ceschino Inserita: 24 agosto 2018 Segnala Inserita: 24 agosto 2018 Norma Italiana Data Pubblicazione CEI 0-21 2016-07 Pag. 38 7.4.6.1 Protezione del cavo di collegamento Conformemente alla definizione di cavo di collegamento, la protezione di tale cavo contro le sovracorrenti è di responsabilità dell’Utente, mentre la protezione contro le sovracorrenti dell’impianto di rete a monte del punto di connessione, incluso il contatore, è di responsabilità del Distributore. Salvo cavi di collegamento posati nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio, la protezione contro sovraccarico può essere svolta dai dispositivi posti a valle del medesimo cavo (DG, ovvero DGL, in numero non superiore a tre)(25). La protezione contro il cortocircuito del cavo di collegamento può essere omessa se sono verificate contemporaneamente le condizioni di cui all’art. 473.2.2.1 della Norma CEI 64-8; in particolare, il cavo di collegamento: deve avere una lunghezza non superiore a 3 m; deve essere installato in modo da ridurre al minimo il rischio di cortocircuito; non deve essere posto in vicinanza di materiale combustibile né in impianti situati in luoghi a maggior rischio in caso di incendio o con pericolo di esplosione. In alternativa a questa soluzione, le caratteristiche del cavo devono essere coordinate con quelle dell’interruttore automatico del contatore (qualora tale dispositivo sia presente)(26), secondo quanto previsto dall’art. 434.3.2 della Norma CEI 64-8. 26 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- (25) Nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio il DG/DGL deve essere quindi installato subito a valle del contatore (cavo di collegamento di lunghezza trascurabile). (26) Si ricorda che i requisiti della sezione 434.3.2 della Norma CEI 64-8 potrebbero non essere soddisfatti in presenza dei gruppi di misura di tipo elettronico e che il Distributore può adeguare i propri gruppi di misura in conseguenza di innovazioni tecnologiche e normative. In particolare, previa comunicazione, il Distributore potrebbe sostituire l’interruttore automatico in un contatore esistente con altro dispositivo atto alla limitazione di potenza prelevata. NORMA TECNICA CEI 0-21:2016-07 L’art. 434.3.2 della Norma CEI 64-8. a pag.138-139, che non riporto per brevità (ma che ognuno può leggerlo) è inerente all'integrale di Joule ed al coordinamento con l'interruttore automatico. Ora il punto è: ho dei dubbi? Voglio stare tranquillo e salvaguardare me stesso e l'utente da eventuali interpretazioni errate? Voglio aggiungere una protezione supplementare? BENE! 😉 Aggiungiamo questo interruttore. Trattasi di appena 15-20 euro ed il tempo perso a interpretare nonché i dubbi non fugati costano molto in più.😉 Detto questo voglio precisare, per chi legge, che quanto detto finora è dettato dalle mie conoscenze personali e vanno prese come tali per cui chiunque non sia sicuro di suo si regoli di conseguenza. Saluto cordialmente
ceschino Inserita: 24 agosto 2018 Segnala Inserita: 24 agosto 2018 NORMA TECNICA CEI 0-21:2016-07 7.4.7 Protezione contro i contatti indiretti e sezionamento Il cavo di collegamento deve far parte di una conduttura che non presenti masse. Giusto una breve parentesi di cosa dice la norma cei 0-21, pag. 39. Quindi il differenziale..... Saluto nuovamente con cordialità.
Microchip1967 Inserita: 24 agosto 2018 Segnala Inserita: 24 agosto 2018 11 ore fa, DavideDaSerra scrisse: Un po' è lo stesso discorso dei salvavita classe A venduti marcati come AC. Sai che gli AC sono solo degli A rimarchiati cos'è, una fantanorma???? sono completamente diversi internamente E' presente un circuito elettronico in grado di rilevare l'eventuale presenza di una corrente unidirezionale pulsante Personalmente ho eliminato il tipo AC da qualche anno Anzi, a dire la verità adesso come adesso dovresti sempre piu' guardare al tipo B, visto l'incremento dell'uso degli inverter anche in abito domestico
DavideDaSerra Inserita: 24 agosto 2018 Segnala Inserita: 24 agosto 2018 3 hours ago, Microchip1967 said: cos'è, una fantanorma???? sono completamente diversi internamente E' presente un circuito elettronico in grado di rilevare l'eventuale presenza di una corrente unidirezionale pulsante Personalmente ho eliminato il tipo AC da qualche anno Anzi, a dire la verità adesso come adesso dovresti sempre piu' guardare al tipo B, visto l'incremento dell'uso degli inverter anche in abito domestico Alcuni marchi, per ottimizzare la produzione, vendono per AC salvavita che in realtà sono A, semplicemente 'declassati'.
hfdax Inserita: 24 agosto 2018 Segnala Inserita: 24 agosto 2018 3 ore fa, DavideDaSerra scrisse: Alcuni marchi, per ottimizzare la produzione, vendono per AC salvavita che in realtà sono A, semplicemente 'declassati'. Quindi dei classe A reali che costano come dei classe C? Slurp! Puoi indicare qualche modello?
hfdax Inserita: 24 agosto 2018 Segnala Inserita: 24 agosto 2018 7 ore fa, Microchip1967 scrisse: Anzi, a dire la verità adesso come adesso dovresti sempre piu' guardare al tipo B, visto l'incremento dell'uso degli inverter anche in abito domestico Concorderei, non fosse per il fatto che attualmente i classe B in commercio per comprarli devi fare il mutuo. Inoltre quelli disponibili da noi sono per lo più quadripolari a quanto ho visto.
