francsr Inserito: 9 giugno 2018 Segnala Inserito: 9 giugno 2018 Buongiorno, sono a richiedervi qualche consiglio su come impostare un quadro di cantiere, su un lavoro un po' particolare, almeno per quanto mi riguarda.. questo per cercare di evitare problemi burocratici che ho già riscontrato in passato.. descrivo brevemente i lavori....zona secondo il geometra soggetta a vincoli paesaggistici..borgo con strade strette e passaggi comunali il 50% dei lavori si svolgeranno nelle cantine, che sono nel piano interrato sottostrada, accessibili solo dall'esterno e sceso una strada comune, dall'ingresso dello stabile alle cantine ci saranno almeno 50mt passando dalla facciata e girando intorno allo stabile il 30% dei lavori si svolgeranno nell'appartamento al secondo piano (che però partendo dalle cantine seminterrate mi diventa il terzo) il rimanente dei lavori si svolgerà su un ponteggio che collegherà le cantine all'appartamento e sarà posato nel giardino della facciata posteriore (saranno circa 12mt in altezza) non accessibile dalla strada, e in cui ho già presente la palina di terra dell'impianto il contatore enel è sulla strada anteriore principale, nei pressi del portone da cui passeranno altri due condomini (non è un vero condominio, ma ci sono tre appartamenti) mi indicate secondo voi il metodo più facile per fare un'impianto di cantiere pratico ed a norma...le lavorazioni saranno basiche, ci sarà una betoniera e mola e poco più, niente montacarichi od attrezzature strane io ho ipotizzato ad oggi 1. allaccio quadro di cantiere nei pressi del contatore (che è comunque esterno e su una strada accessibile), non ho possibilità di piantare paline, porto 50mt di cavo volante posato per terra, giro dietro lo stabile e mi riallaccio ad un quadretto/presa interbloccata a cui attaccherò anche la terra (in questo modo ho alimentato un secondo quadretto comprensivo di terra da cui riparto con le prese di cantiere per i lavori in cantina), il cavo tutte le sere in teoria lo dovrei rimettere, è comunque plausibile perché è un cavo volante uso cantiere, in pratica una prolunga di 50mt senza terra...il vantaggio è che avrò il quadro entro 3mt dal contatore... 2. monto un mtd nei pressi dei contatori, ci alimento un cavo di 50mt per girare intorno alla casa e ci alimento il quadro di cantiere a cui allaccerò la terra direttamente nella zona cantine, essendo però posa fissa non so se posso lasciare il cavo appoggiato semplicemente per terra e proteggerlo meccanicamente vuol dire intubare 50mt di cavo e magari lo devo fissare in facciata, diventa complicato e costoso 3. come la 2 ma alimento una presa volante interbloccata (senza però la terra) con il cavo che posso mettere e levare la sera, appoggiato per terra.. 4. mi derivo dal quadretto appartamento al terzo piano e butto un cavo giù per la facciata posteriore (in teoria posso montare il quadretto nelle soffitte dove tanto c'è da lavorarci e ho già un'impianto completo di terra (in pratica mi allaccio dove posso nell'appartamento con il quadretto asc, butto giù un cavo in facciata, lo posso mettere vicino al ponte e vado a lavorare sia nelle cantine che nell'appartamento che sul ponteggio a forza di prolunghe), l'unico dubbio è se troverò i passaggi dal quadro appartamento alla soffitta e se è in regola come cosa (in pratica mi allaccio ad impianto esistente e lavoro con le prolunghe dove ne ho più necessità) 5. come la 4 ma metto il quadro asc vicino alle cantine, alla base del ponte dove ho anche la palina, ma ho 20mt di cavo in facciata derivato da una presa in soffitta (esempio scaldabagno) che rimane protetto dall'impianto di casa.. datemi qualche dritta perché sono dubbioso su come impostare la cosa, il tutto andrà registrato al suap di zona ed ho il geometra che insiste per fare la di.co di cantiere anche se mi complica parecchio i lavori e comunque dureranno 10 giorni..(a me basterebbe una presa bivalente funzionante..per fare i lavori..) ciao a tutti
hfdax Inserita: 12 giugno 2018 Segnala Inserita: 12 giugno 2018 In una situazione simile ho fatto qualcosa di simile al nr 4 con Di.Co e tutto il resto. Comunque se puoi cavartela con le prolunghe saresti a posto comunque. Tutto quello che c'è a valle della presa a spina non è soggetto ne alla 64-8 ne al 37-08.
