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costruire caricabatterie piombo acido


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salve a tutti.

vorrei costruire un carica batterie per  batterie piombo  acido , in rete ho visto vari schemi.

potreste consigliarmi uno schema valido?


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Inserita:

Per caricare una batteria al Pb bisogna avere un alimentatore che generi una tensione costante di circa 14.7V - 15V (per accumulatori a 12V nominali)

Con limite di corrente pari a 1/20 della capacità della batteria: Ad esempio una batteria da 60Ah dovrà avere un limite di corrente di carica <=3A.

 

Se la batteria è molto scarica per il primo tratto di carica il carica batterie lavora a corrente costante; quando la carica è tale che la corrente  assume un valore minore al limite impostato, la carica prosegue a tensione costante. La corrente diminuisce progressivamente con il progredire della carica sino a che a carica completata si stamilizza ad un valore di circa 1/100 della capacità. Con questo valore la batteria può rimanere in carica a tempo indefinito perchè corrisponde alla compesazione delle perdite per autoscarica.

 

Quindi qualsiasi circuito che lavori nel modo descritto sopra è adatto.

Inserita:

Grazie sig. Livio la stimo moltissimo.

cerchero' uno schema e poi lo postero' per avere un parere.

buona serata.

Inserita:

e' meglio un circuito a impulsi o uno lineare?

ho anche visto dei circuiti con rele' .

Inserita:

questo schema potrebbe andar bene?carge_bat_auto.gif.de16dc65460b7b7b44f46d1d76500b27.gif

Inserita:

Scusami , ho sbagliato post .

Per lo schema , nel minuto che l'ho visto , mi pare a posto , ma aspettiamo qualche altro parere :thumb_yello:

Inserita:

Ci sono 2 limitazioni di corrente, entrambe fisse.

Su gi schemi di questo sito ho letto pareri discordanti; io non ho mai nemmeno provato a simulare uno di questi circuiti per cui non mi pronuncio.

Inserita:

  potrebbe andar bene questo?

 

Inserita:

qualcuno mi potrebbe aiutare

 

Inserita:

E' all'incirca come l'altro, regoli la tensione, ma la corrente è fissa.

Inserita:

potrebbe indicarmi uno schema con le caratteristiche da lei riportate , ne sarei molto grato.

Inserita:

Basta che lo schema preveda anche un potenziometro per impostare la soglia di corrente.

Ad esempio nell'ultimo schema Q2 comincia a condurre non appena la tensione ai capi di R4 supera all'incirca gli 0.7V. Essendo il valore del resistore pari a 0.22 ohm l'inizio della limitazione si avrà quando la corrente supera i 3.2A circa.

Usando un resitore da 0.47 ohm la limitazione avverrà apartire da una corrente di circa 1.5A.

Se si mette in parallelo a R4 un potenziometro da 1k con in serie 330 ohm (sono valori messi li "a naso"), poi si collega il resistore di base da 100 ohm al centrale del potenziometro si potrà variare la soglia di intervento tra 1.5 A e.....infinito.

Inserita:

Mi pare che R1 sia di valore troppo basso per far intervenire Q1 prima che la corrente nel LM diventi tropo elevata. Ho visto che il TIP42 può avere una tensione Vbe(ON) fino a 2V, il che vorrebbe dire 2A, che farebbero saltare il regolatore; R1 dovrebbe poi essere minimo da 5W.

Io ne metterei una da 10 Ohm, 1W.

Inserita:
26 minuti fa, rodolfok scrisse:

Mi pare che R1 sia di valore troppo basso per far intervenire Q1 prima che la corrente nel LM diventi tropo elevata. Ho visto che il TIP42 può avere una tensione Vbe(ON) fino a 2V

 

Devi guardare le curve; quella è una condizioon che si realizza solo con correnti di collettere nell'intorno dei 4 A.

