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Presenza di ruggine : cosa fare ?


gianca53

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Ciao, 
circa 6 mesi fa ho venduto un appartamento in villa a schiera. L'acquirente non ha ritenuto di sostituire l'impianto idrico, ma ha solo sostituito alcune parti terminali nei servizi igienici.  L'impianto in questione non ha mai avuto problemi di sorta, ora però,  succede che l'acquirente mi ha inviato lettera racc. AR di contestazione causa acqua con colore "arancione" per la presenza di ossido di ferro. 

Questa la premessa, ora la domanda : so per certo che ha rifatto alcune parti dell'impianto e ha isolato, escludendola,  almeno una linea di adduzione , ovvero in un bagnetto ha ricavato una cabina armadio e immagino abbia chiuso le valvole di intercettazione e messo dei tappi. può essere che questa linea chiusa, in disuso, comporti la formazione di ossidi ? questi restano localizzati oppure per effetto di qualche moto di diffusione possono essere trascinati via ? 
In pratica sto cercando di capire come mai un impianto che non ha mai dato problemi, si sia messo a produrre ossidi in modo cosi repentino.

Quali sistemi si possono utilizzare per rimuovere l'ossido di ferro? 
Un problema a parte è se io ne sono responsabile, come lui vorrebbe far credere.
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Ciao  gianca53

 

Praticamente hai già definito tu, molto bene, la situazione.

 

Mancherebbe solamente da sapere se, per una qualche ragione, nelle more dei tempi di maturazione della vendita, tu sappia che il compratore si sia servito o abbia, per sua curiosità, usata/verificata l'acqua e implicitamente lo stato di "chiarezza" di quanto sgorgava da qualche rubinetto. Magari sarà andato in bagno........o si sarà lavate le mani.

Questo non servirebbe a te, ma potrebbe essere dirimente nella eventuale disputa legale.

 

In linea di principio ci sarebbe da dire " Vista, Piaciuta, Comperata. Affare chiuso".

Infatti un eventuale controllo sarebbe stato alla portata di chiunque e ben difficilmente l'attuale inconveniente lamentato sarebbe potuto passare inosservato. Questo per come posso vederla io, da profano di Norme Legali e cavilli.

In più tu dici che il problema non esisteva in precedenza.

 

Si suppone che l'Impianto sarà di quelli di una volta realizzato con tubi di ferro e raccordi di ghisa entrambi zincati (se fosse moderno, in tubi di rame o plastica, non vi sarebbe spiegazione all'inconveniente).

 

Una eventuale pulizia dei tubi peggiorerebbe la situazione distruggendo la crosta di calcare che sicuramente esiste e che, in buona parte protegge tubi e raccordi (ormai con la zincatura più o meno danneggiata) dal contatto diretto intenso e continuo con l'acqua.

 

La ruggine (ossido di ferro) si forma a causa dell'aria disciolta nell'acqua (è sempre presente anche se a noi non visibile).

I punti di più forte sviluppo di ruggine sono quelli dove, per ragioni di conformazione dell'impianto, possono formarsi e ristagnare bolle d'aria.

 

Questo fenomeno si evidenzia in modo abnorme tutte le volte che si verifica mancanza d'acqua nella linea dell'acquedotto.

Arrivano valanghe di ruggine dai tubi dell'acquedotto (spesso vecchissimi e fatti in acciaio) e anche parecchia dai tubi della casa.

 

Talvolta anche i tubi dell'acquedotto hanno difficoltà a smaltire le loro bolle d'aria e la ruggine può continuare ad arrivare in piccole quantità, a momenti, insieme alle bolle d'aria.

 

Come tu hai evidenziato, se sono stati fatti i lavori di modifica che tu immagini, e se si è creata una "zona di tubo morto" l'inconveniente potrebbe provenire molto probabilmente da li.

 

Se fosse ancora casa tua penso che non avresti difficoltà a venire a capo del problema.

Essendo ormai casa di un altro, quindi per te non praticabile anche per la prevedibile ostilità del nuovo padrone nei tuoi confronti (vedi la lettera raccomandata), non credo tu abbia possibilità di risolvere tecnicamente il problema.

 

Come tu già ti sarai visto il "film"!!! . Dovrai, prima o poi, vedere il solito Avvocato di turno, e poi andare avanti con l'aiuto di un Perito e con chissà quante tappe.

 

Solite Storie Italiane........

 

 

 

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Grazie per la tua analisi e per le conferme che ne sono derivate.  Aggiungo e preciso che l'acquirente ha preso possesso anticipatamente rispetto al rogito, in pratica dal compromesso al rogito sono decorsi 4 mesi, in cui aveva le chiavi per effettuare tutte le modifiche/interventi del caso  e poi altri 4 mesi dal rogito. Ovvio che ha usato l'acqua o quanto meno l'ha utilizzata il suo idraulico e i muratori, e  anche lui stesso nei 4 mesi di residenza effettiva. 

 

Da notare che l'ingresso anticipato gli è stato concesso proprio in virtù del fatto che  la casa era ben tenuta  quindi senza nulla da nascondere !!!

A quanto pare la correttezza è una merce in via di estinzione .

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Ciao  gianca53

 

Con le tue ulteriori precisazioni abbiamo fatto veramente il pieno delle "prove a discarico".

Ti vedo nella stessa posa della tua statuina in avorio (falso avorio, si intende, perché altrimenti, a qualcuno potrebbe anche venire in mente di indagare per darti altri grattacapi).

 

Devo concordare con te  e aggiungere : Se tutto il perbenismo reale fosse solo l' 1 % di quello sbandierato in tutte le occasioni (TV, Radio, Giornali, e tutti gli altri mezzi di comunicazione sociale) vivremmo in un vero paradiso terrestre.

 

Purtroppo non è così, ma a dirlo si fa una pessima figura e si possono pure correre dei rischi.

 

Comunque spero che alla fine tu possa "aggiustare" il tutto con una semplice lettera di qualche Avvocato.

Io, solo a dover pensare alla parola "Avvocato", mi sento subito poco bene...........

 

 

 

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