omandar Inserito: 3 ottobre 2018 Segnala Share Inserito: 3 ottobre 2018 Tempo fa, indagando sul perché la ventola dell'impianto di climatizzazione di un'auto aveva smesso di funzionare, ho scoperto che la ventola in sé non aveva problemi e che si era invece guastato il circuito di regolazione della velocità, il quale a quanto ho capito agisce applicando una resistenza più o meno intensa a monte del motore così da alimentarlo con tensioni inferiori ai 12 volt nominali. Il regolatore stesso, di conseguenza, può scaldarsi anche parecchio, tanto è vero che non solo è montato in modo da essere costantemente investito dal flusso di aria ma è anche dotato di un vistoso dissipatore in alluminio, con tanto di alette di raffreddamento. Presumo quindi sia totalmente sbagliata la sensazione che si possa risparmiare energia mantenendo la ventola a velocità basse, perché di fatto si ottiene solo un... dirottamento: invece di essere convertita in rotazione nel motore, l'energia viene convertita in calore e viene pertanto in ogni caso consumata. Mi è allora venuta una curiosità... tecnica, che spero qualche frequentatore del forum potrà soddisfare: è davvero solo questo il modo in cui si può regolare la velocità di un motore elettrico? Non è possibile far sì che alla minor velocità del motore corrisponda anche, in proporzione, un minor consumo di energia? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 3 ottobre 2018 Dipende dal tipo motore; comunque praticamente tutti i motori elettrici se ben controllati hanno consumi proporzionali al carico ed alla velocità Nel caso particolare di un motore in continua con spazzole se si usa la tecnica della regolazione di velocità tramite PWM riducendo la velocità si riduce anche la potenza elettrica dissipata dal motore, mentre la potenza elettrica dissipata dal rgolatore rimane costante e decisamente minore. Usando invece resistori in serie e regolatori analogici continui la potenza totale dissipata rimane costante al variare della velocità; quello che non dissipa il motore lo dissipa il regolatore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
omandar Inserita: 4 ottobre 2018 Autore Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2018 Ringrazio per la risposta. Presumo quindi che il "metodo" basato sui resistori, a quanto pare assai usato per le ventole degli impianti di climatizzazione automobilistici, sia più economico degli altri dal punto di vista di progettazione e costruzione. :] O forse c'è qualche possibile altra ragione, più... nobile? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 4 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2018 1 ora fa, omandar scrisse: O forse c'è qualche possibile altra ragione, più... nobile? Forse vale il '' quello che non c'è , non si rompe '' . Secondo me , è più facile ottenere un resistore affidabile che un driver elettronico con lo stesso grado di affidabilità . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Semplice 1 Inserita: 4 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 4 ottobre 2018 Ciao gabri-z Concordo !!! Le nostre auto sono già zeppe di elettronica. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 5 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 5 ottobre 2018 13 ore fa, omandar scrisse: O forse c'è qualche possibile altra ragione, più... nobile? No. Con questo tipo di regolazione è sufficiente un commutatore e 4 resistori per avere 5 velocità differenti. Sistema semplice ed abbastanza affidabile, semprechè progettato e costruito a dovere. Piccolo aneddoto personale. Nel 2001 acquistati una Ford Focus Statio Wagon, nella versione top di gamma. Le mie auto sono semrpe rimessate in garage; solo quando sono in vcanza capita che debbano stare all'aperto. Al secondo anno di uso di questa autovetura mi capitò di andare in vacanza in Sardegna e mi beccai l'ultima settimana estremamente piovosa; scoprii così che questo modello soffriva di un difetto di origine che faceva infiltrare acqua nell'abitacolo dalla presa d'aria del ventilatore. Decisi di cambiare auto e costruttore. Il giorno della consegna dell'usato e del ritiro del nuovo scoprii che il ventilatore funzionava solo alla massima velocità. Notare che l'auto aveva meno di2 anni e aveva percorso meno di 30.000 km: praticamente nuova. Per mia curiosità dopo mi informai comunque su questo difetto e mi venne confermato che era una tipica conseguenza di quelle infiltrazioni d'acqua. L'acqua andava a bagnare il commutatore rovinandone i contatti. Morale. Anche un dispositivo, teoricamente molto affidabile, può essere reso inaffidabile da una cattiva progettazione di sistema. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
omandar Inserita: 5 ottobre 2018 Autore Segnala Share Inserita: 5 ottobre 2018 Come dire, in altre parole, che "funzionante" e "ben progettato" sono concetti potenzialmente assai diversi. 🙂 Per non parlare del discreto paradosso insito nell'enfasi con cui a volte le case automobilistiche annunciano "innovazioni ecologiche" capaci risparmiare quantitativi di energia inferiori agli sprechi sistematicamente prodotti da ventole che consumano il massimo anche quando, per la stragrande maggioranza del tempo, vanno al minimo o quasi. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
