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PLC Forum


Sostituzione fusibili con magnetotermico


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Riccardo Garofano
Inserito:

Buongiorno a tutti, ho questo dubbio: i miei hanno una casa degli anni 70 con linea elettrica così composta: contatore enel--> scatola con 2 fusibili 25A 500V --> salvavita --> rete casalinga. Posso sostituire la scatola portafusibili con un magnetotermico? Se sì, devo metterlo a monte del salvavita (ovvero dove sono ora i fusibili) o posso metterlo a valle (come avviene nelle case moderne con linee separate a 10 e 16 ampere)? Grazie, Riccardo


Inserita:

Direi proprio di si . pero devi descrivere meglio l impianto dove sono i fusibili e dove sta il differenziale ?

Inoltre devi  verifacare la sezione dei cavi dell' impianto in modo da dimensionare opportu a mente i mt.

Se riesci a mettere anche due foto é  meglio 

Inserita:

Ciao Riccardo Garofano, benvenuto.

Ferme restando le osservazioni di Giulio, aggiungo che normativamente puoi montare il magnetotermico a valle del differenziale se stanno entrambi nello stesso quadro. Ma, se si tratta di un differenziale puro è meglio mettere il magnetotermico a monte e il differenziale a valle, poiché il magnetotermico protegge se stesso e tutto ciò che c'è a valle da cortocircuito e sovraccarico, fenomeni da cui un differenziale puro non è in grado di autoproteggersi.

Matteo Mabesolani
Inserita:

Ciao e benvenuto sul forum, per poterti consigliare bene dovresti mettere due foto dell'impianto e spiegarti meglio. Quanto detto da @hfdax è verissimo, ma nel caso in cui separassi le linee tra 10 e 16 ampere bisogna fare diversamente. metti aulche foto che ti sapremo aiutare.

DavideDaSerra
Inserita:

Per il discorso 'magnetotermico prima o dopo' è indifferente se entrambi i dispositivi sono tarati per la stessa corrente massima (non meno di 6kA per quelli subito a valle del contatore), entrambi riescono a sorreggerle.

 

Per il discorso 'dove', io lascerei i fusibili (una protezione in più non guasta certo, magari mettendoli di tipo ritardato, ricordo che i fusibili solitamente hanno un potere di interruzione molto maggiore degli interruttori automatici) e metterei un magnetotermico-differenziale in appartamento (sempre da 25A) con a valle un 16A per le prese e un 10A per le luci (se il circuito luci non alimenta prese e hai le lampadime led, matti anche un 6A per le luci). Eventualmente valuterei la sostituzione dell'attuale salvavita vicino al contatore con uno di tipo 'selettivo' così in caso di guasto verso terra salta solo quello in casa ed eviti di fare le scale/andare in giardino per riallacciare, il salvavita vicino al contatore salterebbe quindi solo in caso di guasto al montante.

Inserita:
10 ore fa, DavideDaSerra scrisse:

Per il discorso 'magnetotermico prima o dopo' è indifferente se entrambi i dispositivi sono tarati per la stessa corrente massima (non meno di 6kA per quelli subito a valle del contatore), entrambi riescono a sorreggerle.

Un differenziale puro in grado di reggere 6KA?

Inserita:

Metterlo prima o metterlo dopo è sempre percorso dalla stessa corrente.

Il differenziale non apre per corto circuito, ma solo per differenza di correnti sulle fasi.

Il problema dovuto all'apertura con corrente di corto circuito è comunque risolto sempre dall'interruttore magnetotermico che apre per intervento magnetico. E' questo dispositivo che deve avere i contatti in grado di aprirsi con correnti di qualche kA, senza che i contatti si saldino.

 

Se metti il differenziale a monte, poi puoi mettere sotto lo stesso differenziale 2 o più MGT separando le linee.

Inserita:
2 ore fa, Livio Orsini scrisse:

Metterlo prima o metterlo dopo è sempre percorso dalla stessa corrente.

Livio, Nella maggior parte dei casi quello che dici è giusto. Ma la corrente è la stessa finché non capita un corto tra fase e neutro nel tratto compreso tra differenziale e magnetotermico. Normalmente accade a causa di un cedimento dell'isolante per surriscaldamento dovuto ad un cattivo contatto tra filo e morsetto se a poca distanza i due fili di fase e neutro si toccano. Un evento del genere manda in fumo il differenziale e rischia pure di innescare un incendio. Non capita di frequente ma capita. A me personalmente è successo di intervenire su guasti di questo tipo in più di un occasione.

L'importante è che il primo dispositivo di protezione che la corrente incontra a valle del GEM sia un magnetotermico o un fusibile. Poi a valle di questo vi puèò essere un differenziale puro che alimenta due o più magnetotermici purché la corrente nominale del differenziale  non sia inferiore a quella del magnetotermico a monte.