ivano65 Inserita: 24 agosto 2018 Segnala Inserita: 24 agosto 2018 attualmente il tipo B ha un costo talmente alto che puo' essere installato solo in ambiente aziendale a monte delle macchine trifasi con inverter. cio' vorrebbe dire che tutte le linee alimentanti macchine dovrebbero averlo a monte, MA....visto il costo anche qui vengono tranquillamente usati i tipi A e in parte AC . il tipo B e' specificatamente indicato dai produttori per macchine aventi inverter alimentati in trifase. per gli ambienti domestici i costruttori raccomandano ormai il tipo F che ha un costo leggermente superiore al tipo A ma che interviene anche per correnti di dispersione ad alta frequenza fino a 1Khz. oltre che essere insensibile ai disturbi di tipo impulsivo ( scariche atmosferiche) COMUNQUE tornando al post in essere : il magnetotermico subito dopo il contatore E' OBBLIGATORIO. se l'ente viene chiamato per un guasto al contatore e non lo trova , spesso interrompe la fornitura. ( l'ho visto minacciare a uno a cui un fulmine aveva distrutto il contatore, quando sono arrivati l'elettricista lo aveva tolto per andare a comprarne uno( era disintegrato anche lui). ha dovuto faticare non poco per convincerli che era presente e lo aveva tolto lui in quanto non piu' utilizzabile. OCCORRE UNA PRECISAZIONE: l'ente puo' tranquillamente fornire contatori con sezionatore telecomandato al posto del magnetotermico, da qui l'obbligo del sottocontatore ( leggere le regole di connessione alla rete BT di enel distribuzione per rendersene conto) gli altri fornitori praticamente hanno le stesse regole. QUI https://www.elettricomagazine.it/2016/03/25/guida-rapida-interruttori-differenziali-tipo-b-2a-parte/ una delucidazione sui differenziali tipo B
ceschino Inserita: 25 agosto 2018 Segnala Inserita: 25 agosto 2018 2 ore fa, ivano65 scrisse: COMUNQUE tornando al post in essere : il magnetotermico subito dopo il contatore E' OBBLIGATORIO. Lo ripeto: vogliamo installarlo per una sicurezza maggiore dato il costo non eccessivo, perché ci fa comodo, per qualsiasi altro motivo...vada, sono d'accordo. Ma non lo sono per quanto concerne l'obbligatorietà tassativa e sistematica dello stesso perché non è quello che leggo nelle norme CEI perlomeno non lo è sempre. A tal proposito e senza voler urtare la sensibilità di nessuno, invito a riguardare con attenzione, oltre alle precedenti citazioni, anche il punto 473 e successivi della 64-8 alle pag. 158-159-160. Poi ragazzi...anche io generalmente li installo, a maggior ragione perché spesso a valle del contatore si derivano più DGL quindi diventa una scelta obbligata. Ma se sono impossibilitato per problemi di spazio (sempre se si tratta di ambiente ordinario e sono soddisfatte le condizione di cui sopra), piuttosto che buttarlo dentro a casaccio con i contatti scoperti, come mi è capitato di vedere, preferisco ometterlo (ripeto sempre se soddisfatte le condizioni citate in precedenza). 2 ore fa, ivano65 scrisse: l'ente puo' tranquillamente fornire contatori con sezionatore telecomandato al posto del magnetotermico Ovvio che la presenza del magnetotermico sia una delle prerogative fondamentali e qualora il fornitore dovesse sostituirlo con altro di diverse caratteristiche dovrebbe darne comunicazione all'utente.
Maurizio Colombi Inserita: 25 agosto 2018 Segnala Inserita: 25 agosto 2018 5 ore fa, ceschino scrisse: qualora il fornitore dovesse sostituirlo con altro di diverse caratteristiche dovrebbe darne comunicazione all'utente. E per quale motivo?
hfdax Inserita: 25 agosto 2018 Segnala Inserita: 25 agosto 2018 5 ore fa, Maurizio Colombi scrisse: E per quale motivo? Credo che Ceschino si riferisca all'articolo 7.4.6.1 della CEI 0-21 che ha citato in un precedente post.
Fabiusca Inserita: 1 settembre 2018 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Alla fine ragazzi ho pesato di installare lo stesso un differenziale in zona contattore con un magnetotermico differenziale selettivo da 25A.... nell’abitazione invece: sezionatore da (25A) differenziale (generale luce) differenziale (generale prese) differenziale (16A)
Elettroplc Inserita: 2 settembre 2018 Segnala Inserita: 2 settembre 2018 Durante la fase lavori posa un MT + Diff a valle del GE .terminta questa fase...sposta il diff entro il centralino. Diff tipo A id 0.03A 40A.
Carlo Albinoni Inserita: 2 settembre 2018 Segnala Inserita: 2 settembre 2018 il 24/8/2018 at 00:08 , DavideDaSerra scrisse: Sai che gli AC sono solo degli A rimarchiati, ma se è richiesto un classe A devi installare un dispositivo marchiato A. I Alcune volte sì, altre no. Chi può dirlo? Come gli MCB 6000 A declassati 4500 A...
Elettroplc Inserita: 2 settembre 2018 Segnala Inserita: 2 settembre 2018 Forse quelli a microcontrollore
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