non-so Inserito: 3 dicembre 2012 Segnala Inserito: 3 dicembre 2012 Volevo porre una domanda. Qualora si utilizzi un generatore asincrono con rotore avvolto, al fine di aumentare la velocità di rotazione è possibile applicare delle resistenze rotoriche...tutti i libri suggeriscono che senza un IGMP non è possibile andare con una regolazione oltre il 10%. Per esempio nell'ipotesi di un generatore di 100 Kw che sta producendo 60Kw al fine di migliorare l'efficienza della turbina si decide di aumentare la sua velocità di rotazione attivando delle resistenze rotoriche e portandolo per esempio da 1510 rpm a 1660. A questo punto l'aumento di efficienza porterebbe il generatore a produrre 65Kw.... Mi domandavo, ma il rendimento del "generatore" con resistenze attivare diminuisce o rimane costante? E' vero che non è possibile regolare oltre il 10%? Conoscendo la tensione rotorica e la corrente rotorica...come si dimensionano le resistenze in un caso come questo? Forse sono troppe domande...spero che qualcuno mi possa aiutare.
batta Inserita: 4 dicembre 2012 Segnala Inserita: 4 dicembre 2012 Mi domandavo, ma il rendimento del "generatore" con resistenze attivare diminuisce o rimane costante? Le resistenze rotoriche vengono percorse da corrente e si riscaldano. L'energia dissipata dalle resistenze è sicuramente energia... persa. E' vero che non è possibile regolare oltre il 10%? L'inserimento di resistenze sul rotore modifica la curva di coppia del motore/generatore asincrono. In particolare, la coppia massima rimane invariata, ma cambia lo scorrimento al quale questa coppia massima si ottiene. Lo scorrimento di coppia massima si calcola dividendo la resistenza del rotore per la reattanza a scorrimento 1, sempre del rotore. Questo vale per il motore asincrono e, andando a scorrimento negativo e ribaltando la curva di coppia, vale anche se la macchina è utilizzata come generatore. In teoria potrei inserire resistenze fino a portare il punto di coppia massima anche ben oltre scorrimento -1 (macchina trascinata al doppio della velocità sincrona). In questo modo però avrei una curva di coppia con una inclinazione molto leggera. Questo comporta che una piccola variazione di carico (o di coppia fornita dalla turbina, in questo caso) causa variazioni di velocità elevate. Non si può quindi dire che l'inserimento di resistenze rotoriche sia un sistema per regolare la velocità. Quello che si modifica è la curva di coppia e, di conseguenza, il motore/generatore trova il suo equilibrio ad un diverso numero di giri. Spingersi troppo avanti con questo tipo di regolazione porta ad instabilità del sistema. Da non trascurare poi, per quanto detto sopra, che più resistenze inserisco più energia butto via. Le resistenze rotoriche erano usate in passato per avviare motori asincroni soprattutto con carichi pesanti. Il loro uso era di solito limitato alla sola fase di avviamento. Poi le resistenze venivano escluse. Se si inseriscono resistenze in modo che la resistenza totale del rotore (avvolgimento rotore + resistenze) sia pari alla reattanza allo scorrimento 1 del rotore, si ottiene la coppia massima a scorrimento 1 (motore fermo). Conoscendo la tensione rotorica e la corrente rotorica...come si dimensionano le resistenze in un caso come questo? Da un punto di vista energetico, si deve tener conto dell'energia che le resistenze devono dissipare. La potenza si calcola sempre con la formula P = RI^2. Se invece vuoi sapere come ricavare il valore in Ohm, per le considerazioni fatte sopra, io non andrei oltre il 10-15% della resistenza rotorica attuale. Per finire: si scrive kW e non Kw.
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