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Volumi interni impianto


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Buongiorno sto facendo dei ragionamenti sulla diminuzione dei volumi interni degli scambiatori e avrei bisogno del vostro aiuto per fare chiarezza su un punto.

La domanda è questa: 

Qual'é il rapporto tra volume interno degli scambiatori e massa di refrigerante da caricare?

La metto in altri termini; se immagino di fermare il tempo e vedere all interno di un impianto in funzione, qual'é il rapporto tra massa di refrigerante che si trova all' interno di evaporatore e condensatore e l massa totale?

Ovviamente dipende dall' impianto, ma secondo vostra esperienza se doveste dare un valore standard di quanto stiamo parlando?

Grazie mille

 

 

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Alessio Menditto

Mmm beh innanzitutto il refrigerante dentro l’impianto non è tutto liquido, di solito è più liquido nel lato di alta e più vapore nel lato di bassa pressione, addirittura gas dentro il compressore, non ho ben capito la domanda, se la puoi riformulare meglio.

Cioè secondo me non possiamo parlare di massa essendo un gas che diventa via via sempre più liquido e sempre più vapore.

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15 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

Mmm beh innanzitutto il refrigerante dentro l’impianto non è tutto liquido, di solito è più liquido nel lato di alta e più vapore nel lato di bassa pressione, addirittura gas dentro il compressore, non ho ben capito la domanda, se la puoi riformulare meglio.

Cioè secondo me non possiamo parlare di massa essendo un gas che diventa via via sempre più liquido e sempre più vapore.

Si, forse non mi sono spiegato bene.

Faccio un esempio:

In un impianto 1 ho un evaporatore con volume interno di 10 litri ed un condensatore con volume interno di 10 litri.

In un impianto 2 il volume interno degli scambiatori a 8 litri ciascuno, riuscendo comunque a garantire la stessa potenza dell'impianto 1 a parità di condizioni. La portata di refrigerante è quindi a medesima.

La massa di refrigerante in proporzione di quanto sarà diversa tra i due impianti?

Quindi, quanto riesco a risparmiare in % sul costo del refrigerante?

 

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Alessio Menditto

Più refrigerante c’è più resa c’è, se nell’impianto piu piccolo sono riusciti ad avere una resa più grande avranno giocato con le altre variabili.

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Non direi, il delta entalpico dipende dalla portata non dalla massa totale del refrigerante. Si può modificare solo il diamentro del tubo del circuito ad esempio, ottimizzando quando possibile le perdite di carico lato refrigerante eventualmente modificando il numero di circuiti.  Con l'aumento vertiginoso dei prezzi dei refrigeranti é un gioco che si fa spesso.Ma quello che vorrei sapere io é, per metterla ancora di più terra terra, i volumi interni degli scambiatori quanto valgono in proporzione rispetto il volume totale dell impianto?

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Alessio Menditto

Beh si, puoi aumentare la portata ma devi avere comunque più refrigerante che sostituisca quello evaporato.

 

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No no, mantengo la stessa portata, diminuisco il volume interno solamente degli scambiatori ,il resto dell'impianto rimane il medesimo. La carica di refrigerante é per forza inferiore poiché gli scambiatori hanno minor volume. 

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Alessio Menditto

Beh per forza inferiore non è detto, siccome la pressione del gas dipende solo dalla sua temperatura, in un impianto più piccolo puoi mettere la stessa quantità di refrigerante a patto che riesci a tenere bassa la temperatura e quindi la pressione, è questa la difficoltà.

Se la resa del condensatore aumentasse in modo da riuscire a raffreddare il gas in più si potrebbe caricare di più l’impianto, e quindi avere più refrigerante in giro, cosicché anche scambiatori piu piccoli rendessero come quelli più grandi.

