno esterno regolabile.

Come detto prima , il mio ha un foro che mette in comunicazione andata e ritorno,  e a seconda di come lo giro il passaggio aumenta o diminuisce. Però non ci sono molle di sorta, per cui, come faccio ad andare li a regolarlo tutti i giorni a seconda dei radiatori esclusi dalle testine termostatiche.  Questa è una cosa che mi riprometto di chiedere a quelli dell'assistenza, appena ne capita l'occasione.

 

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In questa caldaia non mi pare di aver mai visto codesto timer di ritardo. Poi dove dovrebbe essere? Non mi pare di trovarlo sullo schema idraulico. E anche sulla consol c'è solo il commutatore estate inverno e i due termostati dell'acqua, risc. e ACS. Magari c'è da fare una taratura sulla scheda?  Comunque, se abbiamo appurato che la caldaia ha poco carico termico, non vedo come si potrebbe ritardare le accensioni...  altrimenti, ammesso di poterle ritardare, quando l'acqua arriva alla temperatura impostata cosa succede? 

 

Allora è un ritardo interno non modificabile.

 

11 ore fa, giovanni1946 scrisse:

 

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Per il bypass è strano che il ricircolo sia sempre presente. E' inutile avere ricircolo se nell'impianto circola tutto bene. Non so. Sulla mia era fisso e a causa delle valvole termostatiche ne ho installato uno esterno regolabile.

Come detto prima , il mio ha un foro che mette in comunicazione andata e ritorno,  e a seconda di come lo giro il passaggio aumenta o diminuisce. Però non ci sono molle di sorta, per cui, come faccio ad andare li a regolarlo tutti i giorni a seconda dei radiatori esclusi dalle testine termostatiche.  Questa è una cosa che mi riprometto di chiedere a quelli dell'assistenza, appena ne capita l'occasione.

 

Potrebbe funzionare così: essendo il foro piccolo, in condizioni di buona circolazione nell'impianto, l'acqua non passa. Se la circolazione impianto si abbassa, avendo la pompa a giri fissi, la pressione di mandata si alza e l'acqua sfiora dal foro.

 

 

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8 ore fa, marco1278 scrisse:

Potrebbe funzionare così: essendo il foro piccolo, in condizioni di buona circolazione nell'impianto, l'acqua non passa. Se la circolazione impianto si abbassa, avendo la pompa a giri fissi, la pressione di mandata si alza e l'acqua sfiora dal foro.

 

Allora, anche se il foro è sempre aperto,  in pratica l'acqua sceglie la strada di minore resistenza.  E passa dal foro solo quando la resistenza che trova dalle altre parti  è maggiore di quella provocata dalla strozzatura  del by-pass. Giusto?

8 ore fa, marco1278 scrisse:

 

 

 

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