ETR Inserito: 3 settembre 2012 Segnala Inserito: 3 settembre 2012 Deve essere il periodo giusto : dovrei approntare un alimentazione ad 80 V DC da 20 A (misura cautelativa per effettuare alcune prove) da una linea monofase (il trifase non l'abbiamo a disposizione) per degli azionamenti BSH. Predisposta la serie di tre alimentatori switching da 27 V, la cosa è risultata impossibile per via dell'auto protezione per sovratensione, di due alimentatori su tre (la soluzione era stata avvallata anche dal costruttore, ma ovviamente non ne aveva tenuto conto). Ora mi si prospettano due soluzioni : classico ponte condensatore, poco raffinato, ma definito sufficiente anche dal costruttore dell'azionamento (previo corretto dimensionamento), oppure, per reciclare i tre alimentatori swithing da 20 A, di isolarli tutti e tre tra di loro e non collegare le masse (perché sono poi loro che "ingannano" i riferimenti logici delle elettroniche e fanno scattare le protezioni di limitazione). Però questa soluzione non mi aggrada, pur pensando di proteggere gli oggetti con un ulteriore protezione contro il contatto diretto. Inoltre anche il loro fissaggio meccanico mi sarebbe al quanto difficoltoso, senza garantire un fissaggio alla carcassa (che ovviamente è a terra). Altri costruttori di switching hanno soluzioni direttamente ad 80 V da monofase, ma al massimo da 10 A e il loro utilizzo mi triplica almeno il costo del pacchetto di alimentazione. Qualcuno ha avuto a che fare ed ha trovato una soluzione al problema ? Ciao e grazie
Livio Orsini Inserita: 4 settembre 2012 Segnala Inserita: 4 settembre 2012 Per BSH intendi Bosch e Siemens Elettrodomestic? Io eviterei la serie dei 3 alimentatori isolandoli da massa; come minimo corri il rischio di avere molti più disturbi ed anche più "potenti". Se ci sono problemi di costo, ma anche se non ci sono, la soluzione più affidabile e meno costosa è il classico trasformatore-ponte trifase seguito da condensatore. Per fare un lavoro ben fatto vista la tensione in gioco, sarebbe da limitare la corrente di carica con resisistore di potenza cortocircuitato da temporizzatore. Se i convertitori degli azionamenti sono almeno decenti, l'alimentazione non stabilizzata non deve influenzare le loro prestazioni.
ETR Inserita: 4 settembre 2012 Autore Segnala Inserita: 4 settembre 2012 Ciao Livio e grazie per il consiglio. Il vizio di abbreviare ... BSH = brushless Il circuito finale prevederebbe anche un bel condensatore da 10000 mircoF da 200 V DC per via delle correnti rigenerate, che gli acopos micro della B&R non si gestiscono autonomamente essendo ridotti ai minimi termini (ci sarà un motivo per cui li hanno chiamati micro). Il costruttore ha la soluzione per l'alimentazione completa ad hoc ma solo trifase (derivata dalla serie maggiore acopos multi), ma ovviamente il cliente finale cosa fa : vende la macchina per monofase Seguirò il tuo consiglio. Curiosità Livio : ma storicamente questi 80 V, come taglia, da dove provengono ? Posso ancora capire i 48 V, ma gli 80 mi sfuggono. Ciao
Livio Orsini Inserita: 4 settembre 2012 Segnala Inserita: 4 settembre 2012 Storicamente provengono dai.....transistori di potenza. I primi chopper facevano fatica a salire sopra queste tensioni di batteria con correnti rilevenati. Poi pian piano son saliti di tensione ma le taglie son rimaste. Con 20 mF di condensatore il resistore di limitazione è praticamente un obbligo. ......da 200 V DC per via delle correnti rigenerate, Ti consiglierei anche di valutare bene i cicli macchina per verificare se sia il caso di inserire un'unità di frenatura. Non è un grosso lavoro, potresti usare benissimo delle unità chopper + resistore magari della stssa B&R o di altre marche. più un relè di tensione che comnanda il chopper. Però a me queste soluzioni, arrangiate mi lasciano sempre perplesso. Io valuterei la possiiblità di alimentare l'alimentatore originale in monofase. In pratica metti trasfo-ponte monofase, con un condensatare aggiuntivo, esterno. Con questo vai ad alimentare il DC bus all'interno dell'alimentatore. Magari parlandone con i tecnici B&R Italia puoi trovare la soluzione più adatta. Il loro alimentatore avrà sicuramente previsto il gruppo di frenatura. A proprosito. L'uso di alimentazioni stabilizzati per questa applicazione è praticamente impossibile,. vista la rigenerazione.
ETR Inserita: 5 settembre 2012 Autore Segnala Inserita: 5 settembre 2012 Per l'utilizzo del condensatore ci siamo riferiti al medesimo uso che la TEX faceva su una scheda di potenza che abbiamo smontato un paio di anni fa. Non capendo come facesse ad assorbire la rigenerazione dell'asse , senza unità a resistore, dammo per scontato che i grossi condensatori elettrolitici installati sulla scheda fossero utilizzati per tale scopo. Ed infatti fatte un paio di misure e controllate le prestazioni delle precedenti schede B&R non abbiamo avuto nessun problema sulle prestazioni. Ora però cambiando azionamento abbiamo adattato la tensione e la capacità ma non la funzionalità di questo condensatore, che abbiamo al momento comunque installato anche con gli alimentatori in serie, siccome la solita programmazione italiana, ci obbliga (il cliente) ad iniziare i collaudi. Fatte le debite misure al momento non abbiamo valori fuori norma. Devo approntare una resistenza di scarica per il condensatore, perché non vorrei osservazioni sulle correnti residue in macchina. Per l'alimentatore B&R trifase, è un monoblocco unico, non prevede unità esterne di dissipazione, non ha un DC Bus http://www.br-automation.com/cps/rde/xchg/br-productcatalogue/hs.xsl/products_144223_ENG_HTML.htm per cui la tua soluzione non saprei come applicarla ... Proverò comunque a sentire italia e austria Ciao
Livio Orsini Inserita: 5 settembre 2012 Segnala Inserita: 5 settembre 2012 Il problema è quanto rigenera e qaunto dissipa. Ad esempio, con i piccoli servi Mitsubishi il manuale dava indicazioni di calcolo in modo da verificare sul ciclo pessimo se il sistema stesso era in grado di dissipare tutta l'energia rigenerata. Il problema della rigenerazione è che, in assenza di dissipazione, s'innalza la tensione sul condensatore. Sino a che il valore di tensione non raggiunge livelli pericolosi per il sistema alimentato o per il condensatore stesso, non ci sono problemi.
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