Livio Orsini Inserita: 18 gennaio 2018 Segnala Inserita: 18 gennaio 2018 Per comodità di chi legge, riporto qui il passo più significativo del messaggio citato: Quote Quando un trasformatore viene collegato ad una sorgente di tensione si verifica un transitorio di corrente magnetizzante, che può raggiungere un valore di corrente anche 10 volte maggiore della corrente nominale e che si smorza con una costante di tempo anche fino a 2 secondi. Di solito, per ovviare a questo fenomento, si usa mettere fusibili ritardati sul primario del trasformatore, oppure magneto termici con curva d'intervento detta "per partenze gravose" come si fa, in alcuni casi, per proteggere le partenze motori.
Sonicdn Inserita: 18 gennaio 2018 Autore Segnala Inserita: 18 gennaio 2018 1 ora fa, Livio Orsini scrisse: Per comodità di chi legge, riporto qui il passo più significativo del messaggio citato: Di solito, per ovviare a questo fenomento, si usa mettere fusibili ritardati sul primario del trasformatore, oppure magneto termici con curva d'intervento detta "per partenze gravose" come si fa, in alcuni casi, per proteggere le partenze motori. Ecco , adesso ho capito, tutto chiaro o quasi, non capisco sino in fondo perchè in maniera casuale, comunque sia, mi sorge il dubbio che mettendo un curva "d", come suggerito anche da Dott. Cicala, ok, il salvavita in laboratorio non scatta, ma scatterebbe quello dell'abitazione al piano superiore poichè in serie ad esso, che mi farebbe mancare corrente in tutta la casa, oltre al disagio dei miei familiari, mi dovrei fare le scale ogni volta per andare a riarmare, in fondo ho voluto isolare il variac proprio per questo motivo, scatta davanti a me e "lascia a piedi solamente me", e non fà mancare corrente in tutta la casa.. eventualmente con un ntc o simile dovrei risolvere? p.s. il sistema della resistenza in serie abbinato ad un relè , ho visto che viene usato anche nelle saldatrici portatili ad inverter .. potrei duplicare la parte di circuito che mi occorre.. buona idea..
Darlington Inserita: 18 gennaio 2018 Segnala Inserita: 18 gennaio 2018 8 ore fa, Sonicdn scrisse: A titolo informativo, ricordo di avere avuto in riparazione tempo fà un finale audio abbastanza grosso, con due toroidali da 500VA, che aveva lo stesso problema al momento dell'accensione. Una testata Peavey da 800W che è passata dal mio laboratorio, aveva un triac in serie al primario del trafo, proprio per inserirlo durante lo zero crossing ed evitare il problema della corrente di inserzione.
Livio Orsini Inserita: 19 gennaio 2018 Segnala Inserita: 19 gennaio 2018 14 ore fa, Sonicdn scrisse: p.s. il sistema della resistenza in serie abbinato ad un relè , ho visto che viene usato anche nelle saldatrici portatili ad inverter .. E' posta tra ponte raddrizzatore e condensatori per limitare la corrente di carica della batteria di condensatori del dc bus; un temporizzatore o un comparatore di solglia di tensione, cortocircuita il resitore quando la carica dei condensatori ha raggiunto circa lo 80%. Potresti mettere in serie al variac una lampada ad incandescenza o alogena da un centinaio di watt; dopo un paio di secondi la corto circuiti. con un relè temprizzato.
Sonicdn Inserita: 19 gennaio 2018 Autore Segnala Inserita: 19 gennaio 2018 16 ore fa, Darlington scrisse: Una testata Peavey da 800W che è passata dal mio laboratorio, aveva un triac in serie al primario del trafo, proprio per inserirlo durante lo zero crossing ed evitare il problema della corrente di inserzione. Ricordi per caso il modello in questione? se si tratta di un circuito non troppo complesso potrebbe essere una soluzione
Sonicdn Inserita: 19 gennaio 2018 Autore Segnala Inserita: 19 gennaio 2018 2 ore fa, Livio Orsini scrisse: E' posta tra ponte raddrizzatore e condensatori per limitare la corrente di carica della batteria di condensatori del dc bus; un temporizzatore o un comparatore di solglia di tensione, cortocircuita il resitore quando la carica dei condensatori ha raggiunto circa lo 80%. Potresti mettere in serie al variac una lampada ad incandescenza o alogena da un centinaio di watt; dopo un paio di secondi la corto circuiti. con un relè temprizzato. Si in effetti potrebbe essere una soluzione anche questa, un relè da 16A potrebbe andare bene?
Livio Orsini Inserita: 19 gennaio 2018 Segnala Inserita: 19 gennaio 2018 Se i contatti sono caratterizzati per una corrente di 16A in AC3 si, se invee sono in AC1 no. AC3 indica la corrente circolante in un carico reattivo, AC1 un carico puramente resistivo.
Sonicdn Inserita: 19 gennaio 2018 Autore Segnala Inserita: 19 gennaio 2018 2 ore fa, Livio Orsini scrisse: Se i contatti sono caratterizzati per una corrente di 16A in AC3 si, se invee sono in AC1 no. AC3 indica la corrente circolante in un carico reattivo, AC1 un carico puramente resistivo. Questa dell'ac1 o ac3 non la sapevo, grazie mille Livio, una cosa nuova che può essermi molto utile , proverò ad implementare qualcosa con la lampadina o resistenza di potenza, ho trovato in rete anche uno schema di un anti "inrush current" completo, molto utile anche per qualche progetto di finale audio con trasformatori toroidali, vediamo un pò cosa comporta meno "sbattimento" Grazie ancora a tutti per i vostri interventi!!!
Darlington Inserita: 19 gennaio 2018 Segnala Inserita: 19 gennaio 2018 10 ore fa, Sonicdn scrisse: Ricordi per caso il modello in questione? se si tratta di un circuito non troppo complesso potrebbe essere una soluzione Era della serie CS. Dovrei avere ancora gli schemi, spero di ricordarmene quando mi metto al pc.
Sonicdn Inserita: 22 gennaio 2018 Autore Segnala Inserita: 22 gennaio 2018 il 19/1/2018 at 22:03 , Darlington scrisse: Era della serie CS. Dovrei avere ancora gli schemi, spero di ricordarmene quando mi metto al pc. Ti ringrazio, non perderci tempo però, se li trovi bene, altrimenti non preoccuparti
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