Livio Orsini Inserita: 14 marzo 2018 Segnala Share Inserita: 14 marzo 2018 Usa un flip-flop; quando si supera la soglia di corrente prefissata il coparatore fa commutare il FF che rimane in quello stato sino a che non si interviene sull'ingresso di reset con un pulsante manuale. L'uscita del FF la usi per tagliare l'alimentazione alla potenza in uscita. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rodolfok Inserita: 16 marzo 2018 Autore Segnala Share Inserita: 16 marzo 2018 il 14/3/2018 at 16:41 , Livio Orsini scrisse: Usa un flip-flop; quando si supera la soglia di corrente prefissata il coparatore fa commutare il FF che rimane in quello stato sino a che non si interviene sull'ingresso di reset con un pulsante manuale. L'uscita del FF la usi per tagliare l'alimentazione alla potenza in uscita. Ok, grazie. Per il momento ho simulato la soluzione con SCR e pare funzionare. ciao, rodolfo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rodolfok Inserita: 8 aprile 2018 Autore Segnala Share Inserita: 8 aprile 2018 Torno sull'argomento con un nuovo problema. L'alimentatore è ultimato, il funzionamento dal punto di vista elettrico è ok, compresa la protezione da cortocircuito. Mi trovo pperò ora a dover risolvere il problema dello smaltimento del calore, che mi ha già fatto bruciare due transistor finali. Ho inserito un'aletta di raffreddamento con una ventola, ma evidentemente quando la differenza tra tensione in ingresso (es. 20V) e tensione in uscita (es. 5V) è troppo elevato (al max arriva a ca. 24V), il PNP finale deve smaltire troppo calore e quindi va in corto. Il primo che ho usato era un BD908, poi un Darlington BDW84, ma sono defunti tutti e due. Mi sono venute in mente due opzioni: - usare una misurazione della potenza e intervenire interrompendo l'uscita - mettere in parallelo tre BD908 (ne ho ancora tre...) in modo da ridurre a un terzo la potenza dissipata, ma penso che il calore sviluppato sia alla fine lo stesso (col BDW84 si è sciolta la plastica del case...) Qualche suggerimento (non posso aumentare le dimensioni dell'aletta perché dovrei rifare tutto il contenitore e anche perché non ne ho di più grandi)? Che soluzioni si usano in alimentatori regolabili professionali? grazie, ciao rodolfo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 9 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 9 aprile 2018 11 ore fa, rodolfok scrisse: Che soluzioni si usano in alimentatori regolabili professionali? Si usa uno stadio preregolatore in modo da mantenere la differenza di tensione tra ingresso ed uscita del regolatore finale, quasi costante; in pratica si suddivide la tensione in 2 o più gamme. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rodolfok Inserita: 9 aprile 2018 Autore Segnala Share Inserita: 9 aprile 2018 3 ore fa, Livio Orsini scrisse: Si usa uno stadio preregolatore in modo da mantenere la differenza di tensione tra ingresso ed uscita del regolatore finale, quasi costante; in pratica si suddivide la tensione in 2 o più gamme. Ah, ok, quindi ci sono andato vicino, uso due gamme (20/40V) ma il differenziale risulta comunque sempre alto nei casi di basse tensioni d'uscita. Pensi che il parallelo di più transistor finali possa servire? grazie, ciao rodolfo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 9 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 9 aprile 2018 Io farei 3 gamme di tensione Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rodolfok Inserita: 23 aprile 2018 Autore Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 il 14/3/2018 at 16:41 , Livio Orsini scrisse: Usa un flip-flop; quando si supera la soglia di corrente prefissata il coparatore fa commutare il FF che rimane in quello stato sino a che non si interviene sull'ingresso di reset con un pulsante manuale. L'uscita del FF la usi per tagliare l'alimentazione alla potenza in uscita. La soluzione con SCR non è affidabile, ho optato per un flip-flop (analogico) come da te suggerito. Lo schema allegato funziona in prova; all'accensione Q1 conduce e il relé è diseccitato (quindi uscita tagliata), come voglio che sia. Vorrei però che questa condizione sia sempre verificata (non vorrei che dipendesse magari da una differenza nel guadagno tra Q1 e Q2): come faccio a garantire lo stato iniziale del flip-flop? Avevo sbirciato una soluzione su Internet, ma non ho memorizzato la pagina e non la trovo più. (Nota: facendo le prove, col BC172B che ho messo, questo va in conduzione con Vbe ca. 0.47V, possibile?) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 23 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 Se è solo questo che ti serve , è quasi fatto da se , differenti LED , io aggiungerei un 100 nF tra la base del Q2 ed il suo emettitore. Credo che basti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 23 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 Forse meglio mettere il condensatore in parallelo alla R4 , ma aspetta qualche altro parere .. Già avevo sbagliato nel precedente messaggio , il messaggio sarebbe stato giusto se i LED fossero invertiti ..(rosso al posto del verde ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 23 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 1 ora fa, rodolfok scrisse: (Nota: facendo le prove, col BC172B che ho messo, questo va in conduzione con Vbe ca. 0.47V, possibile?) Si. Se metti R3 , R4 da 47 k , cambierà tutto . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rodolfok Inserita: 23 aprile 2018 Autore Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 47 minuti fa, gabri-z scrisse: Si. Se metti R3 , R4 da 47 k , cambierà tutto . Le ho messe grandi perché ho notato che se sono troppo piccole i led cominciano a illuminarsi debolmente prima della commutazione. Forse potrei ovviare mettendo il led verde in serie a Q3 e quello rosso su uno scambio libero del relé (è un DPDT). Non ho voluto fare così nella prova perché il relé è da 24V e lo sto alimentando a 20V, se ci metto anche un diodo temo che la tensione di lavoro diventi troppo bassa. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 23 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 55 minuti fa, rodolfok scrisse: Le ho messe grandi perché ho notato che se sono troppo piccole i led cominciano a illuminarsi debolmente prima della commutazione. Questo perché al posto del flip-flop hai volto fare un ....tutto fare . Dovevi togliere i LED , e come hai fatto comandare il relè con un transistor , potevi farlo anche per i LED , ogni LED con il suo transistor . Cosi il funzionamento del flip-flop non sarebbe influenzato dal tipo di LED utilizzato . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 23 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 2 ore fa, gabri-z scrisse: Forse meglio mettere il condensatore in parallelo alla R4 , ma aspetta qualche altro parere .. Adesso che sono seduto , , penso che non sbagli niente facendo così . Ma ti conviene tirare fuori i LED dal circuito di polarizzazione dei Q1 , Q2 . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rodolfok Inserita: 23 aprile 2018 Autore Segnala Share Inserita: 23 aprile 2018 1 ora fa, gabri-z scrisse: Adesso che sono seduto , , penso che non sbagli niente facendo così . Ma ti conviene tirare fuori i LED dal circuito di polarizzazione dei Q1 , Q2 . Quindi il 100nF serve a far partire il flip-flop con Q1 acceso? Perché in parallelo a R4? Ok per i LED col transistor, non ci avevo pensato; poi provo. Grazie, ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 24 aprile 2018 Segnala Share Inserita: 24 aprile 2018 1 ora fa, rodolfok scrisse: Perché in parallelo a R4? Perché al momento dell'accensione , il condensatore , teoricamente scarico , avrà una impedenza di molto inferiore alla R3 , per cui il Q1 sarà '' favorito '' Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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