Elettroplc Inserito: 1 settembre 2018 Segnala Inserito: 1 settembre 2018 E' da tempo che mi chiedo come puo' reagire una unita' clima con una alimentazione elettrica con valori difformi dal nominale a 230vac; esempio 190 vac o 200vac. L'inverter richiede piu' corrente per colmare il calo di tensione? La macchina promuove meno efficienza?qualcuno ha dei dati rilevati su casi reali? Un clima monofase puo' lavorare con 190vac invece di 230 nominali?apro questo topic per avere contezza di questo aspetto pratico forse un po alienato.saluti.
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Perché in guasti/problemi? Comunque letta 5 volte in un ora la tensione anomala un inverter va in protezione per sovratensione. Un on off a volte parte e a volte no.
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Abbiamo i moderatori più veloci del mondo 🙃
Alessio Menditto Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Si 😎 Peccato sono cattivo arrogante e maleducato.
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 1 minuto fa, Alessio Menditto scrisse: Si 😎 Peccato sono cattivo arrogante e maleducato. Ma hai anche dei difetti... 😂
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 49 minuti fa, Elettroplc scrisse: L'inverter richiede piu' corrente per colmare il calo di tensione? La macchina promuove meno efficienza?qualcuno ha dei dati rilevati su casi reali? Ogni inverter è dotato di modulo psc/pfc in uscita dal reattore prima dell’ingresso a ipm,segnalerà anomalia,è il suo lavoro. Sinceramente non ho mai provato di proposito a fare una cosa del genere,ho sempre tentato di ripararli non di rovinarli. La tua domanda forse andrebbe nel settore elettronica,per sapere come si comportano tutti gli elettrodomestici dotati di pcb in questa situazione,tv lavapiatti,lavatrici ecc.
Elettroplc Inserita: 1 settembre 2018 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Riformulo il concetto: se un modulo clima monofase e' alimentato costantemente a 200 volt AC dalla rete anziche' a 230VAC ...il suo rendimento puo' essere modificato in negativo? A mio avviso l'inverter richiede piu' corrente alla rete.
Elettroplc Inserita: 1 settembre 2018 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Non conosco la tensione limite inferiore che manda in protezione la macchina: ho sentito parlare di 170vac come tensione di riferimento che causa errore e blocco macchina.
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Se la tensione viene accettata dalla pcb no,non viene modificato nulla in quanto viene trasformata in dc,corrente continua e poi inviata al compressore.
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 170v va in blocco sicuro. Dalla casa escono con funzionamento 220v 50 hz +o- 10%. A 170v potrebbe funzionare un 60hz ma non so,il mio settore è la climatizzazione,non l’elettronica,aspetta qualcun altro 🙂
Livio Orsini Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 37 minuti fa, Elettroplc scrisse: A mio avviso l'inverter richiede piu' corrente alla rete. Premesso che c'è sempre un limite di tensione minima e massima, percui superando queste soglie l'inverter va in protezione e segnala l'allarme. Piccola descrizione semplificata del funzionamento di un inverter. La tensione di rete viene raddrizzata e livellata da un abatteria di condensatori che costituiscono il così detto"DC bus". Il modulatere PWM taglia questa continua a "fettine" di larghezza variabile in modo da ricreare una sonusoide di frequenza ed ampiezza variabile. Se non c'è controllo vettoriale c'è una proporzione diretta tra tensione e freqeunza; ad esempio se si hanno 230 V a 50Hz, a 25 Hz la tensione sarà di 115 V. La massima tensione che potrà generare l'inverter sarà comunque leggermente inferiore alla tensione di ingresso. Pertanto se la tensione di rete scende a 190 V, l'inverter non potrà dare più di 190 V. Conseguenza di un calo di rete. Se il motore è previsto per una tensione nominale di 230 v a 50 Hz, visto che la tensione massima fornita dall'inverter sarà solo 190 V sino a 41 Hz circa il motore lavorerà a coppia costante, oltre dovendo lavorare con tensioni via via inferiori lavorerà a potenza costante. Il calo di tensione di rete non comporta un maggior assorbimento di corrente, almeno per quanto riguarda il motore. Il motore lavorerà a potenza costante ed essendo la tensione costante anche la corrente sarà pressochè costante. Come ho premesso questa è una descrizione semplificata e banalizzata nei concetti
click0 Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 un apparecchio andrebbe alimentato a "max -10%" della tensione nominale su un inverter... dipende da che condizionatore inverter (ho schede di macchine che riportano minimo 90 volt lato corrente alternata) la macchina sicuramente assorbira più corrente ma la corrente potrebbe venire mantenuta a livelli accettabili per il funzionamento dell'impianto (con un calo di "fresco")
Elettroplc Inserita: 1 settembre 2018 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Si, vero ..il motore riceve pot costante ma l'inverter dalla rete assorbe di piu'.
