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Chiarimento carico su interrutto unipolare/bipolare


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Inserito:

Buongiorno,  ieri durante una riparazione mi sono imbattuto su un interruttore unipolare da 10A che comandava una fase che alimentava un condizionatore, la signora in questione sentendo l'interruttore spesso bollente (giustamente direi) in seguito all’utilizzo del CDZ mi ha chiamato per controllare, al momento le avevo messo un bipolare 16A  al posto dell’interrrutte per sostituire momentaneamente l’interruttore in vista dell’effettivo lavoro di sistemazione dell’impianto CDZ.

La questione nasce quando il mio capo sostiene che visto che nel bipolare era collegata solo la fase (quindi lavorava solo un contatto dei due previsti dal bipolare) era meglio fare un ponticello che andava a far lavorare anche il secondo contatto del bipolare (quello usato per il neutro per essere espliciti) in modo tale che lavorasse meglio e che la potenza si suddividesse sui due contatti, io ribadivo che bastava farlo lavorare su un contatto avendo solo la fase da interrompere che tanto l’intensita che arriva al contatto era la medesima e non sarebbe cambiato nulla.

Potete per cortesia chiarirmi la questione?

Grazie.


Inserita:

Il tuo capo ha ragione: la corrente circolante si suddivide in parti (quasi) eguali sui due contatti. Il quasi  è perchè le resitenze di contatto non possono essere identiche, quindi, teoricamente, le correnti sono differenti; nella pratica si possono considerare eguali. Questa circuitazione è simile al parallelo di 2 conduttori per aumentarne la portata di corrente ammissibile.

C'è però un momento in cui lavora sola un contatto: durante la fase di apertura e chiusura ci sarà sempre un contatto che apre un poco prima e chiude un poco dopo. Queste differenze sono dell'ordine di qualche ms, però ci sono.

Più spesso si usa mettere in serie i 2 contatti, specialmente se il carico è prevalentemente induttivo; questa circuitazione migliora la vita dei contatti se sono soggetti a manovre freqeunti.

Inserita:

Ottima soluzione:peccato che genera archi di corrente all'apertura peggio di prima. Di che marca si tratta di questo interruttore? Un tempo I vecchi e gloriosi magic bticino portavano realmente 16A.ora non piu'. Sono gli archi che logorando i contatti. 

Un cdz... Lavora a regime con circa 5A.

Inserita:

Grazie per entrambe le risposte anche se una credo sia l’opposta dell’altra ma le prenderò in considerazione entrambi, comunque i frutti in questione sono della serie Magic 

Inserita:
5 ore fa, Geminus19 scrisse:

era meglio fare un ponticello che andava a far lavorare anche il secondo contatto del bipolare (quello usato per il neutro per essere espliciti)

Così se è un 1P+N la protezione magnetotermica andava a farsi benedire,trasformandosi in un sezionatore.

Inserita:

Sto parlando di interruttore da 10A e bipolare da 16A da frutto non modulare e soprattutto non magnetotrmico.

Inserita:

Vorrei fare una precisazione che potrebbe sfuggire a qualcuno.

I ponticelli da fare sono 2, uno a monte a uno a valle.

Facendo solo uno dei due naturalmente non si ottiene il risultato desiderato.

 

ciao

 

 

Matteo Mabesolani
Inserita:

Personalmente se si trattasse di un magnetotermico da quadro e devo sezionare solo la fase metterei un magnetotermico unipolare, qualora non la avessi disponibile sul momento metterei temporaneamente un magnetotermico 1P+N collegando solo il contatto protetto con la fase e lasciando diretto il neutro (ovviamente se il neutro è facilmente interrompibile provvederei a sezionare anch'esso). Per quanto riguarda gli interruttori da frutto bipolari 0-1 farei la stessa cosa: fase sezionata e neutro diretto, ovviamente l'ideale è sezionare i due poli.

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