dnmeza Inserita: 1 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2018 quel saldatore eroga 100 <-> 150 W e circa 200 A o piu, rimane sempre di fare una prova, I telarini delle api da melario o da nino, dove vanno posti i fogli di cera, hanno max una 10na circa di fili da circa 25 cm pari a 1,5 a 2,5 mt di fil di ferro come lunghezza, Da come la vedo io, anche se hai un saldatore istantaneo, dovrai regolare con un circuito a triac, la tensione primaria per avere al secondario la giusta corrente di riscaldamento, Quote Ovviamente vorrei usare l'uscita con maggiore tensione, al fine di ridurre al minimo l'intensità della corrente per ottenere la stessa potenza ricordati che hai una bassa resistenza del filo e piu alta è la tensione maggiore è la corrente Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 1 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2018 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 1 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2018 31 minuti fa, dnmeza scrisse: Da come la vedo io, anche se hai un saldatore istantaneo, dovrai regolare con un circuito a triac, la tensione primaria per avere al secondario la giusta corrente di riscaldamento Importante è sapere se il trasformatore riesce a scaldare il filo in tempo abbastanza breve , per il regolatore può andare anche un dimmer serio , se non riesce a modulare l'alimentazione dal grilletto (meglio un pedalino per liberare le mani ) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 1 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2018 il fil di ferro è molto fine sotto un millimetro, una volta tarata la ...... corrente (temperatura) basta un pulsante per eseguire la fusione, o meglio un temporeggiatore tipo luci scale pochi secondi, la cera (fogli) basta pochissimo perchè il filo penetri e si "saldi" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 1 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2018 E' probabile che la '' pistola '' non riesca a scaldarlo , dai dati che ho trovato e se non ho sbagliato conti , il filo da 0,45 INOX dovrebbe presentare 4,4 Ohm / m e pare che il filo misura 2m circa cioè 8,8 Ohm ; un po troppo alta per la tensione fornita dal trasformatore del saldatore . Comunque , una prova la può fare . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
guasto123 Inserita: 1 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2018 Anche io come piccolo hobby pratico apicoltura e utilizzo un caricabatteria da auto un pò vecchiotto che funziona ancora da dio e in pochi secondi fondo il foglio cereo sul telaino e sono apposto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 1 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 1 maggio 2018 con la teoria (calcoli) si puo arrivare vicino, con alcune prove, coadiuvate da una regolazione, sicuramente si arriva ad una soluzione, come ho scritto sul primo post.Trasf. 30 € regolatore >5 € Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Claudio La Porta Inserita: 3 maggio 2018 Autore Segnala Share Inserita: 3 maggio 2018 il 1/5/2018 at 15:19 , gabri-z scrisse: Intendi riscaldare UN filo alla volta ? E poi un altro e cosi via ? Si. Il filo è montato su un telaio di legno all'interno del quale, fissato sul filo, devo inserire il foglio cereo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Claudio La Porta Inserita: 3 maggio 2018 Autore Segnala Share Inserita: 3 maggio 2018 il 1/5/2018 at 21:38 , dnmeza scrisse: con la teoria (calcoli) si puo arrivare vicino, con alcune prove, coadiuvate da una regolazione, sicuramente si arriva ad una soluzione, come ho scritto sul primo post.Trasf. 30 € regolatore >5 € Bravo Dnmeza, hai cercato e trovato le informazioni relative al mio problema nei tuoi vari posto (che ho letto dopo aver postato anch'io delle foto poco fa...) Proprio per non spendere 35-40 € volevo sfruttare lìalimentatore ATX che è a casto zero e magari con un piccolo investimento, di tempo e 5-10 €, mi ritrovavo un alimentatore controllato in corrente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 3 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2018 non ti resta che eseguire delle prove : applica con due fili uno collegato al nero, l'altro con i 3,3 V arancio, poi con i 5 V rosso ed infine con i 12 V giallo, collegati alle estremità del fil di ferro e scoprirai l'arcano. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Claudio La Porta Inserita: 3 maggio 2018 Autore Segnala Share Inserita: 3 maggio 2018 il 1/5/2018 at 15:32 , ilguargua scrisse: Non so quale sia il tuo livello di preparazione in elettronica, comunque la modifica, ammesso che si riesca a farla e che funzioni, non è banale. Credo che sia principalmente coinvolto il PCB in verticale in alto a SX nella foto, se ci fai caso li arrivano (perlomeno a giudicare dai colori) i cavi di tutte le tensioni prodotte, probabilmente ci sarà un operazione con vari partitori resistivi. In teoria, se scolleghi i fili delle tensioni che non usi dal PCB principale e fornisci sugli stessi separatamente la tensione che la schedina si aspetta, potrebbe funzionare. Rimane valido il discorso sui condensatori elettrolitici sull'uscita, togli quelli che non usi o rischiano di esplodere. Ma, ribadisco, come ha già detto anche Livio, attenzione a ravanare dentro l'alimentatore, il lato alta tensione è pericoloso (e non isolato dalla rete). Ciao, Ale. Grazie Ale. Preparazione spero adeguata, nel senso che ho fatto circuiti stampati molti anni fa e creato piccoli circuiti (1980-85). Ecco i miei dubbi: 1) Dove prendo la tensione adeguata una volta scollegati i fili (più sottili quindi sicuramente solo di controllo) dal PCB? Ovviamente questi sono collegati all'uscita quindi dovrei mettere qualcosa in serie che livelli la tensione al valore prestabilito, giusto? Cosa si usa adesso? A mio tempo un diodo zener, ma vedo che ci sono degli stabilizzatori oggi. Essendo un ingresso di controllo di certo non ci dovrebbero essere problemi di dissipazione. 2) i condensatori sulle uscite da togliere: sicuramente sono quelli posti tra/sotto i fili delle uscite. Per identificarli suppongo sia sufficiente verificare su quali uscite sono collegati (che facilmente identifico dal colore del filo saldato sul circuito stampato). Una volta tolti però avrò ugualmente tensione in uscita, ma meno "filtrata", meno stabilizzata oltre che variabile visto che è questo che fa scattare la protezione, giusto? Non si sa mai che mi possano servire un domani per altre cose, quindi metterei lo stesso delle uscite. Tra l'atro una volta che colleghi un carico, la tensione dovrebbe allinearsi al valore nominale dell'uscita e far sballare le altre che non uso, nel caso. E comunque non mi preoccupa molto: anche se la tensione varia di un po' non userò di certo questo alimentatore per prove di laboratorio e al limite collego sempre un voltmetro per controllarla. 3) ci sono anche due uscite con cavi giallo/neri: ho misurato la tensione e hanno anche loro 12V, quindi li ho uniti a tutti gli altri gialli, ma adesso ho notato che sono saldati in una area separata da quella dove partono i cavi gialli... qualcuno sa dirmi cosa servivano e cosa farne? Grazie per i consigli e la pazienza! Ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ilguargua Inserita: 3 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2018 28 minuti fa, Claudio La Porta scrisse: 1) Dove prendo la tensione adeguata una volta scollegati i fili (più sottili quindi sicuramente solo di controllo) dal PCB? Per i 5V puoi usare il filo viola dei 5V standby, che sono sempre presenti (usa un trasformatore a parte, quello più piccolo), e da questi derivare con uno zener i 3.3V. Più difficile è ricavare i + e - 12V, qui occorrerebbe uno step-up per i 12V positivi ed un circuito basato sul TC962 per -12V. Poi ti occorrono 1 o 2 relè a più scambi per collegare le tensioni al momento giusto. E comunque occorre specificare che non è detto assolutamente che funzioni, il tutto potrebbe anche rilevarsi solo una grande perdita di tempo, è difficile fare una cosa del genere senza avere uno schema. Secondo me ti converrebbe provare con il saldatore istantaneo, lo trovi in ferramenta per meno di 20 euro, e sembra fatto apposta per quello che devi fare. Ciao, Ale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
dnmeza Inserita: 3 maggio 2018 Segnala Share Inserita: 3 maggio 2018 devi pensare che mio suocero (20 anni fa) scaldava un pezzo di ferro e fondeva i punti del foglio cerato sul fil di ferro, faceva quasi un quintale di miele quando l'annata era buona, quindi come propone @ilguargua anche il saldatore istantaneo andrebbe benissimo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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