poiuy2 Inserito: 15 aprile 2012 Segnala Share Inserito: 15 aprile 2012 Buongiorno. Ho recuperato un convertitore di Frequenza rotante con dati di Targa: ingresso 380V/220Vc.a 50Hz -17A ;uscita 72Vc.a. 200Hz - 32A , costruttore ElettroRava Torino , serviva per alimentare macchinari in officina meccanica . Mi servirebbero delle notizie di tipo teorico e costruttivo per un suo reimpiego . Luca. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
rguaresc Inserita: 16 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 16 aprile 2012 [i]notizie di tipo teorico e costruttivo per un suo reimpiego.[/i] Mi sembra difficile pensare a un reimpiego. Gli utensili elettrici portatili devono avere un rapporto potenza/peso alto e questo si puo' ottenere con motori elettrici veloci. Attualmente sono motori a spazzole in corrente alternata che durano poco o a batteria. Quel convertitore era stato costruito per alimentare dei motori asincroni veloci per utensili portatili da impiegare in fabbrica. A200 Hz un motore asincrono a 2 poli puo' fare quasi 12000 giri/min da cui il buon rapporto potenza/peso. Oggi con un gruppo trasformatore+inverter si otterrebbero i 72 V / 200 Hz in modo piu' conveniente. L'unico vantaggio del tuo convertitore e' che la tensione nasce gia' sinusoidale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mario Maggi Inserita: 24 aprile 2012 Segnala Share Inserita: 24 aprile 2012 Un altro vantaggio di quel convertitore rotante e' la sua sovraccaricabilita', ben superiore a quella di un inverter, per cui e' pensabile collegare piu' motori piccoli, dove uno puo' trovarsi anche in fase di avviamento. Ciao Mario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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