Darlington Inserito: 19 marzo 2018 Segnala Share Inserito: 19 marzo 2018 Di solito sono il primo a scoraggiare queste pratiche ma questo è un caso limite. Piastra portatile in vetroceramica, non riscalda. L'unico guasto è la bruciatura del maledetto termofusibile, provocata da... proprio un bel nulla visto che il triac che controlla l'elemento è sano, la piastra non ha alcun termostato ma viene controllata a potenza fissa (c'è anche una termocoppia per la modalità di mantenimento temperatura ma non viene considerata se si lavora a potenza fissa, in quel caso parzializza la fase se si seleziona una potenza inferiore ai 2000W). Il suddetto termofusibile non è neppure fissato né a contatto dell'elemento riscaldante né tantomeno a contatto col telaio metallico della piastra, ci sono almeno 5 mm di aria tra il metallo ed il fusibile, quindi mi viene da pensare che in caso in cui il triac se ne vada in corto e l'elemento inizi a riscaldare senza che parta la ventola interna alla piastra, quando il fusibile arriva ai 130° che gli servono per scattare, il resto della piastra abbia fatto in tempo a trasformarsi in una massa fumante già da un pezzo, il che mi spinge a sospettare che il termofusibile sia inutile e messo lì giusto per provocare un guasto random, cosa che accade sempre con queste ciofeche di termofusibili, visto che finora tutti quelli che ho sostituito sembravano essere saltati per simpatia non essendoci alla fine mai nessun altro guasto. Quindi in conclusione voi che fareste? Bypass e via, vista l'inutilità dell'affare in caso di un vero guasto? Sostituzione con un fusibile uguale, che comunque sarà destinato a saltare di nuovo per simpatia? (o per riscaldamento interno, visto che è da 10A, limite molto vicino alla richiesta di corrente dell'elemento riscaldante?) Sostituzione con un termostato NC a contatto con il telaio, soluzione più costosa ma che almeno aumenterebbe la sicurezza e che in caso di intervento avrebbe il vantaggio di autoripristinarsi? A voi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 19 marzo 2018 Autore Segnala Share Inserita: 19 marzo 2018 3 ore fa, archimede57 scrisse: Lo trovo molto strano questo circuito privo di controllo sul riscaldatore in uno o più modi di operare [...] Togliere la protezione implica la sicura morte dell'elemento riscaldante in caso di guasto Credo tu abbia ragione, ho voluto provare con una lampadina al posto del riscaldatore e al riscaldatore non arriva la tensione di rete diretta neppure a piena potenza, la lampadina lampeggia a frequenza più alta quanto più alzo la potenza, cosa strana la piastra sembra gradire la cosa ed il funzionamento così può avvenire in maniera quasi continua anche se la termocoppia è praticamente fredda, ma se scollego la termocoppia se ne accorge e va in errore. In modalità temperatura varia la cadenza dei lampeggi ma il principio è uguale, comunque in ogni caso non sembra essere una buona idea quella di bypassare la sicurezza termica. Mi toccherà sostituirla con un fusibile uguale o al limite a taratura un pelo più alta, e sperare non si interrompa di nuovo per simpatia... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 19 marzo 2018 Autore Segnala Share Inserita: 19 marzo 2018 11 minuti fa, archimede57 scrisse: Probabilmente quella termocopia è guasta o il suo circuito di regolazione ha qualche problema La termocoppia funziona, se la scaldo si accende la spia che avvisa di far attenzione perché la piastra è calda (quella spia rimane accesa fino al raffreddamento pure dopo lo spegnimento dell'elemento riscaldante), sospetto che la termocoppia non faccia da feedback, non credo sia un controllo proporzionale, almeno a giudicare dalla cadenza dei lampeggi della lampadina alle varie potenze loro avranno calcolato che con un burst ad una frequenza X ottieni Y watt dissipati in calore, "forse" la termocoppia viene usata in maniera diversa in modalità temperatura, abbassando la frequenza del burst se la temperatura dovesse salire troppo, ma sono sempre più convinto che la funzione primaria di quella termocoppia sia accendere la spia "high temp". Tieni conto che è una piastra cinese, anche se probabilmente dalle serigrafie sul pcb è fatta dalla Zhongdi, e infatti la parte di potenza è realizzata anche abbastanza bene, con pure un ntc sul dissipatore del triac. 