francsr Inserita: 13 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 13 giugno 2018 Buongiorno hfdax con il tuo post mi rincuori assai... se posso normativamente derivarmi da una linea esistente (invece che dal contatore), fase-neutro-terra in questo caso li trovo al boiler elettrico a portata di mano nella soffitta (che ho visto è sotto un mt) oppure cercare un passaggio fino al quadro appartamento, ed in questo caso posso mettermi in parallelo alla linea che viene dai contatori ed avrò un quadretto indipendente, ma non sono sicuro di poterlo fisicamente fare. La di.co la imposto solamente sul quadretto asc che dichiarerò installato nelle soffitte e derivato da linee esistenti, da li in poi cavo fg7 (o quel che trovo...) ed a forza di prolunghe arrivo alle cantine, passando dalla facciata posteriore, al limite le fascetto al ponte che non ciondolino...il ponteggio lo posso collegare alla solita palina di terra dell'impianto che è comunque nel giardino posteriore ad occhio è anche la soluzione meno costosa per me..l'unico dubbio rimane quello detto all'inizio...ovvero posso attaccare un quadro asc su linea esistente già protetta da altro mtd? (al limite e per assurdo posso eliminare l'interruttore nel quadro appartamento e mandare a dritto la linea fino al quadro asc, manometto un quadro esistente per il tempo dei lavori) un'altra assurdità è tutto questo lavoro elettrico per attaccare due spine per qualche giorno...ma sono cose necessarie per la burocrazia.. ciao aspetto altri commenti
hfdax Inserita: 13 giugno 2018 Segnala Inserita: 13 giugno 2018 Ma se vai di prolunghe perché non usare direttamente una qualsiasi presa a muro dell'impianto esistente? Forse perché non ha la Dichiarazione di conformità? Nel mio caso la necessità di installare un quadretto temporaneo collegato direttamente al contatore era dovuta al fatto che l'impianto esistente era vecchio e non aveva la DiCo. Il responsabile dei lavori, per non correre rischi ha voluto che l'impianto "di cantiere" avesse la DiCo. e quindi ho dovuto fare un impiantino costituito giusto da un quadretto con 2 prese protette per gli utensili degli operai e fare una dichiarazione di conformità solo per quello.
francsr Inserita: 15 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 15 giugno 2018 Buongiorno hfdax l'impianto esistente dell'appartamento non lo conosco, non ho visto di.co, ma so che sarà vecchio di 10anni poco più, e quindi dovrebbe esser "abbastanza" a norma, visivamente ha un bel quadretto ed una terra piantata in giardino, il problema è nato soltanto perché il geometra che segue i lavori mi ha chiesto "impianto di cantiere a norma" , l'impianto minimo che ho in testa sarà proprio un quadretto asc ed una palina al ponte (che poi è lo standard per i cantieri piccoli che seguo io...), sarò costretto a lavorare con prolunghe data proprio la conformazione del cantiere stesso...in pratica a me serve solo il foglio della di.co per la burocrazia, mi interessa comunque fare un' impianto "considerabile" a norma, e se mi dici che mi posso derivare da una linea esistente senza problemi (magari primo verifico la sezione dei fili perché non sono sicuro di poterne ripassarne dal quadretto appartamento...) dormo più tranquillo..trallaltro pensandoci sopra se mi derivo dalla linea scaldabagno della soffitta (che ho visto ha un suo mt nel quadretto) potrebbe funzionare anche la soluzione 5, così ho il quadro a portata di mano ed equivale come soluzione alla 4...perdo selettività ma non credo mi interessi ed ho il vantaggio di avere il quadro asc nelle cantine...(anche solo per farlo vedere a chi verrà a controllare..se lo lascio in soffitta sembrerebbe meno a norma...)...
Elettroplc Inserita: 15 giugno 2018 Segnala Inserita: 15 giugno 2018 E' bene ricordare che le sezione minime delle prolunghe e' di 2.5mm2.cavo neoprene.
hfdax Inserita: 15 giugno 2018 Segnala Inserita: 15 giugno 2018 Si anche io ho usato del cavo H07. Ma se devi scendere da solaio alle cantine col cavo che alimenta il quadro ti consiglio di usare almeno un 4mm2 per tenere bassa la cdt. anche in considerazione del fatto che poi agli utensili ci arrivi con prolunghe piuttosto lunghe (scusa il gioco di parole .
ilsolitario Inserita: 15 giugno 2018 Segnala Inserita: 15 giugno 2018 Salve.. da noi purtroppo per le ristrutturazioni anche se l'impianto è buono vogliono che l'impianto esistente sia scollegato per evitare pericoli durante le lavorazioni quindi il quadro di cantiere lo allaccio accanto al centralino escludendolo ,verifichiamo l'impianto di terra e alleghiamo il valore nella dico di cantiere.. se invece ti allacci in esterno meglio il cavo intubato e collegato al ponteggio o facciata.. verifica che il quadro di cantiere abbia la sua dico..
