Nino1001-b Inserito: 15 novembre 2018 Segnala Inserito: 15 novembre 2018 Chiedete a sorpresa ad un collega elettronico o ad uno studente chi o che cosa trasciva il nastro di carta nei primi telegrafi Morse se il motore elettrico non era ancora stato inventao e vi sentirete risposte del tipo "Bella domanda!...non ci ho mai pensato " " Boh...non mi sono mi posto il problema"...ecc... Quello fu il periodo d'oro della meccanica di precisione in particolare orologi ,carillon e pianole con carica a molla manuale, mantenevano tutti una costante velocità di rotazione, bastava quindi dare la ridare la corda ad ogni fine messaggio e sbloccare al ticchettio indicante l'arrivo di un nuovo messaggio. Ma il problema al quale non riescom a dare risposta è il pennino. Se voglio costruirlo oggi, ma per estetica dovrei usare del legno di qualità e recuperare un antiquato relè degli altrettanto antiquati fili e morsetto posso barare unsando un pennarelloa punta fine, ad esempio quelli usati per marcare i DVD....ma Morse che penna e che inchiostro usò?. Sempre parlando di Morse ho letto, ma non ricordo dove che un telegramma inviato da Vladivostok in Russia arrivava a Roma dopo una settimana (o 15 giorni), probabilmente per le attese nelle varie stazioni di smistamento, era lo svantaggio, cui pose rimedio Baudot, della linea tenuta impegnata manualmente dal telegrafista, ma forse qualche radioamatore del forum saprà essere più preciso e dare maggiori informazioni.
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