suissech Inserito: 25 febbraio 2018 Segnala Inserito: 25 febbraio 2018 Buongiorno a tutti, mi servirebbe un consiglio. devo sotituire un vecchio scaldabagno (boiler acqua calda) che al momento funziona con 2 fasi a 380V il collegamento attuale e' quindi fase-fase (380V) e cavo di terra il nuovo scaldabagno e' invece un moderno 230V (fase neutro + terra)ho notato che mentre tra fase e fase ho la 380V (sono due fasi di un impianto trifase) tra le due fasi e la terra ho la 220V (mi pare di capire che sia un sistema TN-C con PEN ossia il cavo di terra funziona anche come neutro) la domanda e' questa: secondo voi posso collegare il nuovo scaldabagno con una delle due fasi (morsetto L) e il cavo che adesso e' la terra (morsetto N) visto che ho una normale 220V in questo modo? e se si devo collegare anche il morsetto di terra al cavo di terra (che sto usando come neutro) o rischio di mandare corrente sull'impianto di terra del resto di casa facendo in questo modo? in attesa di un vs. consiglio, ringrazio e saluto tutti
Maurizio Colombi Inserita: 25 febbraio 2018 Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 Se l'impianto è alimentato da una fornitura tradizionale, non credo che si tratti di un TN-C, Mi sembra più conveniente sfilare la linea trifase ed infilare una linea monofase!
eliop Inserita: 25 febbraio 2018 Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 Mauri, dal nickname dell'utente autore della discussione ,mi sembra di capire che sia in Svizzera (magari sbaglio) ,lì il sistema di distribuzione degli utenti in bassa tensione è il tn-s o il tn-c.
Maurizio Colombi Inserita: 25 febbraio 2018 Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 1 ora fa, eliop scrisse: dal nickname dell'utente autore della discussione ,mi sembra di capire che sia in Svizzera Potresti avere ragione! Speriamo ci confermi qualcosa.
ivano65 Inserita: 25 febbraio 2018 Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 anche perche' in italia scaldabagni a 380V per uso residenziale non ne ho mai visti.
click0 Inserita: 25 febbraio 2018 Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 se c'è da qualche parte un differenziale, la distribuzione fino "all'utilizzatore" non può che essere TN-S ma di che potenza stiamo parlando?
suissech Inserita: 25 febbraio 2018 Autore Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 eccomi, si in effetti lo scaldabagno e' in Svizzera... la linea che arriva al vecchio porta solo quei tre cavi (fase L1, fase L2, terra - che potrei utilizzare, forse, come neutro per avere la 220V senza dover ricablare tutto) per il discorso potenza: vecchio scaldabagno 3000W (a 400V teorici che in realta' sono 380) nuovo scaldabagno 1500W (a 230V teorici che in realta' sono 220V) con una scheda/termostato Thermowatt da 8A grazie a tutti per l'aiuto e i preziosi consigli
suissech Inserita: 25 febbraio 2018 Autore Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 PS. come faccio a capire se il sistema e' un TN-S o un TN-C?
eliop Inserita: 25 febbraio 2018 Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 Probabilmente sarà tn-c fino all'allaccio ,e poi nell'abitazione tn-s ,nel quadro sono presenti differenziali ? ,gli interruttori monofase sempre nel quadro sono unipolari o bipolari,lo stesso dicasi per le utenze trifasi . Nei sistemi tn-c il conduttore pen non deve essere mai interrotto ,e i differenziali non possono essere impiegati.
suissech Inserita: 25 febbraio 2018 Autore Segnala Inserita: 25 febbraio 2018 perche' i differenziali non possono essere impiegati? io credo che tutti i magneto-termici siano unipolari (essendo scattato uno avevo 104V tra le due fasi...) domani posto una foto del quadro, cosi magari riuscite a capire qualcosa in piu' e a darmi il consiglio piu' giusto...
hfdax Inserita: 26 febbraio 2018 Segnala Inserita: 26 febbraio 2018 3 ore fa, suissech scrisse: perche' i differenziali non possono essere impiegati? Perchè non funzionerebbero. Il differenziale rileva la differenza tra la corrente che scorre nella fase e quella del neutro, quando c'è una dispersione a massa. Parte della corrente se ne va attraverso il conduttore di protezione (PE), perciò le correnti che percorrono i conduttori di alimentazione non sono uguali. Ma con il sistema TN-C il conduttore di protezione e il neutro (N) sono lo stesso conduttore (PEN) e quindi anche in caso di dispersione a massa non vi è alcuna differenza di corrente tra fase e neutro da rilevare.
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