francsr Inserita: 17 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 17 giugno 2018 Buongiorno a tutti... il lavoro sarà effettuato in gran parte nelle cantine, e l'appartamento continuerà ad essere abitato..non posso scollegarlo...i lavori elettrici saranno minimi, tutto questo post è nato dalla necessità che io fornisca una di.co di cantiere, nella realtà pratica potrei attaccarmi benissimo alla bivalente dell'impianto esistente senza ulteriori quadretti, i carichi saranno al massimo di 2kw e di uso discontinuo...le prolunghe saranno sicuramente di 3g2,5 (mi sa che ho solo quelle, spina blu cee e relativi adattatori...) dovrebbe esserci una ventina di mt di calata in facciata ed un 2,5 mi dovrebbe bastare (e spero ci sia una linea 2,5mm anche per lo scaldabagno...) la cdt sarà minima su 30mt di linea totale dal quadro principale alle cantine passando dalla facciata... se rileggete il primo post la soluzione ideale per me sarebbe la 4 o meglio ancora visivamente la 5, basta che sii sicuro di potermi derivare da linea esistente... (normalmente parto dai contatori, ma se vi riesce di immaginare quello che ho descritto sopra, vedrete che devo fare troppa strada per esser una soluzione pratica..ed economica) qualcun altro mi conferma la mia idea? sulla di.co ci scriverò "linea quadro di cantiere asc derivata e compatibile con impianto esistente, eseguita previo verifica sezioni e protezioni esistenti" perderò forse eventuale selettività, ma non sarà un problema...l'importante è che sarò in regola...spero commentate gente, luglio si avvicina..e qualsiasi altra soluzione è benvenuta ciao PS faccio un'esempio banale che equivale al mio lavoro...per la ristrutturazione di un bagnetto al 5o piano abitato, come si imposta un quadro di cantiere? non credo ci sia nessuno che riparte dai contatori con una linea adeguata, si riallaccerà di sicuro all'impianto esistente, con di.co o senza, non potrà staccare corrente all'appartamento, e per far depositare la di.co di cantiere al geometra di turno, dovrebbe bastare una dicitura come ho scritto io sussopra...voi come fate? scusate se son prolisso...mi piace scrivere
Maurizio Colombi Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 41 minuti fa, francsr scrisse: .per la ristrutturazione di un bagnetto al 5o piano abitato E ti chiedono un quadro di cantiere?
francsr Inserita: 17 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 17 giugno 2018 Buonasera Maurizio... l'esempio del bagnetto è solo un'esempio..il lavoro attuale sarà un altro di sistemazione cantine (massetti e pavimenti), installazione caldaia (dall'appartamento sarà spostata in cantina, finiture varie e modifica impianto elettrico) ma difatto anche se i lavori saranno minimi, c'è un'ingegnere che ha fatto calcolo canna fumaria, geometra che segue i lavori e le "belle arti" che vogliono camino bello, pos, pimus e quantaltro si possa immaginare...ivi compreso dichiarazione di conformità elettrica del cantiere...l'utilità è solo sulla carta, anche se capisco che tutti si debba mangiare..tutto dipende dalla ddl, avvolte per lavori simili o più complicati non ho mai fatto niente...basta cambiare geometra o ddl ed avvolte essendo la ditta principale del cantiere, non posso neanche rifiutarmi di fare la di.co o dirgli che non serve a niente..passerei da sprovveduto con il cliente
Maurizio Colombi Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 Una volta che hai predisposto il collegamento del quadro (o della presa, o della batteria di prese, o di quello che ritieni utile predisporre) alla fornitura elettrica (contatore) e dimensionato la protezione, in base al tratto di linea (superiore ai tre metri) che va fino al quadretto, rilasci dichiarazione di conformità di quanto realizzato ed hai soddisfatto le richieste. Se è presente un morsetto di terra "condominiale" ci colleghi la terra, se non è presente nelle vicinanze lo devi trovare e ci devi collegare la terra del quadretto. Fatti consegnare la dichiarazione di conformità del quadro; dopo il quadro saranno "cavoli" dell'impresa edile. Se a qualcuno non va bene, queste sono le possibilità che puoi mettere in atto.
