del_user_238595 Inserito: 18 settembre 2018 Segnala Inserito: 18 settembre 2018 Buonasera a tutti Ho lavorato su un'imbarcazione nella quale ho trovato dei fusibili VAC per la protezione delle linee dei tre caricabatterie che in realtà sono VDC, sospetto che la loro scelta sia derivata dal fatto che di 22x58 da 63A in DC siano difficili da reperire. Vorrei farvi due domande visto che i miei studi di elettrotecnica sono un po' impolverati... che affidabilità può avere un fusibile VAC in un impianto VDC? C'è il rischio che la soglia di intervento si discosti di parecchio? Per quanto riguarda i portafusibili, trattandosi quindi di contatti, è solo marketing quando producono dei portafusibili VDC (destinati al fotovoltaico tra l'altro dai bassi amperaggi, 32A che sono nulla nella nautica), oppure c'è una reale differenza tra un portafusibile VAC e uno VDC? Vista la meccanica di costruzione di un portafusibile per me, magari sbaglio, si potrebbe adottare un normale portafusibile VAC purché si utilizzino dei fusibili VDC in impianti in continua, sbaglio? Grazie edit: mi sono appena imbattuto in un fusibile 22x58 con caratteristiche VAC e VDC... 🤔 Ampere Range (A) 12 ... 135 A Size per Standard 22x58 Speed/Characteristic gR I.R. AC (IEC) 160 kA I.R. AC (UL) 200 kA I.R. DC (UL) 50 kA Rated voltage AC (IEC) 690 V Rated voltage AC (UL) 700 V Rated voltage DC (UL) 500 V
Darlington Inserita: 18 settembre 2018 Segnala Inserita: 18 settembre 2018 Ad un fusibile non gliene frega niente se è AC, DC, 2 o 200V, guarda solo la corrente che gli passa attraverso e l'effetto Joule che essa genera. La tensione massima riguarda la capacità di interruzione, per capirci se usassi un fusibile lamellare per auto con la 230V, in caso di corto l'arco voltaico che si genera potrebbe mantenere chiuso il circuito per qualche istante in più essendoci solo l'aria a fare da dielettrico e nessun dispositivo di spegnimento dell'arco, motivo per cui li danno massimo per 32VDC: quella è la massima tensione a cui il produttore ti garantisce il corretto intervento. Però se fosse da 10A, facendoci scorrere più di 10A lui aprirebbe lo stesso . Come puoi vedere anche nelle caratteristiche da te postate, la differenza tra AC e DC riguarda solo il potere di interruzione, mentre la corrente di intervento rimane invariata.
del_user_238595 Inserita: 19 settembre 2018 Autore Segnala Inserita: 19 settembre 2018 Capito e chiaro, però ho letto in giro che fusibili progettati VAC hanno difficoltà ad interrompere un circuito VDC... quindi mi è sorto il dubbio 🤔
del_user_237282 Inserita: 19 settembre 2018 Segnala Inserita: 19 settembre 2018 Quote però ho letto in giro che fusibili progettati VAC hanno difficoltà ad interrompere un circuito VDC Succede perché la corrente alternata "passa" per lo zero, mentre la continua no. E' un problema comune anche ai magnetotermici (anche se l'utilizzo in continua di un magnetotermico è ben più raro)
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