xman80an Inserito: 29 ottobre 2018 Segnala Inserito: 29 ottobre 2018 Da un anno ho una caldaia a condensazione Vaillant ecobalkon con cronotermoststo vrc700. Ho avuto diversi problemi per la impostazione del funzionamento, neanche i tecnici sapevano settarla. Qualcuno sa dirmi dell' antilegionella. Nel menu del cronotermoststo vedo che il giorno antilegionella è su SPENTO. ho acqua calda sanitaria impostata a 44 gradi Temperatura mandata impostata a 0 Temperatura minima 45 Temperatura massima 75 Soglia spegnimento AT 30 Leggevo che per la leggionella bisogna avere una t. Superiore a 60 gradi, e che la caldaia potrebbe essere impostata per riscaldare l acqua sopra i 60 gradi per un ora, per evitare la leggionella...
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 La questione legionella è molto complessa, equivoca e ci si gioca molto attorno. Non serve a nulla avere la caldaia a temperatura oltre legionella, che va benissimo, ma il problema è che bisogna sanificare TUTTO il circuito dalla caldaia al l’uscita del rubinetto, oltretutto quando esce dal rubinetto non è istantaneamente a temperatura oltre legionella, l’acqua che esce parte da temperatura ambiente e man mano arriva alla temperatura oltre legionella, che in tutti i modi ustionerebbe, quindi non se ne esce.
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 Per risolvere il problema bisogna mettere a monte un filtro anti legionella, uno di questi molto semplice funziona miscelando l’acqua che entra nell appartamento con semplice acqua ossigenata, in una giusta proporzione, e si è protetti.
reka Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 però il rischio c'è con gli accumuli, sulle istantanee credo non venga settato..
xman80an Inserita: 29 ottobre 2018 Autore Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 Ok...va bene tutto..ma la mia domanda è la caldaia come andrebbe settata? Io non mi ero posto mail il problema, nelle precedenti case...ora guardando il menù ho letto sta cosa della leggionella.. A che temperatura mettere ACS?? E impostare anche un giorno a settimana antilegionella???
reka Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 ma la funzione serve se la caldaia gestisce un accumulo, ce l'hai o è istantanea?
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 Xman hai capito quello che ho detto? Se mi sono spiegato male ci riprovo, non puoi tenere l’acqua senpre a temperatura anti legionella, 60 gradi, la legionella non si forma dentro la caldaia, ma fuori, e specialmente all’uscIta dei rubinetti.
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 Le installazioni che producono acqua nebulizzata, come gli impianti di condizionamento, le reti di ricircolo acqua calda negli impianti idrico-sanitari, costituiscono dei siti favorevoli per la diffusione del batterio. Considerato che l'intervallo di proliferazione del batterio va dai 15 °C a 50 °C (fino a 22 °C il batterio esiste ma è inattivo), esistono delle zone critiche negli impianti idrosanitari: all'interno delle tubazioni, specialmente se obsolete e con depositi all'interno, o anche in tratti chiusi, nei serbatoi di accumulo, nei bollitori, nei soffioni della doccia e nei terminali di distribuzione; anche i sistemi idrici di emergenza, come le docce di decontaminazione, le stazioni di lavaggio per gli occhi e i sistemi sprinkler antincendio possono essere luogo di proliferazione. La legionella è stata rilevata anche in vasche e piscine per idromassaggio. Questi impianti usano acqua calda (in genere tra 32 e 40 °C) e iniettano getti di acqua o aria a grande velocità: i batteri possono essere rilasciati nell'aria dalle bolle che risalgono o con un fine aerosol. Alcuni casi di legionellosi sono stati associati alla presenza di fontane decorative in cui acqua viene spruzzata in aria o fatta ricadere su una base. Le fontane che funzionano a intermittenza presentano un rischio più elevato di contaminazione. Gli altri impianti dove il rischio legionella è elevato sono le torri di raffreddamento a circuito aperto e a circuito chiuso, laddove nelle vicinanze ci sia la presenza di canalizzazioni di ripresa o aspirazione d'aria. Da considerare anche gli impianti di condizionamento dell'aria, come gli umidificatori/raffrescatori a pacco bagnato, i nebulizzatori, i sistemi a spruzzamento, il raffreddamento adiabatico. Un'ulteriore fonte di rischio sono gli accumulatori, normalmente presenti negli impianti solari per la produzione di ACS (acqua calda sanitaria), la cui temperatura normale di esercizio si aggira attorno ai 50 °C. La nebulizzazione avviene nei miscelatori di erogazione presenti all'interno della casa, ad esempio quelli della doccia o del bagno. 4 minuti fa, Alessio Menditto scrisse: La nebulizzazione avviene nei miscelatori di erogazione presenti all'interno della casa, ad esempio quelli della doccia o del bagno. È qui dove nasce l’equivoco, ossia far credere basti scaldare acqua nell’accumulo per risolvere tutto.