Normalmente il transistor non conduce, quindi la corrente di collettore è intorno allo 0; in queste condizioni bastano circa 0.6V di Vbe per far iniziare a condurre il transistor. Sino ad oltre 3A di Ic la Vbe si mantiene entro 0.8V.

 

La misura dell'aumento della Vbe è un metodo consolidato per effettuare le protezioni dei transistor di potenza, in quelle più sofisiticat si misura anche il Dv/Dt per intervenir più rapidamente.

Inserita:

 il potenziometro da 1k  con la resistenza in serie da 330Ohm  lo metto con i due pin estremi in parallelo a R4 e collego il resistore R3 da 100Ohm al centrale del potenziometro.

il centrale del potenziometro lo collego tra Q2 ed R3?

potrei usare un trasformatore da 17 V ?

Inserita:
2 ore fa, Livio Orsini scrisse:

 

Devi guardare le curve; quella è una condizioon che si realizza solo con correnti di collettere nell'intorno dei 4 A.

Normalmente il transistor non conduce, quindi la corrente di collettore è intorno allo 0; in queste condizioni bastano circa 0.6V di Vbe per far iniziare a condurre il transistor. Sino ad oltre 3A di Ic la Vbe si mantiene entro 0.8V.

 

La misura dell'aumento della Vbe è un metodo consolidato per effettuare le protezioni dei transistor di potenza, in quelle più sofisiticat si misura anche il Dv/Dt per intervenir più rapidamente.

Ok, grazie.

Inserita:
3 ore fa, fransiscos scrisse:

il potenziometro................

 

Assolutamente no!

Scusa ma quali sono le tue conoscienze di elettronica circuitale?

colleghi il resistore da 330 ohm allo zero volt (massa), l'altro capo ad un estremo del potenziometro; l'altro estremo del potenziometro lo colleghi alla giunzione di R4, C4. Il centrale del potenziometro lo colleghi ai 2 resistori da 100 ohm che non saranno più collegate a R4.

R4 la porti da 0.22 a 0.47 ohm

In pratica si fa un partitore variabile della tensione che si forma ai capi di R4-

 

ATTENZIONE!

I dati sono spannometrici,non ho verificato ne tanto meno effetuato complicate analisi teoriche; ho messo li due dati desunti dalla pratica.

Quindi non c'è nessuna garanzia che funzioni al primo colpo. Anzi prima ti consiglio di mettere a punto e verificare il circuito così come è. Poi se funziona aggiungi la miglioria.

3 ore fa, fransiscos scrisse:

potrei usare un trasformatore da 17 V ?

 

Si puoi anche farlo, vorrà dire che i il tuo regolatore dovrà dissipare di più.

Inserita:

 le mie conoscenze risultano quelle di un diploma di 20 fa, non lavoro nel campo dell' elettronica ma faccio tutt'altro, tutto quello che so, molto poco, il resto vorrei conoscerlo con il vostro aiuto se e' possibile altrimenti pazienza.

le scuole purtroppo non insegnano gran che' a livello circuitale.

Inserita:
13 minuti fa, fransiscos scrisse:

le scuole purtroppo non insegnano gran che' a livello circuitale.

 

Mmm, le mie esperienze scolastiche, a livello di Istituto tecnico, risalgono ad circa 55 anni fa; però ricordo che ai tempi, sebbene i transistors fossero una cosa molto nuova, lo studio delle circuitazioni, con relativa metodologia di calcolo (almeno per i circuiti di base) erano uno dei punti di forza degli studi.

 

Purtroppo se non hai molta dimestichezza con circuiti e misure, rischi di impantanarti su questioni minime.

Piuttosto cerca, magari, un circuito in scatola di montaggio; è più facile che funzioni al primo colpo e può essere una buona base per riuscire a farsi "la mano".

Inserita:

Forse questo schizzo ti può aiutare a realizzare quanto suggerito da Livio. I calcoli, anche se spannometrici, sono corretti. Metti un bel dissipatore su Q1.

Ciao

Rodolfo

20180410_175545.jpg

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