francsr Inserita: 17 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 17 giugno 2018 Ri-Buonasera Maurizio... il problema mi nasce proprio dalle conformazione del cantiere....se rileggi tra le righe il primo post ho: contatori enel esterni sulla strada principale anteriore asfaltata e con marciapiede, palina di terra buona (che non è condominiale ma del singolo appartamento dove ci saranno i lavori) nel giardino retrostante lo stabile e quindi o buco l'appartamento al piano terra e le scale nel mezzo (scherzo!!) o faccio tutto il giro dello stabile, e qui sorge il problema che dovrei canalizzare il cavo in quanto accessibile facilmente (avendo la terra dietro casa, vicino alle cantine dove si farà i lavori, non posso dichiarare "a norma" il quadretto entro 3mt dai contatori..)....se mi è concesso burocraticamente derivarmi da una linea esistente in soffitta come discusso con hdfax (dove ho già fase neutro terra dell'impianto esistente) è tutto più facile ed economico..son solo un dubbio che si possa fare burocraticamente per poi rilasciare la di.co..
Maurizio Colombi Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 9 minuti fa, francsr scrisse: son solo un dubbio che si possa fare burocraticamente per poi rilasciare la di.co.. Se quella linea rimane adeguatamente protetta all'origine, non vedo il perchè non debba essere possibile! Vedo molto più "strambo" il fatto della terra non collegata con le restanti terre della palazzina.
francsr Inserita: 17 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 17 giugno 2018 Ri-Ri-Buonasera Maurizio... Se mi derivo da una linea già protetta da un mtd (impianto visivamente in buone condizioni che già presumo a norma e completo di di.co) perdo la selettività del mio quadretto asc di cantiere (non mi comporta niente nella realtà pratica) ed in teoria potrei attaccarmi direttamente alla prima presa che trovo, se non fosse per quel foglietto che devo fare come di.co di cantiere...però anche te mi pare mi confermi che non ci sono regole scritte sulla necessità di ripartire dai contatori con un quadro di cantiere.. il fatto è che ho trovato fisicamente la palina piantata nel giardino del retro (ovviamente passante con una forassite ciondoloni in facciata...), è solo una in quanto da quello che so, su tre appartamenti è l'unico con l'impianto rifatto nuovo, gli altri due appartamenti sono vecchi con impianti originali, fiscalmente sono tre unità immobiliari e non un condominio vero e proprio anche se hanno le scale interne in comune
hfdax Inserita: 17 giugno 2018 Segnala Inserita: 17 giugno 2018 il 15/6/2018 at 07:56 , francsr scrisse: il geometra che segue i lavori mi ha chiesto "impianto di cantiere a norma" Ok ma è lui a stabilire le norme? Se prendi corrente da una presa dell'appartamento tramite la spina non devi rilasciare (secondo il DM 37-08) alcuna dico. Diverso è se ti allacci all'impianto partendo da quadro o da una cassetta. La richiesta del quadro di cantiere in questo caso è o pretestuosa, o dovuta ad ignoranza di chi te la fa. Quando hai a che fare con gli imbecilli c'è poco da fare. La pretesa di un quadro di cantiere in un caso del genere merita un impianto come quelli che hai descritto al punto 1 che un vero e proprio quadro di cantiere a tutti gli effetti.. Con ll cavo protetto per bene in corrugato pesante e il primo quadro con le protezioni montato in armadietto metallico chiuso a chiave (perché all'aperto e sulla strada)IP 66. Lavoro naturalmente da quotare come si deve. Le altre soluzioni più semplici ed economiche di cui abbiamo parlato non si possono considerare "quadro di cantiere". Se lo vogliono a tutti i costi, perdiana, che lo paghino! Io quando ho a che fare con quei personaggi lì faccio così. 😀 e se non accettano perché costa troppo rifiuto il lavoro e tanti saluti. E non è capitato una volta sola! PS: Scusa ma nel seminterrato in cui devi lavorare non ci sono delle prese elettriche? Un quadro delle cantine a cui collegarsi?
