Carlo Albinoni Inserita: 16 giugno 2018 Segnala Inserita: 16 giugno 2018 7 ore fa, Giulio Ohm scrisse: Fino a quando la produzione non sarà 100% da fonti rinnovabili non mi sembra negativo, anzi. Ti faccio presente che siano tra i più grandi consumatori e importatori al mondo di metano, usato anche direttamente in ogni singola abitazione (che non è rinnovabile se non in minima parte). Siamo anche tra i più grandi consumatori e importatori al mondo di pellet e di legna da ardere (che non sono al 100% rinnovabili e sono una delle crescenti fonti di polveri sottili). Non è che consumando poca energia elettrica consumiamo poca energia tout court: semplicemente abbiamo spostato i consumi domestici dall'energia elettrica ai combustibili, in un modo esagerato che non ha eguali tra i paesi industrializzati. Viceversa, tra il mix elettrico italiano, la percentuale di rinnovabile è superiore alla media europea. Non è che mettendo un limite basso alla potenza elettrica prelevabile sposti i consumi su fonti più pulite, anzi...
Giulio Ohm Inserita: 16 giugno 2018 Segnala Inserita: 16 giugno 2018 A causa della limitazione a 3 kW non si riescono ad utilizzare in contemporanea più elettrodomestici energivori. E questo riduce il carico di picco a cui deve far fronte la rete elettrica. Ed al carico di picco si fa fronte con le centrali che inquinano e costano di più.
Carlo Albinoni Inserita: 16 giugno 2018 Segnala Inserita: 16 giugno 2018 32 minuti fa, Giulio Ohm scrisse: E questo riduce il carico di picco a cui deve far fronte la rete elettrica. Questo è un problema di rete. Quote Ed al carico di picco si fa fronte con le centrali che inquinano e costano di più. Continuiamo a essere tra i più grandi consumatori al mondo di metano e legna allora. In realtà, è chiaro a energetici e ambientali, che per un utilizzo sempre maggiore di fonti energetiche pulite e rinnovabili (non sono necessariamente la stessa cosa), bisogna spostare i consumi sul vettore elettrico, quanto meno allinearci alla media europea. Tutti gli usi "virtuosi" dell'energia elettrica (cottura a induzione, riscaldamento a pompa di calore, auto elettrica) sono oggi scoraggiati in Italia ma non in Europa, essendo l'Italia tutta sbilanciata verso il metano.
Giulio Ohm Inserita: 16 giugno 2018 Segnala Inserita: 16 giugno 2018 Giusto o sbagliato che sia, in Italia non produciano energia nucleare. Ed un carico più piatto riduce i costi di esercizio, a partire dalla produzione e fino alla distribuzione. Le ascìugatrici così tanto in voga, sono un puro lusso che il genere umano attualmente non può permettersi.
Carlo Albinoni Inserita: 16 giugno 2018 Segnala Inserita: 16 giugno 2018 1 minuto fa, Giulio Ohm scrisse: Ed un carico più piatto riduce i costi di esercizio, a partire dalla produzione e fino alla distribuzione. E chi ha detto che un carico più piatto si ottiene limitando la potenza massima prelevabile? Un carico più piatto lo ottieni con le reti e le installazioni smart, spostando i consumi di notte, eventualmente con accumuli, con i carichi modulabili. Uno dei metodi per appiattire le curve di carico è la ricarica dell'auto elettrica, che è un carico modulabile e interrompibile (anzi, volendo è un carico bidirezionale). Però con una rete dimensionata per soli 3 kW per abitazione, la ricarica non è impossibile ma è abbastanza problematica.
Giulio Ohm Inserita: 16 giugno 2018 Segnala Inserita: 16 giugno 2018 Però ammetterai che il 99% della popolazione vuole i gigamila kW in casa per accendere tutto insieme. Tanto pago io quindi posso fare quel che voglio no ?
Carlo Albinoni Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 11 minuti fa, Giulio Ohm scrisse: Però ammetterai che il 99% della popolazione vuole i gigamila kW in casa per accendere tutto insieme. Penso che ci si accontenterebbe non dei gigamila ma almeno la potenza tipica dei paesi leggermente un po' più elettrici di noi, per esempio un 6 kW. Che comunque è molto meno di quello che hanno in Germania o nei paesi nordici ove gli scarsi hanno solo 11 kW. Ma almeno permetterebbe il "lusso" di tecnologie del tutto comuni all'estero, come la cottura a induzione o la ricarica dell'auto elettrica, oppure il lusso di una stufettina elettrica in più alla vecchina senza accendere stufe a gas o a petrolio (sai, i vecchi hanno spesso freddo anche quando fa abbastanza caldo).