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non capisco dove vuoi arrivare col tuo fantasticare però posso dirti che un clima o un gruppo frigorifero è dimensionato in modo che i vari componenti siano nel miglior modo bilanciati tra di loro per cui i valori di pressione temperatura portata entalpia deveno essere nel range di funzionamento della macchina.Per farti un piccolo esempio se tu vuoi ridurre i volumi degli scambiatori deve anche ridurre la potenza del compressore ed anche delle tubazioni se non la fai ,riducendo la quantità di gas si riduce anche la portata per cui gli avvolgimenti di quel compressore possono essere non raffreddati adeguatamente bruciandoli.Dall'equazione dello stato dei gas non si scappa PV=mRT  per cui (xxx) ti saresti reso conto analizzando questa equazione che quello che fantastichi non puo' essere quindi prima di metterti a sparare (xxx) 

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sinceramante non ti saprei quantilficare la differenza

quello che ti posso dire è che nello stesso modello di refrigeratore da 49 kW frigoriferi, la versione solo freddo condensata ad aria, è equipaggiata con condensatore a microcanali (quindi a basso volume) mentre la versione a pompa ha un condensatore classico e portano lo stesso evaporatore

la prima ha una carica di 5,9 Kg di r410a, la seconda di 17kg di r410a (ma i circuiti frigoriferi non sono identici), alla buona 5-6kg di refrigerante li si risparmia

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certo che si la carica di gas refrigerante dipende  dal volume interno del circuito refrigerante specie dove c'è il refrigerante in forma liquida

 

purtroppo altri fattori portano nella direzione contraria ossia per dire in un condnesatore è importante la supefice primaria di scambio ossia quella dei tubi a parità di pacco alettato un condnesatore con tubi di diametro maggiore scambia di più

 

adesso tutta l'industria della refrigerazione sta cercando di ridurre il contenuto di gas refrigerante per cui spuntano questi nuovi scambiatori di alluminio tipicamente a basso volume

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6 ore fa, MegaWatt 2018 scrisse:

non capisco dove vuoi arrivare col tuo fantasticare però posso dirti che un clima o un gruppo frigorifero è dimensionato in modo che i vari componenti siano nel miglior modo bilanciati tra di loro per cui i valori di pressione temperatura portata entalpia deveno essere nel range di funzionamento della macchina.Per farti un piccolo esempio se tu vuoi ridurre i volumi degli scambiatori deve anche ridurre la potenza del compressore ed anche delle tubazioni se non la fai ,riducendo la quantità di gas si riduce anche la portata per cui gli avvolgimenti di quel compressore possono essere non raffreddati adeguatamente bruciandoli.Dall'equazione dello stato dei gas non si scappa PV=mRT  per cui (xxx) ti saresti reso conto analizzando questa equazione che quello che fantastichi non puo' essere quindi prima di metterti a sparare (xxx) 

MegaWatt, capisco il tuo fastidio riguardo la mia domanda perchè probabilmente o non l'hai capita perchè ti manca qualche passaggio o forse non mi sono fatto capire bene io.

Comunque, gli scambiatori a pacco alettato e le unità ventilate io li progetto e sono coinvolto nello sviluppo di software di calcolo e selezione (oltre ad aver sostenuto 4 esami di termodinamica all'università) quindi qualcosina ne capisco, o almeno cosi dicono :).

Sono dall'altra della barricata io, chiedo info a voi frigoristi ed impiantisti,che spesso siete i miei clienti, per avere un quadro più completo ed eventualmente instaurare un confronto che, se ripettoso , a mio avviso potrebbe essere utile per entrambe le parti. 

Comunque la risposta l'ho trovata on line dopo un lungo girovagare, allego l'immagine esplicativa e vi ringrazio. 

 

 

 

 

distribuzione refrigerante.PNG

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e certo i maggiori" responsabili" sono il condnesatore e la linea del liquido,,e tutti quei posti  dove c'è refrigerante in forma liquida mentre dove c'è vapore questo occupa senza problemi anche grossi volumi

 

ora la necessità è contenere la carica per cui questo argomento è diventato attuale

 

 

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22 minuti fa, Erikle scrisse:

e certo i maggiori" responsabili" sono il condnesatore e la linea del liquido,,e tutti quei posti  dove c'è refrigerante in forma liquida mentre dove c'è vapore questo occupa senza problemi anche grossi volumi

 

ora la necessità è contenere la carica per cui questo argomento è diventato attuale

 

 

Erikle, vedo che hai capito dove volevo andare a parare ;)

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