omaccio Inserita: 6 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 6 ottobre 2018 ...e comunque stai parlando di poche decine di watt su una macchina che ne ha installati come minimo 40 kW! Se volessimo davvero risparmiare dovremmo concepire la mobilità individuale in modo diverso. Nella mia azienda sono parcheggiati 4 suv e da 30 anni i rispettivi proprietari viaggiano soli... magari se si fossero mossi con una smart i soldi risparmiati potevano investirli in una macchina da tenere al garage da tirare fuori solo la domenica!!! E in questa sede non oso aprire il coperchio della pentola dell'inquinamento!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 7 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 7 ottobre 2018 13 ore fa, omaccio scrisse: ...e comunque stai parlando di poche decine di watt su una macchina che ne ha installati come minimo 40 kW! Se volessimo davvero risparmiare dovremmo concepire la mobilità individuale in modo diverso. Nella mia azienda sono parcheggiati 4 suv e da 30 anni i rispettivi proprietari viaggiano soli... magari se si fossero mossi con una smart i soldi risparmiati potevano investirli in una macchina da tenere al garage da tirare fuori solo la domenica!!! E in questa sede non oso aprire il coperchio della pentola dell'inquinamento!!! è proprio vero, per muovere una persona dobbiamo muovere 20 Q.li di macchina e di conseguenza inquiniamo e consumiamo il doppio... Ma in questo mondo si vive d'immagine, se non hai il SUV sei un operaiaccio disperato, se non vesti firmato sei uno sf... chissà cosa pensano di me che giro con un Passat che ha 418.000Km 🤔 🤗 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 7 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 7 ottobre 2018 7 minuti fa, Mauro Dalseno scrisse: chissà cosa pensano di me che giro con un Passat che ha 418.000Km 🤔 🤗 Pensano che sei un ...... extra comunitario. 13 ore fa, omaccio scrisse: E in questa sede non oso aprire il coperchio della pentola dell'inquinamento!!! La mobilità individuale è stata una grandissima conquista di libertà. Come per tutte le libertà passato il primo stadio di "ubriacatura" si dovrebbe seriamente riflettere sui costi e benfici. Se ci fosse un trasporto pubbico efficiente ed economico si potrebbe convincere la maggior parte della gente a scegliere "spintaneamente" il trasporto pubblico. Purtroppo nella quasi totalità del nostro paese si vorrebbe che la gente lasciasse a casa l'auto senza offrirgli una valida alternativa. Quando vivevo a milano, oltre 45 anni fa, non avevo bisogno dell'auto per recarmi al lavoro ed anche per muovermi in città. Tornato ad abitare nel paese nativo, circa 40 km a nord di Milano, sino a che ho lavorato a Milano, ho usato i mezzi pubblici perchè, seppur con qualche scomodità, avevo la convenienza: durante il viaggio potevo leggere o conversare, i pericoli di incidenti erano ridottissimi rispetto all'auto, il tempo di percorrenza totale era di poco superiore, avevo un treno ogni 30' circa e non avevo problemi di parcheggio. Ora che sono in pensione, quindi senza grossi problemi di orari e tempo, se voglio recarmi da casa mia al capoluogo (Varese) distante meno di 10 km la scelta dell'auto è quasi obbligatoria. Se usassimo il treno io e mia moglie spenderemmo di più di quanto ci costa il viaggio in auto mobile compreso il parcheggio per un apio d'ore. Non solo, poi per spostarci dalla stazione appena un poco fuori dal centro città, dovremmo usare un autobus pubblico; frequenza delle corse bassissima, costi elevati e scomodità elevata. L'attuale amministrazione, con la scusa di scoraggiare l'uso delle autovetture in città, ha tolto tutti i parcheggi liberi (tra l'altro in modo contrario alla legge che fissa un rapporto ben preciso tra parcheggi liberi ed a pagamento). Non ha provveduto a creare parcheggi esterni collegati da autobus e non ne ha nemmeno previsti er un prossimo futuro. Questa è una situazione comune a quasi tutta la nazione. E' inutile assume re provvedimenti atti a scoraggiare la mobilità individuale se contemporaneamente non si offre una valida alternativa al cittadino. Anch'io ho scritto un OT per cui ora mi autosanziono. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 7 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 7 ottobre 2018 10 minuti fa, Livio Orsini scrisse: Pensano che sei un ...... extra comunitario. Guarda che offendi i miei connazionali , credo di essere l'unico che guida una macchina sotto la classe della PASSAT . Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
omandar Inserita: 7 ottobre 2018 Autore Segnala Share Inserita: 7 ottobre 2018 Beh, il fatto di spostarsi, magari da soli, su veicoli molto più grandi e pesanti dello stretto necessario è indubbiamente per molti versi paradossale. Però in concetto di "necessità" è inevitabilmente soggettivo. Se dovessimo, ad es., interpretarlo alla maniera di tanti nostri nonni e bisnonni... Per guardare i programmi tv, per dire, è "necessario" avere uno schermo da N pollici? Non ne basterebbe anche uno da N-1? Presa una qualsiasi automobile, non esiste proprio un'altra vettura, magari meno accessoriata o grande o potente, capace di fare oggettivamente lo stesso servizio di trasporto? La verità è che ormai, piaccia o meno, tantissimi "consumi" e fatturati (E posti di lavoro, redditi...) sono generati e mantenuti PROPRIO dalle cose superflue che vengono comprate e adoperate (magari pure poco) dalle persone. O no? :] Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 7 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 7 ottobre 2018 3 ore fa, gabri-z scrisse: Guarda che offendi i miei connazionali , I tuoi connazionali ( almeno che mi sia sbagliato sul tuo paese di origine) sono comunitari. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
gabri-z Inserita: 7 ottobre 2018 Segnala Share Inserita: 7 ottobre 2018 Si , ma la regola vige da quando è il mondo Sarà qualche cromosoma romano ? Oppure solo umano ? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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