Giulio Ohm Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 Insomma stiamo rimanendo ognuno sulle proprie posizioni. 😕 Però Quote il "lusso" di tecnologie del tutto comuni all'estero, il fatto che alcuni consumi siano del tutto normali altrove non significa necessariamente che siano utilizzi virtuosi in loco, e tantomeno che lo sarebbero automaticamente quì da noi. Che un piano a induzione abbia un impatto ambientale inferiore ad un piano cottura a gas è vero se e solo se l'energia elettrica utilizzata è rinnovable o è un surplus al momento dell'utilizzo (leggi energia nucleare). Per il resto ritengo che confidare che l'uomo faccia un utilizzo intelligente dell'energia solo perchè "illuminato" sia una illusione.
DavideDaSerra Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 Altra cosa, mi spiegate cosa cambia, in termini di sicurezza, da questo a un auto-riarmo per il MTD? il principio è esattamente lo stesso, con l'unica differenza che il secondo è richiesto in impianti con salvavita unico.
DavideDaSerra Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 9 hours ago, Giulio Ohm said: Giusto o sbagliato che sia, in Italia non produciano energia nucleare. Ed un carico più piatto riduce i costi di esercizio, a partire dalla produzione e fino alla distribuzione. Le ascìugatrici così tanto in voga, sono un puro lusso che il genere umano attualmente non può permettersi. Il problema non è il nucleare, ne il parco centrali, che checchè se ne dica, in Europa è tra i più moderni. Anzi, un aumento della penetrazione elettrica non farebbe che bene considerando l'elevata produzione che viene 'buttata' (in un nodo critico come quello pugliese) ma comunque pagata da tutti in bolletta perchè manca capacità di trasporto. Se in Puglia potessero consumare più come domestico, questa corrente sprecata sarebbe meno (controllate i dati terna), adesso c'è energia solare buttata e acqua calda riscaldata con gas e/o gasolio, causando uno spreco di preziosa EE fotovoltaica e un aumento dell'inquinamento da prodotti di combustione.
Maurizio Colombi Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 3 ore fa, DavideDaSerra scrisse: il principio è esattamente lo stesso Non mi sembra! Il pin-up tira la cordicella per un paio di volte e poi si ferma, il "motorino per il riarmo" DOVREBBE sentire se c'è qualcosa che non va nell'impianto. 3 ore fa, DavideDaSerra scrisse: è richiesto in impianti con salvavita unico. E da quando?
click0 Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 14 ore fa, Giulio Ohm scrisse: Ed al carico di picco si fa fronte con le centrali che inquinano e costano di più. nel mercato elettrico italiano non è più vera questa affermazione il picco di consumi è sempre stato nelle fasce centrali della giornata e questo picco viene egregiamente soddisfatto dai 20Gw di capacita fotovoltaica. Le ore più "critiche" (dove il costo dell'energia è maggiore) sono diventate quelle serali e preserali, dove la capacita fotovoltaica è limitata 13 ore fa, Carlo Albinoni scrisse: Un carico più piatto lo ottieni con le reti e le installazioni smart, spostando i consumi di notte, eventualmente con accumuli, con i carichi modulabili. questo però richiederebbe una produzione quasi costante che non va minimamente d'accordo con la produzione da rinnovabile (quando c'è ne la usi, quando manca, spera di averne accumulata a sufficenza)sopratutto con quella italiana, basata in maggior parte, sul fotovoltaico 3 ore fa, DavideDaSerra scrisse: un aumento della penetrazione elettrica non farebbe che bene considerando l'elevata produzione che viene 'buttata' (in un nodo critico come quello pugliese) ma comunque pagata da tutti in bolletta perchè manca capacità di trasporto. Se in Puglia potessero consumare più come domestico, questa corrente sprecata sarebbe meno (controllate i dati terna). Il problema è il mancato trasporto dell'energia, non il mancato consumo si sono realizzati tanti impianti ma non si è minimamente posti il problema di far "muovere" l'energia in più i tempi per i nuovi elettrodotti, sono un tantino "lenti"
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