Inserita:
1 ora fa, hfdax scrisse:

Ma la corrente è la stessa finché non capita un corto tra fase e neutro nel tratto compreso tra differenziale e magnetotermico.

 

Premesso che se capita è dovuto esclusivamente ad un cablaggio..... "pedestre", ma questo inconveniente potrebbe benissimo capitare nel collegamento tra contatore e primo MGT.

Il contatore ha una termica da 63A e se il collegamento è abbastanza lungo da limitare la corrente si rischia una cottura progressiva dei cavi.

Quote

A me personalmente è successo di intervenire su guasti di questo tipo in più di un occasione.

 

Perbacco, ma dalle tue parti che elettrecisti operano?

Per riuscire a mandare in corto due fili di lunghezza <10cm ci sono solo 3 possibilità:

  1. hanno spellato il cavo almeno 5mm in più di quello che isola il porsetto.
  2. hanno usato una sezione di molto, ma molto, inferiore al necessario
  3. hanno usato cavo con isolante danneggiato.

In tutti e tre i casi l'autore del cablaggio andrebbe prima frustato sulla pubblica piazza, poi diffidato dall'avvicinarsi, minoito di frbice e giravite, e meno di 2 metri da qualsiasi dispositivo elettrico.

Però le norme permettono di non proteggere linee di lunghezza inferiore al metro, se ricordo bene ma potrei sbagliare la lunghezza. Questo perchè si assume che un cablaggio a regola d'arte per lunghezze minime non necessiti di protezione.

Ma anche se metti fusibili o MGT "attaccato" al contatore il problema che hai segnalato lo hai sempre e comunque.

La sicurezza assoluta non esiste nemmeno a livello centrali nucleari, si può solo avere la sicurezza ragionevole che deve essere rapprtata livello di rischio potenziale, più alto il rischio maggiori le misure di sicurezza

La soluzione ideale è mettere in ingresso un magneto termico differenziale, però bisogna poi analizzare come è costruito e collegato all'interno:smile:.

.

 

Pierluigi Borga
Inserita:

Sono sempre casi limite, ma con la giovane professionalità dilagante più frequenti. 

Infatti è sufficiente serrare poco le viti dei morsetti e magari pizzicarci sotto un pò di isolamento.

Poi su alcuni contatori si trovano perfino sezionatori con solo sgancio elettronico....

Ciao

Inserita:
3 minuti fa, Livio Orsini scrisse:

Perbacco, ma dalle tue parti che elettrecisti operano?

Di tutte le razze..letteralmente. Negli ultimi anni rumeni e albanesi sono i più gettonati ma ultimamente anche qualche cinese... ;) Quello che ho capito avendoci a che fare è che il modo di lavorare (oltre che le norme) nei loro paesi di provenienza sono, come dire,  "diverse" dalle nostre. Vi è pure da dire che molti elettricisti nostrani non è che lavorino granché meglio.

Ma tornando alll'argomento specifico nei 4 o 5 casi capitati a me il guasto si è verificato, a mio avviso, a causa di uno scarso contatto tra il morsetto e il filo con aumento della resistenza di contatto e relativa dissipazione termica che ha fatto surriscaldare il cavo. Riguardo al fatto che un cablaggio fatto come si deve riduce al minimo la possibilità sono d'accordo.

 

Inserita:

uno dei problemi del differenziale e' l'andata in corto tra spire del toroide. ne ho sostituito piu' di uno , praticamente un corto netto tra fase e neutro. se a monte non ci fosse un magnetotermico sarebbero guai seri.

Inserita:
49 minuti fa, ivano65 scrisse:

uno dei problemi del differenziale e' l'andata in corto tra spire del toroide.....

Ecco. Questa è una cosa che non sapevo, o meglio che non avevo mai considerato. Bello che anche dopo 30 anni di "carriera" abbia ancora qualcosa da imparare :thumb_yello:

Inserita:
3 ore fa, hfdax scrisse:

Quello che ho capito avendoci a che fare è che il modo di lavorare (oltre che le norme) nei loro paesi di provenienza sono, come dire,  "diverse" dalle nostre.

Come dire: <<L'importante è che si accenda la lampadina :thumbdown:>>

Inserita:
3 ore fa, ivano65 scrisse:

uno dei problemi del differenziale e' l'andata in corto tra spire del toroide. ne ho sostituito piu' di uno , praticamente un corto netto tra fase e neutro. se a monte non ci fosse un magnetotermico sarebbero guai seri.

 

Questa è la globalizzazione.:angry:

Per fare un corto tra fase e neutro significa fare bobine praticement senza isolante.

A meno che siano stati usati differenziali avente una corrente massima di molto superiore a quella di targa, ma in questo caso ne avrebbero tutte le ragioni.

Io ho solo esperienze di impianti industriali; problemi con i differenziali ne ho avuti ma mai di questo tipo. In genere danno problemi per i disturbi, armoniche e altre schifezze presenti sulle linee.

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