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CONSERVAZIONE ORTOFRUTTA


nick900

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ciao a tutti, sono nuovo e spero di essere nella sezione corretta. ho una domanda per frigoristi o esperti in conservazione. Devo predisporre una cella per la conservazione della frutta, appena raccolta (calda), su una superficie di 10X10 H 5. Lo stoccaggio e' di frutta aziendale, raccolta in quantita' massime giornaliere di 50ql, da destinare poi alla vendita sui mercati, quindi con una movimentazione del prodotto stoccato abbastanza continua. Temperatura 0/1. Pensavo di usare pannelli coibentati da 10cm. Vorrei conoscere le attrezzature e relative potenze  (unita' condensatrice, evaporatore, umidificatore? ecc.) a corredo necessarie ad una ottimale conservazione del prodotto sopra indicato. Le temperature massime raggiunte nella mia zona sono di 30/35 gradi. Sarebbe piu' opportuno realizzare una doppia cella, una piu' piccola per il raffreddamento del prodotto caldo prima dell'immissione nella cella piu' ampia? No atmosfera modificata. Dove e' piu' economico l'approvvigionamento? grazie anticipato a chi vorra' rispondermi.

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Alessio Menditto

No no va bene Nik, diciamo che di solito fa le potenze chi ti da la cella, essendo il calcolo fattibile in due modi, o in quello analitico o in quello empirico.

Quello analitico richiede una massa di dati che forse qui uno non si sente nemmeno invitato a rispondere, perché non se ne esce, quello empirico invece va in base a esperienza, e di solito chi ti fornisce la cella sa anche quello che ti deve dare.

Fa molta differenza invece, per la frutta, il tipo di evaporatore, o statico o ventilato, e la temperatura di evaporazione, che se sbagliata (come quasi sempre) ti fa asciugare troppo la merce con conseguente calo di qualità, di peso e quindi di profitto (ecco perché in queste celle sbagliate vedi i poveri fruttaioli insacchettare disperatamente la merce dopo averla bagnata e affogata di acqua, nel vano tentativo di non farla seccare)

 

Se posso darti un consiglio, prendi evaporatori statici e per il controllo dell umidità pretendi vengano rispettate le tabelle empiriche della temperatura di evaporazione.

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Alessio Menditto

E fai bene a preoccuparti perché ormai per fare prima ti danno un bel gruppo standard con evaporatore ventilato, e dopo sono cavoli tuoi.

Se invece richiedi un bell evaporatore statico com pressioni di evaporazione ben definite risolvi questo problema. 

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si ma evaporatori statici visto anche il grande ricambio di merce quando si vanno a dimensionare è facile che sia un carico difficile da gestire con evaporatori statici

 

magari a bassa ventilazione e vedendo che non soffino aria sul prodotto e il sistema del salto termico fra gas e ambiente ha valenza anche per quelli ventilati

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Simone Baldini

La potenza la calcoli in due componenti, la dispersione termica della cella che dipende dalla pannellatura, e il calore da sottrarre al prodotto che è dato dalla massa per il calore specifico diviso il tempo che vuoi che si raffreddi o che teoricamente ci mette a passare da temperatura ambiente alla temperaura di stoccaggio. Quelle che ho visto io non sono statiche. L'umidificazione è importante ma ci sono sistemi di nebulizzazione, anche li dipende da quanto è la permanenza del prodotto in cella. La nebulizzazione poi ti comporta un aggravio in termini di pulizia della cella non da poco.

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