Elettronica Vintage. Database.

[Nino1001-b]

C'erano una volta le schede perforate, lo standard lo stabilì negli anni seguenti l'IBM. Il primo uso che se fece fu come archivio dati. Nell'esempio che propongo si simula uno nazione che mette su scheda perforata le informazioni base degli uomini in età da servizio militare. Nella foto ROMA1 la scheda non perforata, nella foto ROMA2 la scheda perforata, nella foto ROMA3 dei cilindretti conduttori messi in serie fra loro in funzione di ciò che si cerca.

Dalla scheda perforata apprendiamo che l'anno di nascita è il 1969, su un elenco di 127 professioni esercita la professione n. 17, su una scala di 7 titoli di studio possiede la n.3, su un elenco di 63 abilitazioni (autista,brevetto di paracadustista,brevetto di sommozzzatore....) possiede la n. 39, su un elenco di 15 professioni esercita la n.7, su un elenco di 64 lingue straniere parla la n. 5 e la n.3, e via di questo passo. Questa scheda finisce in archivio in mezzo ad un altro milione di schede. Mi serve un militare, in servizio o in congedo che abbia queste caratteristiche. Basta ponticellare in maniera opportuna i cilindretti ed i quadrati metallici sottostanti la scheda verrà espulsa quando il circuito in serie di tutti i fori corrisponderanno.

Espulsa la scheda si conosceranno le generalità del o dei soldati che rispondono alle caratteristiche. Abbiamo di fatto costruito un database elettromeccanico. Pare che la velocità di scorrimento delle schede ,impilate l'una sopra l'altra ed inserite una alla volta sotto la matrice (ponticellata ad hoc) fosse notevole e comunque si possono dividere le 500.000 schede in gruppi di 50.000 su 10 lettori. Un esempio elementare sulle schede perforate che i giovani non conoscono (l'esempio è sciocco ma il database all'inizio funzionava così...comunque prima che l'IBM li codificasse). Al prossimo appuntamento vi propongo la telecrivente del dimenticato Baudot.

Spero di avervi incuriosito.

 

 

[Riccardo Ottaviucci]

mi ricorda i tempi dell'Università,

Mezzo Kilo di queste per risolvere una equazione di 2° grado e il risultato lo sapevamo il giorno dopo,l'Host era a Bologna,in collegamento telematico con la mia facoltà ad Ancona....

Un buchetto sbagliato e bisognava ricominciare da capo

 

[Nino1001-b]

No, la programmazione vera e propria tramite schede IBM non la conosco, le schede le ho conosciute: in Svizzera la sera lavoravo con una impresa di pulizia a pulire uffici, e certe sere ne buttavo a chili. Ricordo comunque che i bollettini postali diretti alle banche erano perforate con un angolo smussato. Una parte restava a me come ricevuta il resto la posta lo inviava alla banca, questa parte era perforata, si leggeva bene il nome del mittente e della banca destinataria e dell'importo nello spazio che rimaneva ci stavano un bel pò di fori....

 

 

[Livio Orsini]

1 ora fa, Riccardo Ottaviucci scrisse:

Un buchetto sbagliato e bisognava ricominciare da capo

 

Ho usto anch'io le schede perforate all'università; il corso era denominato "macchine calcolatrici".

Il primo programma, me lo ricordo ancora: ordinare in ordine crescente e decrescente un vettore di 100 elementi; linguaggio ovviamente il Fortran iv.

Scrivere i commenti era una tortura come scivere le istruzioni.

Consegnavi il pacco di schede allo sportello il giorno dopo, se andava bene, ritiravi il listato dove avevi scoperto quanti errori di sintassi avevi commesso.

Se dimenticavi di numerare le schede rischiavi di dover riperforare tutto il programma se per caso le mischiavi.

 

Pensare che da oltre 2 anni usavo P101 Olivetti che era quasi un PC (fatte le debite proprozioni per i tempi). Lo programmavi in modo semplicissimo e i risultati li avevi subito, perchè la macchina era li sul tavolo