francsr Inserita: 17 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 17 giugno 2018 buonaseradinuovo la cantina attuale è servita da una forassite che vien dalle soffitte parallela a quella che porta la terra ciondoloni in facciata (a dir la verità ora è fascettata ai tubi di scarico), sarà infatti previsto la sistemazione elettrica dei locali che ad oggi sono uno spettacolo estetico.... muro e pavimento a sassi...di 150 anni fa...e zero impianti, soltanto una lampada ciondoloni..il discorso della di.co è proprio per la ddl che ho trovato...tecnicamente mi basterebbe una presa, su richiesta devo fornire di.co e ci sarà un ponteggio da attaccar alla terra, il lavoro è comunque già fissato (io non mi aspettavo troppe complicazioni) e quindi devo ipotizzare la soluzione più indolore....la soluzione 1 non serve a nessuno, tantomeno al committente (che comunque ha già scelto ddl e ditte esecutrici) diventa impegnativa e fuoriluogo (lavori dureranno relativamente pochi giorni e non ci sono rischi elettrici rilevanti...ovvero non è un cantiere in mezzo alla mota con betoniere gru ed operai disadatti..) devo cercar di soddisfare la richiesta della ddl ed al momento, la soluzione 4 mi pare la meglio, come già detto qualche riga fa...la 5 quella che preferirei...vi pare plausibile quello che ho scritto prima da inserire nelle note della di.co ""linea quadro di cantiere asc derivata e compatibile con impianto esistente, eseguita previo verifica sezioni e protezioni esistenti"", cosa che poi cercherò di fare realmente.....trallaltro credo che tutte queste richieste siano dovute alle abitudini della ddl ed anche alla corposa pratica edilizia che hanno presentato per il recupero fiscale...non ci vedo niente di male da un certo punto di vista anche se mi complica un po' le cose... un bagnetto da rifare con geometra fiscale non è mai capitato a nessuno?? trallaltro devo ancora ipotizzare a chi spetta la registrazione al suap, visto che sono io la ditta principale in gioco...la ddl mi ha detto che spetta a me, e poi rimetto il bollettino al cliente, però devo ancora verificare...altrove di solito è il geometra che registra tutta la burocrazia e poi rimette i conti...un problema per volta ciao e buonanotte
hfdax Inserita: 18 giugno 2018 Segnala Inserita: 18 giugno 2018 Come ho detto in precedenza: 9 ore fa, hfdax scrisse: Se prendi corrente da una presa dell'appartamento tramite la spina non devi rilasciare (secondo il DM 37-08) alcuna dico. Diverso è se ti allacci all'impianto partendo da quadro o da una cassetta Perciò tu fai come hai detto e rilascia la dico. Non è propriamente conforme nel senso che non si può considerare un vero e proprio quadro di cantiere, ma dal punto di vista della sicurezza sei a posto. Comunque non credo proprio che verranno a farti le pulci e comunque nel peggiore dei casi avresti fatto più del dovuto.
francsr Inserita: 18 giugno 2018 Autore Segnala Inserita: 18 giugno 2018 Buongiorno, siete tutti mattinieri...! ad oggi la direzione attuale sarà quella discussa finora...mi allaccio il quadretto asc dove trovo la linea più grossa in soffitta (magari cercherò qualche scatola), butto giù un cavo in facciata fino alle cantine con una tripla cee in fondo, la uso per tutti i lavori...attacco il ponte alla solita palina di terra dell'appartamento, emetto di.co di cantiere uso temporaneo con la scritta "compatibile impianto etc...", la consegno alla ddl e gli chiedo se la registra digitalmente lui (sennò aprirò un altro post per chiedere come tempo fa..), lavoro tranquillo e sereno in attesa dei controlli...
Omega Impianti Inserita: 1 aprile 2021 Segnala Inserita: 1 aprile 2021 Buongiorno, ho un dubbio che la conversazione in oggetto non è riuscita a togliermi del tutto: per l'impianto di terra di cantiere, con allaccio contatore proprio, per lavori in un edificio esistente, devo creare un impianto di terra ad hoc o posso utilizzare la terra già esistente (effettuando poi una nuova misura di terra ad impianto elettrico di cantiere collegato) ? In quest'ultimo caso, lo posso fare anche se non esiste una Di.Co. dell'impianto esistente? Grazie
hfdax Inserita: 1 aprile 2021 Segnala Inserita: 1 aprile 2021 Ciao Omega. Certo, puoi allacciarti all'impianto di terra esistente. Nessuna norma obbliga a mettere un impianto di terra separato dedicato al'impianto di cantiere, anzi semmai è l'opposto perché esistono dei vincoli per cui due impianti di terra separati devono stare ad una distanza minima l'uno dall'altro. È per questo che un condominio deve avere un impianto di terra condominiale a cui si allacciano tutti i singoli impianti degli appartamenti e non possono avere ciascuno un proprio impianto di terra separato.
Maurizio Colombi Inserita: 1 aprile 2021 Segnala Inserita: 1 aprile 2021 Mi dispiace, ma il regolamento di PLCForum che avresti dovuto leggere all'atto dell'iscrizione, vieta espressamente di accodarsi alle discussioni. Specialmente a quelle ferme da parecchio tempo! Per favore riproponi il tuo quesito aprendo una nuova discussione. DISCUSSIONE CHIUSA
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