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PLC Forum


Consiglio su che tipo di riscaldamento installare


Legolas84

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Ciao a tutti, sono in procinto di ristrutturare casa e con l'occasione rinnovare anche l'impianto di riscaldamento.

 

Le aree di casa che devo riscaldare con il nuovo impianto sono essenzialmente 4 stanze:

Stanza 1: 13 mq

Stanza 2: 14mq

Stanza 3: 10mq

Stanza 4: 35mq

Attualmente il riscaldamento è fornito da 4 termoconvettori a gas, quindi in ogni punto vi è un allacciamento per il gas, una presa di corrente e il tubo verso l'esterno per l'aspirazione e lo scarico. I termconvettori che monto ora sono degli apen group aermax molto vecchi, scaldano ma fanno anche parecchio casino, cosa che non sopporto, e soprattutto negli anni si sono rotti spesso.

 

Dovendo scegliere cosa fare a questo punto voi cosa consigliate? La logica direbbe di andare di nuovo sui termoconvettori a gas visto che praticamente l'installazione è semplice visto che tutti gli allacci sono pronti. Però vorrei qualche consiglio sui modelli che siano silenziosi, affidabili e correttamente dimensionati per le stanze.

 

Mi piacerebbe che tra le funzioni ci fosse anche un termostato dove poter scegliere la temperatura da mantenere nella stanza. 

 

Posso anche considerare altri tipi di riscaldamento ma non invasivi come quello a pavimento, piuttosto qualcosa che non stravolga troppo l'impianto già esistente.

 

Grazie a tutti per eventuali consigli :) 

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ma di che potenze parliamo? in che zona climatica sei?

 

ristrutturando spero che la casa venga isolata a dovere e passerei ad una pompa di calore... il gas in ogni stanza io è la prima cosa che eliminerei!

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Ciao, non sono un esperto quindi non so che potenza serva.

Zona climatica ligure, sulla costa quindi non temperature sotto zero... quando fa molto freddo si sta intorno ai 3 gradi la mattina presto.

La casa non è ben isolata purtroppo, i muri sono di pietra, e ovviamente così rimangono. Solo la nuova stanza da 35mq verrà isolata secondo gli standard attuali.

 

I termconvettori attuali comunque fanno il loro dovere nonostente l'isolamento non certo ottimale.

 

Il gas ovviamente non passa dentro casa ma bensì in un tubo esterno che segue il perimetro ed entra in casa solo nei singoli punti dove sono collocati i termoconvettori.

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quindi la ristrutturazione non prevede migliorie all'isolamrento... sottotetto coibentato.. serramenti nuovi ecc ecc

 

la potenza è facile da ricavare, basta guardare le targhe degli apparecchi attuali.

 

che il tubo viaggi all'esterno conta poco... tu hai un bruciatore a gas in ogni locale, inconcepibile per me.

 

 

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Queste sono logiche che di tecnico hanno ben poco, se la motivazione è "C'È IL GAS PAURAPAURAPAURA" andiamo nella psicosi e nella paranoia.

 

Scaldarsi con la corrente è il metodo più conveniente se sei fuori dall'Italia, entro confine conviene solo per i fumati di marketing, secondo cui qualsiasi cosa dica il sacro marketing è vera per definizione. Compreso l'abbandonare il gas in favore della ben più costosa corrente elettrica. 

 

Io fossi in te lascerei i termoventilatori, qualsiasi altra installazione comporta comunque dei costi per i lavori non proprio indifferenti, nel caso volessi mettere radiatori o fancoil aria-acqua collegati ad una caldaia devi mettere in preventivo la stesura dei tubi per tutta casa, oltre ovviamente al costo della caldaia.

 

Più o meno la stessa cosa per la pompa di calore, forse se metti più split il costo al momento ti sembrerà più basso ma stai tranquillo che poi pagherai tutto con gli interessi appena arriveranno le bollette...

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io ho il cosiddetto "bombolone" serbatoio a gpl, abitazione anni 70, zona D, spendo circa 2000 euro di gpl all'anno.  radiatori in alluminio. costo del gpl attualmente sceso a 0,70 già ivato. nemmeno a me converrebbe una pompa di calore? il marketing non mi pare spinga verso le PDC, sbaglio? grazie

Modificato: da Alessio Menditto
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@auleia

 

Il GPL da riscaldamento a 70c/L ivato non esiste (forse 20 anni fa). 70c è il costo del defiscalizzato per autotrazione, il GPL uso domestico se va bene lo trovi a 1,2€/L (se hai diritto alla riduzione per zona non metanizzata, altrimenti supera abbondantemente 1,30).... si vede che non ti scaldi con il GPL.

