mc1988 Inserito: 22 febbraio 2018 Segnala Inserito: 22 febbraio 2018 Buongiorno, il soggetto è un convertitore c. c. con raddrizzamento a doppio ponte di tiristori totalcontrollato (roba degli anni '80). Domanda: ritenete possibile proteggere gli SCR dei ponti non attraverso i classici fusibili extrarapidi bensì con interruttore automatico magnetotermico? Grazie!
mmelettra Inserita: 22 febbraio 2018 Segnala Inserita: 22 febbraio 2018 Ciao, per proteggere gli scr i fusibili devono essere extrarapidi, quindi non sono proprio i classici utilizzati. Con interruttori automatici secondo me non fai in tempo a proteggerli in caso di guasto sul motore, non so se esistono automatici paragonabili ai fusibili come rapidità di intervento, mai utilizzati anche perchè a volte i fusibili sono già all'interno degli stessi azionamenti cc.
mc1988 Inserita: 22 febbraio 2018 Autore Segnala Inserita: 22 febbraio 2018 38 minuti fa, mmelettra scrisse: per proteggere gli scr i fusibili devono essere extrarapidi, quindi non sono proprio i classici utilizzati Certo: scrivendo "classici fusibili extrarapidi" non intendevo "comuni" o "diffusi", bensì quelli tipicamente usati per proteggere i dispositivi a semiconduttore sugli azionamenti. Ho potuto constatare che i fusibili extrarapidi, specie se di taglia elevata (>= 100 A), e soprattutto se del tipo BS88, sono costosi e di difficoltosa reperibilità; in tal senso poter utilizzare in loro vece interruttori automatici sarebbe un significativo vantaggio sotto il profilo manutentivo.
Livio Orsini Inserita: 22 febbraio 2018 Segnala Inserita: 22 febbraio 2018 Si usano i fusibili extrarapidi perchè sono gli unici dispositivi in grado di dare un'efficace protezione agli SCR. L'intervento di un fusibile dovrebbe essere un'evento eccezionale. Se l'intervento del fusibile, sul medesimo apparato, è freqeunte significa che c'è un problema sull'apparato o sull'impianto. Per esperienza personale l'intervento di un fusibile è sempre legato a problematiche di guasto o pessimo uso del convertitore. La limitazione di corrente, effettuata al livello di elettronica, fa si che anche un corto franco sull'uscita non fa intervenire i fusibili. I casi in cui intervengono i fusibili son dovuti a malfunzionamento del convertitore o ad inserzione di più converitori sulla stessa rete senza interporre le adeguate induttanze di rete. Esistono anche interruttori extrarapidi, ma non sono previsti per quello scopo e sono previsti per tensioni e correnti molto elevate.
mmelettra Inserita: 23 febbraio 2018 Segnala Inserita: 23 febbraio 2018 Come dice Livio i fusibili intervengono solo in casi particolari e se succede magari è un tiristore stesso ad essere andato in corto. Il discorso manutentivo, di reperibilità e costo dei fusibili è relativo e dipende di che taglia parliamo, certo i classici rivenditori elettrici forse non li hanno a magazzino ma senza fare pubblicità esistono molti fornitori che hanno in pronta consegna questo tipo di materiale (fusibili e tiristori), se cerchi su internet ne troverai.
lambda Inserita: 23 febbraio 2018 Segnala Inserita: 23 febbraio 2018 il 22/2/2018 at 16:54 , Livio Orsini scrisse: casi in cui intervengono i fusibili son dovuti a malfunzionamento del convertitore o ad inserzione di più converitori sulla stessa rete senza interporre le adeguate induttanze di rete. Livio, cosa sa intendi per induttanze di rete? a cosa servono e come vanno interconnesse? non avendone mai sentito parlare sono curioso e volevo capire grazie
Livio Orsini Inserita: 24 febbraio 2018 Segnala Inserita: 24 febbraio 2018 Tra di ogni convertitore a SCR e la rete la buona norma di progettazione prevede di montare induttori. Questi servo ad evitare di riversare in rete disturbi ed armoniche dovute alla commutazione degli SCR. Se si hano 2 convertitori sulla stessa linea ed uno di questi sta rigenerando è quasi certo che intervengano i fusibili perchè è come se si facessero dei corto circuiti (questo detto in modo semplice e banale). Tutti i manuali di installazione dei convertitori indicano di interporre induttori di liena sull'alimentazione. Il dimensionamento empirico prevede che ai capi dell'induttore, con assorbimento della corrente nominale, ci sia una cdt pari a circa il 5% del valore della tensione di linea, quind con 400V di linea la cdt sarà di circa 20V
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