Darlington Inserita: 1 settembre 2018 Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Non è uno switching, probabilmente per compensare il calo di giri dato dalla tensione bassa aumenterà la frequenza, quindi avrai maggiore assorbimento dato però dal fatto che il motore viene alimentato più a lungo nel tempo
Elettroplc Inserita: 1 settembre 2018 Autore Segnala Inserita: 1 settembre 2018 Sarebbe interessanre eseguire delle misure sul campo in caso di anomalie rete.
Livio Orsini Inserita: 2 settembre 2018 Segnala Inserita: 2 settembre 2018 21 ore fa, Darlington scrisse: Non è uno switching, probabilmente per compensare il calo di giri dato dalla tensione bassa aumenterà la frequenza Errato! In un motore in c.a. la velocità è esclusivamente proprozionale alla frequenza della tensione di alimentazione, a meno delle piccole variazioni di scorrimento se il motore è un asincrono. Una tensione inferiore non produce una riduzione di giri, ma solo una perdita di coppia. Se il motore fosse accoppiato ad un ventilatore potrebbe ridursi la velocità perchè riducendo la velocità la richiesta di coppia del ventilatore è inferiore; questo è il motivo per cui si possono usare dei dimmer per variare la velocità di moto ventilatori anche se il motore è un asincrono. Nel caso di un motocompressore la perdita di coppia del motore o è ininfluente perchè la coppia ridotta è ancora suffciente a muovere il compressore, oppure il motore stalla. 22 ore fa, Elettroplc scrisse: Si, vero ..il motore riceve pot costante ma l'inverter dalla rete assorbe di piu'. No, almeno per la parte di corrente che eroga al motore. Se il carico meccanico non varia la corrente assorbita dal motore è costante, indipendentemente dalla tensione di alimentazione. Se il valore di tensione è tale che il valore di corrente è inferiore al valore che richederebbe quel carico il motore stalla. Nel caso di inverter entra in funzione la soglia limite di corrente che blocca l'inverter stesso.
Alessio Menditto Inserita: 2 settembre 2018 Segnala Inserita: 2 settembre 2018 Aggiungo anche, non dimentichiamolo, che all’avvio il compressore fa uno sforzo tremendo per partire, il gas gli da molto da fare, cioè qui stiamo parlando di un motore che deve partire sotto un grande carico, non è che parte a vuoto. Non so se c’entra col vostro ragionamento ma non bisogna sottovalutare questo dettaglio.
Livio Orsini Inserita: 2 settembre 2018 Segnala Inserita: 2 settembre 2018 46 minuti fa, Alessio Menditto scrisse: Non so se c’entra col vostro ragionamento ma non bisogna sottovalutare questo dettaglio. C'entra, eccome se c'entra. Se le cose son fatte bene il motore partirà in rampa e non a 50Hz. Partendo in rampa si ha un assorbimento più graduale di corrente inoltre, essendo la freqeunza molto al di sotto dei 50 Hz, non risente della tensione di rete inferiore al valore nominale. Sempre se le cose sono state fatte per bene, l'inverter ha 2 limiti di corrente: il limite istantaneo massimo ed il limite continativo massimo. In genere gli inverters sono in grado di erogare 1.5 volte la corrente massima continuativa per un tempo breve, tra 10" e 30". Questo margine di sovra corrente permette alla macchina di spuntare più agevolmente. Gli effetti di della tensione di rete sotto i limiti si fanno sentire sopra i 40Hz, anche a frqeunze un poco inferiori se la tensione scende sotto i 190 V, però deve intervenire l'allarme per limite inferiore di tensione, con relativo blocco dell'inverter.
Alessio Menditto Inserita: 2 settembre 2018 Segnala Inserita: 2 settembre 2018 Livio cosa vuol dire partire in rampa?
Elettroplc Inserita: 2 settembre 2018 Autore Segnala Inserita: 2 settembre 2018 Rimane il fatto che sarebbe interessante eseguire una prova sul campo con 190/200VAC e poi a 230VAC..
Livio Orsini Inserita: 3 settembre 2018 Segnala Inserita: 3 settembre 2018 18 ore fa, Alessio Menditto scrisse: Livio cosa vuol dire partire in rampa? Detto in modo semplificato. Se hai un motore collegato direttamente alla rete, quando parte essendo alimentato a 50 Hz si porta quasi istantaneamente alla velocità di targa e allo spunto assorbe anche 8 volte la corrente nominale. Ci sono alcuni metodi per evitare o ridurre questa sovracorrente; i più diffusi si basano sulla riduzione della tensione di alimentazione ("Y"-"D", induttanze/resistenze in serie, soft start con SCR o Triac). Usando un inverter il motore parte con freqeunza prossima allo zero e tensione ridotta, poi la tensione e la freqeunza crescono in modo proporzionale sino ad arrivare al massimo. In questo modo l'assorbimento di corrente non supera, o supera di poco, il valore di targa. Questa modalità si dice "avviamento in rampa (di velocità).
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