 

comunque anche considerando 70c/L, 1 Kg costerebbe circa 1,4€ (densità di circa 500g/L) 1 kg di GPL erogano circa 11000 kcal/kg (PCI), 12kcal/kg considerando il PCS (condensazione)..

 

1,4 / (12000 / 860,4) = 10c/kWh [considerando una caldaia a condensazione con rendimento del 109%]

 

PDC: elettricità a 20c/kwh considerando il servizio elettrico nazionale (io in bolletta la pago 17 sul mercato libero, non ho il fotovoltaico. Ma sto molto attento alle tariffe), PDC con COP medio stagionale di 3: 20/3 = 6,6 c/kwh termico

 

La differenza GPL (autotrazione) e la PDC elettrica senza fotovoltaico  = 50%.

 

Differenza tra GPL (uso domestico) e PDC  Considerando che il prezzo 'vero' del gpl è il doppio (nel mio caso 1,2€/L)

(sfido chiunque a farmi leggere una fattura di fornitura GPL in italia col gas a meno di 1,2€/L).

 

17,2c/kWh (GPL) il GPL costa il 150% in più della PDC.(6,66c/kWh t)

 

Poi al costo del GPL vanno aggiunti i controlli biennali obbligatori per le caldaie a gas (controlli che le PDC non devono fare)

.

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Termoconvettori a Gas io ho visto moltissimi Italkero, alcuni anche senza ventola quindi totalmente silenziosi (un termosfone tradizionale ad acqua è potenzialmente più rumoroso)

Modificato: da DavideDaSerra
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17 ore fa, DavideDaSerra scrisse:

@auleia

 

Il GPL da riscaldamento a 70c/L ivato non esiste (forse 20 anni fa). 70c è il costo del defiscalizzato per autotrazione, il GPL uso domestico se va bene lo trovi a 1,2€/L (se hai diritto alla riduzione per zona non metanizzata, altrimenti supera abbondantemente 1,30).... si vede che non ti scaldi con il GPL.

 

comunque anche considerando 70c/L, 1 Kg costerebbe circa 1,4€ (densità di circa 500g/L) 1 kg di GPL erogano circa 11000 kcal/kg (PCI), 12kcal/kg considerando il PCS (condensazione)..

 

1,4 / (12000 / 860,4) = 10c/kWh [considerando una caldaia a condensazione con rendimento del 109%]

 

PDC: elettricità a 20c/kwh considerando il servizio elettrico nazionale (io in bolletta la pago 17 sul mercato libero, non ho il fotovoltaico. Ma sto molto attento alle tariffe), PDC con COP medio stagionale di 3: 20/3 = 6,6 c/kwh termico

 

La differenza GPL (autotrazione) e la PDC elettrica senza fotovoltaico  = 50%.

 

Differenza tra GPL (uso domestico) e PDC  Considerando che il prezzo 'vero' del gpl è il doppio (nel mio caso 1,2€/L)

(sfido chiunque a farmi leggere una fattura di fornitura GPL in italia col gas a meno di 1,2€/L).

 

17,2c/kWh (GPL) il GPL costa il 150% in più della PDC.(6,66c/kWh t)

 

Poi al costo del GPL vanno aggiunti i controlli biennali obbligatori per le caldaie a gas (controlli che le PDC non devono fare)

.

scusami, non sarà GPL, ma quello che ho io lo vende, Butangas, avrò sbagliato a chiamarlo. cosa è allora? il prezzo è quello che ho detto.  

Modificato: da auleia
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13 ore fa, DavideDaSerra scrisse:

Termoconvettori a Gas io ho visto moltissimi Italkero, alcuni anche senza ventola quindi totalmente silenziosi (un termosfone tradizionale ad acqua è potenzialmente più rumoroso)

Esteticamente sembrano molto belli... sono anche affidabili e durevoli che tu sappia?

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il 1/12/2018 at 12:14 , auleia scrisse:

il marketing non mi pare spinga verso le PDC

 

Ultimamente stanno cercando di installare a tutti i costi la convinzione che usare la corrente al posto del gas è piùmmeglio per riscaldamento e per cucinare e per lavarsi i piedi e per TUTTO. La logica potrebbe avere un senso se il costo della corrente fosse allineato al resto dell'Europa e se i contratti domestici standard avessero potenze impegnate di 10 o più kW, cosa che invece accade anche nel più sfigato degli Stati europei.