xman80an Inserita: 29 ottobre 2018 Autore Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 17 minuti fa, reka scrisse: ma la funzione serve se la caldaia gestisce un accumulo, ce l'hai o è istantanea? Come faccio a saperlo??non lo so...
click0 Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 per la proliferazione della legionella servono temperature maggiori di 25 per un tempo prolungato e la "stagnazione" dell'acqua (l'acqua deve rimanere calda e sempre quella per un po' di tempo) se la produzione è istantanea e non si hanno reti di ricircolo, il rischio di legionella in un impianto acs è praticamente nullo la legionella è un batterio acquatico è necessita di acqua per sopravvivere, si può incorrere nella legionella anche negli accumuli di acqua fredda e nelle reti dell'acqua fredda, ma di quello praticamente non ce se ne preoccupa
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 23 minuti fa, click0 scrisse: , il rischio di legionella in un impianto acs è praticamente nullo Beh Click il fatto sia praticamente nullo non lo esclude, a questo punto allora non ha senso parlare nemmeno del sistema anti legionella delle caldaie e di altri sistemi.
reka Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 50 minuti fa, xman80an scrisse: Come faccio a saperlo??non lo so... non sai se hai un accumulo per l'acqua calda o se la caldaia lavora istantanea? se non lo sai è perchè immagino tu non ce l'abbia quindi la funzione antilegionella è spenta per questo motivo (è un parametro che si setta quando la caldaia serve degli accumuli)
click0 Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 32 minuti fa, Alessio Menditto scrisse: a questo punto allora non ha senso parlare nemmeno del sistema anti legionella delle caldaie e di altri sistemi l'antilegionella ha senso dove c'è "stagnazione" d'acqua "calda" se il tubo si riscalda e poi si raffredda è inutile parlare di legionella
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 Il punto di maggior rischio più che i tubi sono le uscite dei rubinetti, il filtro che spesso si ottura di calcare dove il batterio ci sguazza, il mio intervento era per dire che va bene scaldare la caldaia di accumulo, ma il problema non è affatto risolto così, pensavo di essere stato chiaro. Giriamola in un altro modo, per uccidere il batterio che fosse annidato nel filtro, dovrebbe scorrere acqua che viene dalla caldaia a temperatura anti legionella per alcuni minuti, ma mentre questa acqua scorre, in bagno non ci dev’essere nessuno e ci dev’essere un ricambio di aria, perché altrimenti nel tempo che l’acqua da 25 gradi arriva a 60, e nell’attesa il batterio muoia, se sei in bagno ti aspiri l’eventuale areosol e sei in una condizione di potenziale pericolo.
click0 Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 la soluzione migliore è sempre quella di smontare i filtri un volta al mese e pulirli...(e disinfettarli) comunque è ritenuto sufficente un prelievo d'acqua (calda o fredda non importa) di 5 minuti per evitare proliferazioni (inteso come terminale) comunque se lasci il tubo dell'irrigazione del giardino al sole per alcuni giorni, è più facile si cominci a creare una proliferazione batterica maggiore di quella che si crea nel filtro dell'acqua del rubinetto di casa in un anno comunque va precisato che non è la presenza del batterio in se pericolosa, ma la concentrazione (proliferazione) anche perchè la legionella è normalmente presente nell'acqua fredda
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 Ah ma sicuramente la prevenzione va fatta, però 24 minuti fa, click0 scrisse: comunque è ritenuto sufficente un prelievo d'acqua (calda o fredda non importa) non è vero, se il batterio ci fosse, l’acqua fredda gli farebbe un bidet ristoratore, serve acqua sopra i 50/60 gradi.
click0 Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 sul terminale si parla di diluire non di eliminare e comunque in casa, salvo casi particolari, è più che sufficente se uno vuole la certezza matematica o ti lavi con l'acqua a 60° (ma non puoi) o non ti lavi... altrimenti l'impianto sanitario devi farlo tutto in rame
Alessio Menditto Inserita: 29 ottobre 2018 Segnala Inserita: 29 ottobre 2018 3 minuti fa, click0 scrisse: se uno vuole la certezza matematica o ti lavi con l'acqua a 60° (ma non puoi) o non ti lavi... Era proprio questo il senso del mio intervento!
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