steluna64 Inserito: 17 novembre 2012 Segnala Inserito: 17 novembre 2012 Salve a tutti,ho un problema su di un estrusore il quale ospita 9 termoregolatori eroelectronics LFS dedicati al riscaldamento della camera attraverso delle resistenze con relative termocoppie.Ogni strumento comanda una scheda elettronica dove è montato un relè statico per l'inserimento del carico (resistenza) della zona da riscaldare.Purtroppo non ho riferimenti circa il manuale di configurazione e soprattutto le schede ,tra l'altro già sostituite più volte, cominciano a fare le bizze.Detto questo sostanzialmente la mia domanda è la seguente;Posso far comandare da questo termoregolatore la bobina di un semplice contattore ed eliminare le suddette schede elettroniche che hanno creato cosi tanti problemi? Grazie,Stefano.
claudio_p Inserita: 17 novembre 2012 Segnala Inserita: 17 novembre 2012 Ciao, non conosco il termoregolatore in questione ma dovresti vedere se dispone di un uscita relè oltre quella SSR. Devi comunque considerare che il pilotaggio di contattori con cicli rapidi come quelli di ssr è sconsigliato perchè nel giro di qualche anno si rovinano i contatti; eventualmente dovresti provare a modificare il ciclo di riscaldamento da PID ad on/off per contenere l'usura, ma questo dipende dal processo che devi gestire e credo che per un'estrusore il controllo on/off non sia l'ideale. ciao
Adelino Rossi Inserita: 18 novembre 2012 Segnala Inserita: 18 novembre 2012 Che età hanno i regolatori ? Sono quelli moderni che si trovano tutt'ora in commercio? Che modello-sigla hanno le schede di potenza statiche? Che potenza tipo hanno le resistenze? In genere si cerca proprio di eliminare i contattori di potenza delle resistenze per i problemi di durata meccanici dovuti alle frequenti manovre. Probabilmente dovresti analizzare la causa che danneggia le schede. In ogni caso devi vedere che tipo di uscita ha il termoregolatore, ci sono varie opzioni in commercio. Se l'uscita tipica e a relè puoi comandare anche dei contattori previa verifica della frequenza delle manovre, con una regolazione sbagliata un comando al contattore a "mitraglia" lo demolisce in poco tempo. La frequenza e la durata degli impulsi andrebbe verificata, altra questione, in genere, (ma non sempre) le schede statiche hanno una tensione di comando di 24Vcc, mentre i contattori sono a tua scelta, 220V, 110V, 24V. E' opportuno poi inserire un filtro in parallelo ai contatti del relè di comando del regolatore. la corrente di comando di un relè statico è pochi milliampere in corrente continua mentre un contattore di potenza assorbe diverse centinaia di milliampere di carico induttivo. Le scintille sui contatti del regolatore sono garantite. Devi modificare i cablaggi elettrici per la nuova tensione di comando del contattore. L'uso dei contattori può introdurre anche dei disturbi elettrici nella zona circostante dovuto allo scintillamento dei contatti principali all'apertura. Devi poi verificare se le schede statiche hanno danno in uscita dei segnali di controllo e allarme, tipo basso assorbimento, interruzione fusibile, (se c'è a bordo) e altro. Personalmente cercherei di capire perché si guastano le schede statiche attuali. Partiamo sempre da una considerazione base, l'impianto prima funzionava bene e poi nel tempo si è degradato, cerchiamo di capirne il perché.
steluna64 Inserita: 18 novembre 2012 Autore Segnala Inserita: 18 novembre 2012 Questo è il termoregolatore in questione,l'ho trovato nell'universo internet,e mi sembra di capire che ospita la famosa uscita a relè.....oltre alla SSR DRIVE.Non so se sono riuscito a postare l'immagine dato che è la prima volta che lo faccio.Se gentilmente potete darmi una conferma VI ringrazio anticipatamente.Condivido cio che afferma Adelino circa i cicli di OFF/ON,e tutto il resto ma devo anche dire che le vecchie macchine tutt'oggi equipaggiate con gli ormai obsoleti teleruttori funzionano ancora perfettamente.Per quello che riguarda le schede con relè statico sembra che il problema sia nelle piste del circuito stampato come tra l'altro già quasi ammesso dal fornitore di tali schede appunto che tra l'altro hanno messo fuori produzione da un po di tempo proponendo di sostituire l'intero sistema alla modica cifra (si fa per dire) di diverse migliaia di euro.i termoregolatori sono del 2008.ERO ELECTONICS LFS.
Adelino Rossi Inserita: 19 novembre 2012 Segnala Inserita: 19 novembre 2012 Ci sono una decina di produttori di ottimi gruppi di SCR sul mercato. Ho personalmente lavorato per anni su decine di estrusori di grandi macchine per materie plastiche. Impiegavamo esclusivamente interruttori statici. A mio parere dovresti cercare un fornitore tipo questo oppure questo ma anche altri. fai una ricerca con google. Potresti sostituire i vecchi uno alla volta senza affrontare spese elevate. I fornitori ti forniranno tutta l'assistenza per il cambio dei cablaggi e quant'altro. Per quanto riguarda la tua domanda iniziale, dovresti vedere esattamente la configurazione reale del tuo regolatore. Molti regolatori sono cotruiti con una parte standard poi vengono personalizzati per l'uso specifico del cliente. Le personalizzazioni che possono variare sono in genere, segnale di ingresso, segnale di uscita, allarmi, trasmissione seriale. E' la sigla esatta che viene stampigliata sullo strumento che ti dice come è configurato. Alcuni numeri o lettere dell'alfabeto dicono in base al catalogo la configurazione hardware. Poi potrebbe essere necessario rivedere alcuni parametri software.
reka Inserita: 19 novembre 2012 Segnala Inserita: 19 novembre 2012 mah, anch'io (su presse ad iniezione però) ho gli stessi tipi di regolatori a SSR e in 20 anni non ho mai avuto problemi diretti sulle schede, ho cambiato due SSR e qualche fusibile di protezione e credo si averne una trentina abbondante in totale. se ti propongono la sostituzione di tutto a sto punto io farei come dice Adelino.
Adelino Rossi Inserita: 19 novembre 2012 Segnala Inserita: 19 novembre 2012 sembra che il problema sia nelle piste del circuito stampato Questo potrebbe essere un problema di tecnologia costruttiva dell'elettronica, oppure verifica anche che il quadro non sia immerso in una atmosfera ostile, presenza di umidità, calore o vapori che potrebbero essere corrosivi.
steluna64 Inserita: 19 novembre 2012 Autore Segnala Inserita: 19 novembre 2012 Grazie a tutti per i consigli sempre molto disponibili e soprattutto competenti,a presto,Stefano.
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