 

Praticamente la logica markettara è che per risparmiare devi intanto spendere 20-30000€ di fuffovoltaik, poi magari 10000 di pdc, poi magari qualche altro migliaietto in qualche cosa d'altro, poi farti aumentare la potenza contrattuale, poi risparmiare... uhm... un bel niente per almeno trent'anni fino a che non avrai ammortizzato tutto il pattume acquistato... inutile dire che prima dei trent'anni avrai dovuto ricomprare tutto perché i pannelli schifovoltaici perdono di rendimento molto prima e la pdc non ci credo neanche se me lo giurano che possa fare 15 anni di uso estate/inverno senza mai rompersi, figuriamoci 30

 

insomma alla fine per come la vedo io è l'ennesimo odioso "spendi ora recupera mai" dove il guadagno per l'utente finale non c'è o è minimo, in compenso implica il comprare tonnellate di roba nuova quindi il vero guadagno è per chi produce e vende.

 

senza contare il solito odioso schifoso maledetto sistema degli incentivi che prevede che tutta la collettività paghi una parte della spesa fatta dal singolo allo scopo di convincerlo che è una cosa conveniente.

 

Considerando che ora vai a gpl stimo che così a naso l'unica differenza la vedrai sulle rate dei rottamoni che acquisterai per fare il passaggio full electric, visto che il gpl non è tanto più economico della corrente elettrica, poi come sempre... vedi tu, soldi tuoi, se pure vuoi usarli per accenderti i sigari libero di farlo

 

il 1/12/2018 at 14:53 , DavideDaSerra scrisse:

rendimento del 109%

 

Ah, hanno inventato il moto perpetuo? Straordinario, immagino che un 98% della potenza all'acqua venga ceduta dal gas, ed il restante 11%, boh, dalle chiacchere del venditore?

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5 ore fa, Legolas84 scrisse:

Esteticamente sembrano molto belli... sono anche affidabili e durevoli che tu sappia?

 

Io personalmente non andrei su un sistema senza ventola, affidandosi solo alla convenzione naturale i tempi di riscaldamento si dilatano e non di poco ed alla fine è una perdita e non un guadagno, il tutto per la lana caprina del brusio della ventola. Per me non ha senso, poi vale quanto detto sopra: fino a che i soldi sono i tuoi, libero di buttarli dove ti pare..

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Alessio Menditto

L’argomento è sempre interessante e molto complesso perché non si limita solo al freddo numero, ma a tutta una serie di conseguenze non immediatamente intuibili.

Ovviamente le Leggi sacre della Termodinamica impongono che una macchina non possa avere “rendimento” maggiore a 100, ma neppure uguale a 100, altra cosa sono le “rese”, che possono avere valori  più alti di 100.

Modificato: da Alessio Menditto
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Alessio Menditto

Dico questo perché a volte si usa rendimento e resa come fossero sinonimi, ma in realtà sono cose diverse.

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31 minuti fa, Alessio Menditto scrisse:

Dico questo perché a volte si usa rendimento e resa come fossero sinonimi

 

Infatti, è un concetto guarda caso molto usato dai markettari, che sbraitano di pdc con "rendimento del 400%", il consumatore si cala la sua bella dose di numeroni ed apre il portafoglio quando manco ha capito quel che ha letto/sentito.

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Alessio Menditto

Eh ma ci sta è il marketing, adesso sulle principali reti passa la pubblicità di una caldaia, a cui assicurano una resa 4 volte quello che consuma: alle migliori condizioni si arriva a 3, ma 4 è meglio.

Siamo sempre lì però, pensare un utente comune possa afferrarle è utopia.

Modificato: da Alessio Menditto
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Si completamente senza ventola direi proprio di no.... mi orienterei volentieri su un modello con ventola, magari regolabile come velocità.... così che quando non sono in stanza la riscaldo velocemente e quando invece ci sono la metto al minimo così da non essere disturbato :)

 

Il punto è che vorrei una marca affidabile e anche qualche consiglio sui modelli precisi in base alla grandezza delle stanze che ho postato.

 

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Purtroppo sono prodotti un po' di nicchia, come marche io conosco italkero e fondital, per le dimensioni devi vedere un po' di dati sui modelli che hai intenzione di prendere, da quel che ne so comunque i modelli di medie dimensioni arrivano a 2.5-2.7kW, poi ce ne sono di più grossi sicuramente, vedi anche quelli che hai ora che potenza hanno così hai una base di partenza 

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