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Frenare Un Motore


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Inserito: (modificato)

salve a tutti,sono nuovo del forum e quindi mi scuso in anticipo di eventuali miei movimenti errati!

Vi illustro il mio problema,premetto che sono un elettricista con un po' di esperienza su impianti a bordo macchina ma ultimamente mi occupo di impianti ospedalieri e quindi sono un po' arrugginito nel settore dell' automazione. Torniamo al problema: un mio amico che costruisce piccole macchine per movimento terra, si è inventato un banco rulli ma ha il problema di simulare la frenata! abbiamo valutato di applicare un motore asincrono trifase e creare una frenatura in corrente continua; siccome non ho mai realizzato una sistema del genere, ho un milione di dubbi! sapete consigliarmi in modo da illuminare le mie idee "confuse"?

grazie a tutti

Modificato: da datolo

Mirko Ceronti
Inserita:

Io lo ho realizzato circa una ventina d'anni fa, per testare gli azionamenti per motori a corrente continua o alternata.

La costante era che, calettato assialmente al motore sotto test, c'era un motore trifase con gli avvolgimenti collegati in parallelo, ed alimentato da un ponte monofase semicontrollato ad S.C.R. per regolare da 0 a Q.B. (Quanto Basta) il voltaggio in C.C. ai capi del motore-freno.

Ovviamente più Volt D.C. davo al motore freno, e più la coppia frenante si incrementava.

Questo mi permetteva di testare al banco i motori asserviti all'azionamento appena riparato, poichè sovente accadeva, che quando riparavo inverter o DC driver, questi al banco col motore "a vuoto", funzionavano, poi una volta re-installati sulla macchina (sotto carico quindi), emergevano i problemi, e per cui alla fine la riparazione mi toccava farla sul macchinario, in modo parecchio scomodo.

Quindi in definitiva, la Tua idea potrebbe non essere sbagliata, bisogna vedere poi applicativamente cosa ne esce.

Saluti

Mirko

Livio Orsini
Inserita:

Il sistema proposto da MIrko funziona, però se vuoi misure più precise dovresti usare un motore in cc, ad eccitazione separata, controllato da un ponte a 4 quadranti.

Con questo sistema metti il riferimento di velocità a zero e poi limiti la corrente ad un valore prestabilito. Nei motori in cc a campo separato, con corrente saturata, la Cm = k * Ia, dove k la siricava dal foglio tecnico del motore. In questo modo sai (quasi) esattamente quanti Nm o kgm di coppia sta dando il tuo motore in prova. Non è un vero e proprio dinamometro, perchè si commettono alcuni errori di misura dovuti alla costante di coppia che è un poco...variabile.

Però per una prova quantitativa va più che bene.

Mirko Ceronti
Inserita:

Quoto senz'altro Livio

Il mio era un marchingegno volto a creare una banale coppia resistente regolabile per caricare l'asse del motore asservito dall'azionamento in riparazione, e vedere come il controllo tachimetrico rimetteva in sella i giri di set point.

Chiaro che se Ti serve qualcosa di più fine, la soluzione di Livio è senza dubbio migliore.

Saluti

Mirko

  • 2 weeks later...
Inserita:

Datolo,

non puoi frenare in continuazione un motore trifase iniettando corrente continua!

L'energia dissipata finirebbe tutta sul rotore, che defungerebbe in breve tempo.

Ciao

Mario

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