16 minuti fa, archimede57 scrisse: Rimango però perplesso sulla posizione (libera) del termofusibile, forse perchè sono abituato a vederli ancorati a intimo contatto con le parti da controllare In effetti, perplime anche me l'utilità di una protezione termica così realizzata. Ora che arrivi a percepire i 130° in aria ho il sospetto che il corpo della piastra sia già arrivato a 200° o forse anche oltre, per la gioia di tutte le parti sensibili alla temperatura fissate su di esso, come ad esempio la ventola. Però che sia saltato per un vero guasto ho i miei dubbi, se metto un ponticello al posto del fusibile e provo la piastra alle varie potenze il controllo, bene o male, funziona, almeno a giudicare "a vista" quanto rosso diventa l'elemento riscaldante. Un'altra cosa che mi suggerisce che il fusibile sia morto per simpatia è il fatto che uno dei due terminali sia diventato color arcobaleno, credo che il fusibile si sia bruciato per il calore proveniente da se stesso visto che ci scorrono in teoria circa 8.5A alla piena potenza, e di targa è dato per 10... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 20 marzo 2018 Autore Segnala Share Inserita: 20 marzo 2018 Non ho messo la marca perché non ricordo neppure se c'è una marca o un'etichetta, è un prodotto rimarchiato cinese, comunque domani guardo. La termocoppia è un tutt'uno con l'elemento riscaldante quindi una sua sostituzione non sarebbe praticabile, nel frattempo mi procuro un fusibile di ricambio.. la piastra è stata usata parecchio a quanto ne so, però mi sono capitati moltissimi casi, specie su ferri da stiro, in cui quella schifezza di fusibile è saltato per simpatia, visto che dopo averlo sostituito si è rivelato essere l'unico componente guasto, il termostato non era incollato e sganciava alla temperatura giusta.. si potrebbe pensare a un bimetallo bloccato e che poi è tornato in posizione da solo, ma già è una eventualità rara da verificarsi una volta, pensare che sia capitato più volte di fila su dispositivi diversi è assurdo... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Darlington Inserita: 26 marzo 2018 Autore Segnala Share Inserita: 26 marzo 2018 Come promesso, ecco l'etichetta, per quel che può servire: E qui il termofusibile e sua posizione: E' fissato sulla plastica, sfruttando una delle viti che avevano lasciato libere per quel buzzer o che cosa sia, che lo lasciano circa cinque centimetri sollevato rispetto al sottostante telaio metallico. Anche questo mi fa pensare che non sia intervenuto per superamento del valore di temperatura, vorrebbe dire che la plastica ha superato i 140 gradi, cosa che non credo sia mai avvenuta visto lo stato in cui versa. Al momento lo ho sostituito con uno di taratura termica leggermente superiore perché identico non ce lo avevano, la piastra funziona, non sovrariscalda. Da sperare che non salti di nuovo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
robertofabrizio Inserita: 8 aprile 2020 Segnala Share Inserita: 8 aprile 2020 salve ho un ferro da stiro polti con caldaia separata, tutto funziona alla perfezione solo che dalla piastra usciva acqua e vapore ,ho controllato ed era il termofusibile saltato,lho cambiato la lucetta del termostato del ferro appena scendeva la temperatura si accendeva e funzionava alla perfezione dopo 5 minuti è saltato di nuovo il termofusibile cosa pensate che sia grazie per laiuto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alessio Menditto Inserita: 8 aprile 2020 Segnala Share Inserita: 8 aprile 2020 Roberto devi aprire una nuova discussione, grazie. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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